Gallo di Polverara, una delle più antiche razze italiane. Foto Andrea Mangoni, esemplare di  Desy Ongaretto.

A volte capita di incontrare persone che, come noi, sono spinte da una forte passione, la NOSTRA forte passione, persone che nonostante gli ostacoli e le distanze ci sembra di conoscere fin troppo bene, persone con cui comunicare è facile a prescindere dalla lingua parlata da entrambi. Recentemente ho avuto la fortuna di fare un simile incontro.
Qualche tempo fa infatti ho ricevuto una e-mail che mi ha molto lusingato: era una lettera di Hans-Peter Grunenfelder, fondatore della Fondazione ProSpecieRara e vicepresidente esecutivo della SAVE Foundation, una delle più importanti realtà europee dedite alla salvaguardia della biodiversità agricola e zootecnica. 
Il sig. Grunenfelder era interessato a venire in Italia per svolgere delle ricerche riguardanti la Gallina di Polverara, la sua storia, la sua genetica e il suo allevamento, il tutto
Un gallo di Polverara con colorazione Bianca picchiettata di nero. Foto Andrea Mangoni.

Alcuni mesi fa vi ho segnalato l'esistenza di una superba femmina di Polverara di circa 3 Kg di peso, proveniente dalle linee di sangue di Bruno Rossetto. Ebbene, come si poteva osservare dalle foto che pubblicai allora, l'esemplare mostrava qualche piccola macchia bianca sulle piume della testa e del ciuffo. A volte può capitare, nei polli a piumaggio nero, specie se una penna ricresce dopo esser stata strappata. Ma a quanto pare non era questo il caso...

Primo piano della gallina picchiettata. Foto Andrea Mangoni.

Sì, perché tra la prole ottenuta lo scorso anno da questo esemplare ci sono almeno due capi che presentano una
Coppia di Boffe dell'anno.

Essere bloccati a casa per giorni dalla malattia può essere utile a decongestionare le idee, tirare le fila di ciò che si desidera di più, ripromettersi cambiamenti non più procastinabili. E così anche quest'inverno viene il momento di fermarsi e tirare le fila su come siano andate lecose quest'anno in campo avicolo. 

Avevo sperato di più, lo ammetto. E nelle mie speranze ero stato sottilmente incoraggiato dalla buona sorte e dai buoni risultati conseguiti fino a fine agosto. L'estate era passata, i mesi più brutti andati - non potevo forse ritenermi abbastanza sicuro? No, decisamente. Le tante nascite, i tanti giovani che stavano crescendo così bene non avrebbero dovuto farmi sentire sicuro. Così, quando
Ecco il nuovo booktrailer del mio libro, "Il pollaio per tutti", edito da Vallardi Editore! Il volume si indirizza a tutti gli allevatori, con particolare riguardo a coloro che vogliono intraprendere per la prima volta la strada dell'Avicoltura. A presto!


IL POLLAIO PER TUTTI
di Andrea Mangoni - A. Vallardi Editore

Il pollaio per tutti, Andrea Mangoni, Vallardi Editore

Clicca sull'immagine per ingrandire

Ultimamente ho ricevuto una serie di domande che riguardano da vicino le uova, e che francamente mi hanno dapprima lasciato a bocca aperta, poi mi hanno fatto sorridere, quindi preoccupare. Sì, perché se il livello di conoscenza riguardo certi argomenti è sceso così in basso è il caso davvero di dire che c'è più di qualcosa che non va come dovrebbe. Ho pensato di dedicare quindi questo post per sfatare tre falsi miti riguardanti le uova, miti che sempre più spesso vedo circolare on line. Facciamo quindi chiarezza iniziando dalla prima domanda. In verità più che una domanda si tratta di un ammonimento, inviatomi da un lettore vegano, che mi scrive: "Ma proprio lei non sa che le uova sono le mestruazioni delle galline? Che schifo!". Cominciamo allora da qui...

- Le uova sono le mestruazioni delle galline? Negli ultimi anni in molti forum e discussioni che vertono sull'alimentazione si è visto affermare che le uova sono le mestruazioni delle galline, motivazione che dovrebbe indurre ad eliminarle dalla propria dieta. Questa affermazione è assolutamente FALSA, oltre che fuorviante, ed ora andiamo a vedere perché.
Cosa sono le mestruazioni? Premesso che si può parlare di vere mestruazioni solo nel caso dei mammiferi primati, si tratta di perdite ematiche e tissutali dovute allo
Maschio di Betta Splendens, PlaKat form. Foto Andrea Mangoni.
Metti il caso.
Metti il caso che, dopo anni di latitanza acquariofila, ti capiti di nuovo l'occasione di allevare il tuo “primo amore”: Betta splendens.
Metti caso che, seppur tu non abbia avuto modo di portare con te, nel trasloco, il tuo glorioso, vecchio 72 litri, non voglia tenere il povero pesciolino in un barattolo di vetro. Che si fa?
Fortunatamente il trend del momento sembrano essere, abbastanza trasversalmente, i nanoacquari, ovverosia quelle vasche cubiche (o più raramente a parallelepipedo) dalle dimensioni molto ridotte e dal litraggio contenuto. Così non è difficile lasciarsi tentare, e assecondando i piccoli spazi purtroppo a disposizione, cercare una vaschetta che dia qualche soddisfazione al pesciolino prima e all'occhio poi.


Haquoss Blu 5.7

Nel mio caso, ho recuperato a un prezzo scontato una bella vaschetta della Haquoss, il nanoacquario Blu 5.7. Si tratta di una vasca in plastica di 22,5 x 14,5 x 28,5 (h) cm, dotata di una semplice plafoniera con lampadina a basso consumo, un piccolo impianto di filtraggio sottosabbia e nient'altro. Considerato che la vaschetta sarà tenuta a temperature comprese tra i 19 e i 22°C per tutto l'inverno, non è stato aggiunto riscaldatore. Un po' di materiale di fondo recuperato dalla vecchia vasca va a sostenere una serie di piantine – Microsorum pteropus, Cryptocoryne wendtii, Ceratopteris talichtroides, Vallisneria sp, Vescicularia sp..

E alla fine anche il pesciolino, diventato presto il beniamino anche di mio figlio Pietro, trova una nuova casa. Certo non una villa, ma un dignitosissimo miniappartamento. Più avanti poi, chissà? Riuscirò a trovargli una femminuccia, e magari il mio vecchio acquario tornerà a riempirsi; in effetti, in testa mi baluginano idee di vasche zeppe di cryptocoryne e altro ancora...



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Per saperne di più 

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Ciao a tutti, vi segnalo un paio di nuove allegre "comparsate" de "Il Pollaio per Tutti" sui media tradizionali!

Questa settimana in edicola trovate, sul settimanale Donna Moderna, un breve e simpatico articolo di Giorgia Mari dal titolo: "Che bella idea! Un pollaio in cortile". Nell'articolo viene citato il mio libro e troverete anche un mio breve intervento sull'argomento. 

Il secondo appuntamento è per martedì mattina 30 ottobre, quando sarò ospite della trasmissione  "Nel cuore dei giorni" di TV Sat 2000, dove si parlerà di uova, galline, tradizioni e tanto altro. Spero di "incontrarvi" virtualmente anche in queste due occasioni. A presto!

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E' USCITO "IL POLLAIO PER TUTTI", IL NUOVO LIBRO DI ANDREA MANGONI!
Zucca Marina di Chioggia. Foto Andrea Mangoni.

Con l'arrivo dell'autunno arrivano i primi freddi, cambiano i frutti che l'orto ci offre e nelle sere sempre più lunghe e precoci cresce la voglia di un bel caminetto acceso. In questo periodo, almeno per me, pochi ortaggi sono più evocativi dei mesi di ottobre novembre della zucca. E tra le centinaia di varietà di zucca, una più straordinaria dell'altra, diversissime tra loro per forme, colori e dimensioni, nessuna mi piace più della zucca "Marina di Chioggia"

La buccia verrucosa della zucca "Marina di Chioggia". Foto Andrea Mangoni.

Non si sa esattamente da quanto questa varietà sia coltivata nella zona di Chioggia, in provincia di Venezia. Il nome "Marina" pare derivi dal fatto che un tempo le famiglie che per tradizione si occupavano degli orti e della coltivazione delle verdure erano quelle dei cosiddetti "marinanti", differenti da quelle che invece si occupavano direttamente di pesca e commercio. E' nota anche come "Zucca santa" o "Zucca barucca o baruffa", col termine "barucca" derivante forse dall'ebraico "baruch", santo. Goldoni la immortalò poi nelle sue celebri "Baruffe chiozzotte". Quello che è certo è che grazie alle sue ottime caratteristiche organolettiche e alla grande conservabilità ha costituito

Galletto nano ibrido. Foto Andrea Mangoni.

Da tempo nel mio allevamento ho iniziato ad eliminare le altre razze che tenevo, per dedicarmi solo alla Polverara e alle Boffa. Parallelamente a queste, però, ho iniziato a seguire anche qualche altro progetto. E da oggi voglio iniziare a parlarvene partendo da uno in particolare: la selezione di un ceppo di gallinelle ibride nane da cova, ciuffate.
Lo spunto per iniziare a selezionare le mie gallinelle nane da cova un po' più seriamente mi è stato offerto da un amico, che recentemente mi ha dato due minuscoli ibridi ciuffati nati nel suo allevamento. Vista la mia passione per le Polverara, mi è iniziato a balenare per la testa l'idea di provare a selezionare una gallinella nana con forte istinto alla cova che abbia però le caratteristiche della Polverara stessa, ovvero ciuffo, cresta a cornetti, tarsi ardesia. 

Gallinella ibrida ciuffata. Foto Andrea Mangoni.
Ovviamente sarà un'avventura da affrontare piano piano, facendo tanta selezione. In ogni modo, ritrovandomi con
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Cari amici, anche quest'anno hanno preso il via le iscrizioni per i corsi di Botanica e Giardinaggio dell'Università Popolare di camponogara.  Anche quest'anno saremo pronti per un viaggio verde nei segreti delle piante, tra ecologia, tradizione tecniche colturali e natura. 

Con il corso di Botanica e Giardinaggio I affronteremo le basi del giardinaggio, impareremo a moltiplicare le nostre piante, a coltivare ortaggi e verdure, ad approntare un orto, a coltivare le rose, a potare un ulivo e molto altro ancora; con il corso di Botanica e Giardinaggio II invece conosceremo più da vicino le piante d'appartamento, le succulente e le bulbose, ci avvicineremo al giardino acquatico e a quello roccioso, visiteremo virtualmente alcuni giardini storici del Veneto e tanto altro ancora. 

I corsi sono organizzati dall'Università Popolare di Camponogara, e si terranno il martedì sera presso le scuole medie di Camponogara. Per informazioni, contattare la Segreteria dell'Associazione (presso la Biblioteca comunale di Camponogara, piazza Mazzini n. 1, piano terra del municipio; tel. 041 513.99.80 - 331.822.85.33). Potete anche contattare la Segreteria via e-mail all'indirizzo: segreteria@unipopcamponogara.it.

Nella speranza di incontrarvi numerosi, a presto!

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La grande femmina di Gallina di Polverara. Foto Andrea Mangoni.

Qualche tempo fa, presso un allevatore che aveva ricevuto alcuni capi di Gallina di Polverara provenienti dal mio stesso ceppo, mi sono trovato davanti ad un esemplare davvero stupefacente: una femmina di Gallina di Polverara di circa 3 kg di peso. Sebbene non avessi con me una bilancia, ho calcolato il peso basandomi sull'esperienza degli ultimi giorni, in cui ho pesato numerosi capi di taglia similare. L' animale poteva pesare al minimo circa 2,8 kg e al massimo circa 3,2 kg. Considerato che l'attuale standard della Polverara prevede capi di peso nettamente inferiore, quasi un kg in meno, e che la maggior parte degli esemplari in commercio raggiungono pesi ancora più bassi, questa gallina risultava assolutamente notevolissima e straordinaria. 

Primo piano della magnifica Polverara nera. Foto Andrea Mangoni.

Come potrete rendervi conto dalle foto, si tratta di un animale fisicamente davvero imponente, con un corpo

Splendida coppia di Plymouth Rock Barrata. Esemplari di Marco Vezzoli.
Da quando, qualche anno fa, l'attenzione per la biodiversità avicola nazionale si è fatta più alta, abbiamo assistito a un susseguirsi di “miracolosi” recuperi di razze avicole credute scomparse, alcune più verosimili, altre un po' meno, non sempre però riconducibili a reali casi di salvaguardia della biodiversità.

Nelle ultime settimane ho ricevuto diverse mail che mi chiedono notizie riguardo ad una presunta razza italiana che viene commercializzata nell'ambito di un progetto portato avanti da una nota ditta di mangimi. La "razza" in questione è la "Barrata d'Italia" – o "Barrato d'Italia". Ma si tratta davvero di una razza autoctona? O meglio ancora, si tratta davvero di una
Bacche di pomodoro Re Umberto. Foto Andrea Mangoni.


Io nutro per i pomodori una vera passione. Sono uno dei miei ortaggi favoriti - anzi, sono IL mio ortaggio preferito. Vuoi per il sapore, vuoi per l'allegria dei colori, vuoi per l'esuberanza vegetativa della pianta, ho sempre desiderato provare il maggior numero di varietà che mi fosse possibile, e vista la mia passione per le antiche varietà ne cercavo una che fosse anche un'antica gloria. Poi un giorno leggendo un articolo di Alberto Olivucci sono venuto a conoscenza dell'esistenza del Re Umberto, e ho deciso di cercare di procurarmene qualcuno. E' poi passato del tempo prima che riuscissi ad ottenerne dei semi, grazie alla generosità di Angelo Passalacqua, de Gli Amici dell'Orto, e finalmente quest'anno ho potuto aggiungere questa varietà a quelle già coltivate nel mio orto.

Aggiungi didascalia
Il pomodoro Re Umberto è un'antica varietà italiana, selezionata nel XIX secolo, il cui nome rappresenta un omaggio a Umberto I Re d'Italia, per la sua prima visita a Napoli nel 1878. Si tratta di un eccellente pomodoro da sugo e conserva, ma anche da serbo: a fine stagione se ne estirpavano le piante e le si metteva appese ai muri esposti a sud, per essiccarli. La sua fama crebbe
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Cari amici, quest'anno l'Università Popolare di Camponogara ha organizzato, in data 1 e 2 Settembre 2012, una serie di incontri e conferenze che confluiscono nella prima edizione della "EXPO - La fiera dei saperi". In questa occasione, in quanto docente dei corsi di Botanica e Giardinaggio, terrò il primo settembre alle ore 15.10 una miniconferenza dal titolo: "Biodiversità: una sfida possibile". Sarà un'occasione in più per parlare delle tante problematiche che la difesa della biodiversità riscontra nel panorama agronomico odierno, oltre che di salvaguardia delle antiche varietà ortofrutticole. Io sarò comunque presente dalle 10.00 alle 18.30, per cui chi volesse fare quattro chiacchiere viso a viso sarà il benvenuto.  La fiera si svolgerà presso le Scuole Primarie Don Milani di Camponogara e in piazza Mazzini a Camponogara (VE). Per maggiori informazioni, cliccate sull'immagine sottostante e scaricate il volantino. A presto!

CLICCA SULL'IMMAGINE PER SCARICARE IL VOLANTINO
Primo piano di giovane Polverara sparviero scuro. Foto Andrea Mangoni.

Molti allevatori desiderano provare a selezionare nuove colorazioni all'interno di una ben determinata razza. Questo lavoro può essere molto difficile e complesso, e di certo richiede pazienza, scrupolosità e soprattutto una buona conoscenza delle basi di genetica delle colorazioni per riuscire a ottenere qualche risultato nel giro di poche generazioni.Oggi voglio vedere con voi un esempio a questo proposito, riguardante la razza Polverara e la colorazione sparviero.

Da alcuni anni sto infatti provando a selezionare tale colorazione nella Polverara. A questo scopo, ho iniziato lo scorso anno incrociando una gallina di grande taglia, tipologia mediterranea e colorazione sparviero (reperita nelle campagne del vicentino) con un Polverara nero. Ho ottenuto alcuni galli sparviero scuro con ciuffo posteriore, accenno di barba, cresta semplice che si sdoppia posteriormente, bargigli evidenti. Ho tenuto un esemplare e ne ho donato un secondo a un allevatore padovano che quest'anno, dopo averlo fatto accoppiare con una femmina nera di Polverara, ha ottenuto questo giovane pollastro che mi ha poi regalato e che vado a mostrarvi. 

Primo Piano di una giovane Polverara sparviero scuro. Si nota bene la piccola cresta a cornetti, perfetta. Foto Andrea Mangoni.

L'animale è troppo giovane per stabilirne il sesso agevolmente, ma la forma della testa, la cresta arrossata, così come l'abbozzo di bargigli, mi fa pensare che si tratti
Melone rospo. Foto di Andrea Mangoni.
Da tempo speravo di avere l'occasione di coltivarlo, ma non ero mai riuscito a trovarlo. Lo scorso anno invece l'amico Angelo Passalacqua de Gli amici dell'orto mi aveva fatto dono di alcuni semi provenienti dai suoi esemplari. Così anch'io, finalmente, sono riuscito a veder crescere nel mio orto una pianta davvero particolare: il melone rospo.

Il melone rospo, anche se a causa del suo aspetto ricorda una zucca, è in realtà un vero e proprio melone, appartenente al gruppo dei cantalupi (Cucumis melo gruppo cantalupensis). È rotondeggiante, leggermente schiacciato ai poli, con evidenti costolature; ma il suo nome peculiare si deve alla buccia, ricca di gibbosità ed escrescenze, che ricorda vagamente la pelle del poco avvenente anfibio.

Il melone rospo visto da sotto (a sinistra) e da sopra (a destra). Foto Andrea Mangoni.

In verità la buccia dei frutti prodotti dalla mia pianta era sì rugosa, ma non eccessivamente ricoperta di

Sparta, gallo bianco di Polverara. Foto di Andrea Mangoni.

Questo post vuole essere un esempio di come nel mio allevamento pongo in essere l'applicazione di alcuni di quei principi di selezione di cui vi ho parlato tempo fa. 

In questi giorni ho iniziato a fare una prima selezione sommaria dei Polverara e degli ibridi F2 con 75% di sangue Polverara (Polverara x [Polverara x La Flèche]). Avrei dovuto scegliere un gallo da usare come riproduttore per l'anno venturo in una delle mie linee di sangue, ma quale tenere? I giovani galli promettenti erano molti,  ma la scelta avrebbe dovuto avvenire tra i
Giovane gallo di Ermellinata di Rovigo. Esemplari di Giuliana Cappelletto e Gianni Uliana. Foto Andrea Mangoni.

Nell'immediato dopoguerra, nella seconda metà del secolo scorso, l'avicoltura nazionale stava ancora cercando di trovare una strada che permettesse all'Italia di vantare alcune razze a duplice attitudine che si rivelassero formidabili produttrici quanto tante gloriose razze straniere (Plymouth Rock, New Hampshire, Orpington, eccetera). Fu così che nel 1959 alla Stazione Sperimentale di Pollicoltura di Rovigo si procedette a selezionare una nuova razza, partendo dall'incrocio di Sussex e New Hampshire: l'Ermellinata di Rovigo.

Adulti di Ermellinata di Rovigo. Esemplari di Giuliana Cappelletto e Gianni Uliana. Foto Andrea Mangoni.

L'Ermellinata di Rovigo è un pollo di tipo eterosomo, simile alle razze che hanno contribuito alla sua
Differenti varietà di mais (Zea mais). Mai come ora la biodiversità agronomica del nostro continente è a rischio di erosione genetica. Foto Andrea Mangoni.

La notizia sta rimbalzando sui social network italiani solo ora, ma risale al 12 luglio scorso: l'Unione Europea starebbe dando il colpo finale al libero scambio di sementi di antiche varietà orticole. Ovverosia in un Europa in cui si discute se liberalizzare le droghe leggere diventa illegale scambiarsi i semi di un pomodoro. Ma cosa è successo davvero? E come stanno le cose?
L'Unione Europea ha recentemente dato ragione alla ditta sementiera Graines Baumaux sas nella sua causa contro Kokopelli, l'associazione no profit che si salvaguarda e commercializza semi di antiche varietà orticole provenienti da tutto il mondo. L'accusa nei confronti di Kokopelli era quella di concorrenza sleale e di vendita di varietà orticole non comprese nel registro europeo delle sementi ammesse alla vendita o allo scambio. In pratica, l'Unione Europea ha sancito che

Negli ultimi anni mi è capitato più volte di aver necessità di cedere, per motivi logistici (spazio) ed economici (spese di gestione) alcuni dei miei animali, nella fattispecie quei capi che andavo a scartare dalla selezione compiuta. In questo modo sono però entrato in contatto con un mondo che credevo inesistente, popolato da una creatura degna di un manuale di criptozoologia: l'acquirente improbabile. Vista la notevole panoplia di comportamenti registrati, permettetemi il lusso di un piccolo post polemico sull'argomento. 

  1. Ciao, mi puoi dare gratis un animale? Visto che tu allevi ceppi così rari, sarai certo contento di darli via gratis pur di diffonderli! Già, certo. Perché io devo per forza essere felice di cedere animali che comunque sono frutto di anni di sacrifici, sforzi e selezione al primo che mi scrive, persona di cui non consoco le doti come allevatore, la serietà, la passione, in poche parole nulla... vero? Ok, se era una prova per il tuo provino per Zelig mi va benissimo, ma se parlavi seriamente è meglio che ricalcoli i tuoi obiettivi. La mia filosofia è quella
Cornish nano fagianato. Allevatrice Desy Ongaretto, foto A. Mangoni.
Molte delle persone che si avvicinano all'Avicoltura - specie quella ornamentale - sottovalutano l'influenza della selezione operata dall'avicoltore su un determinato ceppo di animali. Ne sottovalutano o sottostimano anche, purtroppo, i pregi e i difetti che essa può conferire a un gruppo di animali. Anche coloro che invece allevano animali per autoconsumo spesso si limitano a comprare animali e a crescerli in maniera acritica, magari riproducendo poi un po' a caso gli esemplari apparentemente più interessanti. 
La selezione (e di contro la sua assenza) ha però una forza potentissima, in grado di cambiare drasticamente la qualità degli animali da noi allevati. Ogni allevatore ha ovviamente le sue idee a proposito; qui vorrei esporre tre considerazioni mie.
Coppia di Gallina Polverara da cedere!

Sono disponibili per la cessione una serie di esemplari di Polverara e ibridi vari. Nella fattispecie sono disponibili una pollastra pura di ceppo Rossetto, un maschio ibrido F2 con il 75% di sangue Polverara, una pollastra ibrida con tra l'altro sangue Polverara e un galletto nano ibrido vagamente simile ad una Sebright. Troverete tutte le specifiche di ogni singolo animale nella pagina ANIMALI DA CEDERE. Presto altri capi disponibili!

Frutta e verdura fresche direttamente dal balcone? Certo, si può!

Orto in casa: sempre più persone si stanno organizzando per provare a trasformare terrazze e balconi in orti e giardini che non siano solo belli esteticamente, ma che servano in maniera molto... pratica al loro proprietario. Ma perché inoltrarsi in questa avventura? ecco 6 buoni motivi per iniziare.

1 - Per sapere ciò che mangiamo
Non tutti possono avere la fortuna di avere un orto o un giardino a disposizione. Eppure molti hanno comunque dei piccoli spazi in cui poter far crescere verdure, ortaggi, persino frutta, e ricavarne del cibo a chilometri zero (spesso anche a costo zero o quasi), di cui conosciamo esattamente la provenienza e la salubrità. Non è poco! Se certo non riusciremo a coprire il nostro fabbisogno quotidiano di verdure, avremo comunque la possibilità di inserire nella nostra dieta degli alimenti certamente privi di pesticidi e altre sostanze tossiche. E vogliamo parlare del gusto? Specie se vi dedicherete alle vecchie varietà (vedi sotto), potrete scoprire sapori a volte impensabili.

Un pomodoro crescito nell'orto-balcone ha un sapore molto diverso - e porta con sé la certezza del mancato utilizzo, per la sua crescita, di sostanze pericolose!

2 - Per risparmiare
Ok, forse non risparmierete milioni di euro, ma certo la possibilità di attingere direttamente dal balcone a parte

Lo sguardo intenso di un assiolo (Otus scops). Foto Andrea Mangoni.

Quando me l'hanno portato, in uno scatolone di carta, con quegli occhi sbarrati ed inquisitori, quasi non ci potevo credere. Eppure, in tutto il suo splendore, ecco lì davanti a me un giovane assiolo (Otus scops), soffice e morbido come una nuvoletta grigia soffusa di screziature castane e nere, con due enormi occhi giallo pallido che mi fissavano spaventati. Il giardiniere del grande parco che si trova sull'isola in cui lavoro, conoscendo la mia passione per gli animali, me l'aveva portato dopo averlo trovato (Dio solo sa come aveva fatto ad infilarvisi dentro) in un imballaggio dell'acqua minerale.

L'assiolo è fortemente mimetico. Foto Andrea Mangoni.

L'assiolo (Otus scops) è uno dei più piccoli rapaci notturni italiani, secondo solo alla civetta nana: raggiunge infatti appena 20 cm di lunghezza e i 70-100 gr di peso. Durante il giorno questo strigiforme si mimetizza perfettamente con la corteccia degli alberi su cui si posa,
Femmina di Cornish nano in cova. Foto Andrea Mangoni.

Ho ricevuto un paio di giorni fa questo commento di Cristiana70, che vale la pena leggere assieme.
Non aprite le uova al 21° giorno, è presto!!!!!!
Ciao ragazzi questa settimana io e mio marito abbiamo vissuto un incubo !!!!!! abbiamo delle galline nane da qualche anno e ritiriamo le uova tutte le mattina perchè non ci interessa farle riprodurre però c'era la curiosità di vivere l'esperienza della nascita di qualche pulcino...questa vcova è iniziata in modo strano... Una bramha nana si è fatta chioccia, le altre andavano a fare uova nella sua scatola e lei si è messa a covarle tutte. Quando ho iniziato a segnarle
Primo piano di Combattente Inglese Antico tipologia Carlisle. Foto Andrea Mangoni.


Il mondo delle razze combattenti è straordinariamente affascinante e variegato: razze e conformazioni differenti, metodi di selezione e di allevamento molto diversi a volte da quelli usati per le altre razze ne fanno dei soggetti davvero unici, se comparati al panorama delle altre razze avicole. Devo ammettere che anch'io mi sono fatto tentare a volte dal loro allevamento, affascinato dalla maestosa bellezza dei Sumatra o dalla storia marziale degli O-Shamo, ma ho sempre desistito per motivi di spazio e tempo. Una delle razze su cui però avrei fatto propendere la mia scelta sarebbe stata l'Old English game, o Combattente Inglese Antico.
Gallo di Combattente Inglese Antico tipologia Carlisle. Foto Andrea Mangoni.

Alcuni pensano che il Combattente Inglese Antico debba essere considerato la più antica razza autoctona di pollo della Gran Bretagna. In effetti, le guarnigioni romane avevano al seguito dei galli, sia in quanto animali sacri a
Mare stiamo arrivando...

Carissimi amici, anche quest'anno sono FINALMENTE arrivate le ferie. Mi aspetta la spiaggia di Caorle e un po' di sano relax dopo mesi fin troppo intensi.
Da oggi e fino al 24 di giugno non mi collegherò più on line, se non sporadicamente. Se doveste avere urgenza di contattarmi, potrete farlo via cellulare o via mail; in quest'ultimo caso tenete conto che la risposta non sarà immediata.
A presto!
Foto storica della Polverara tratta dal Catalogo Pochini.
Come qualcuno avrà avuto maniera di notare, negli ultimi giorni è comparso un nuovo link nella colonna di destra: l'Archivio Storico di Avicoltura.

Di cosa si tratta? Nella realtà dei fatti è un blog a sé, in cui le pagine rimandano a delle schede di singole razze autoctone italiane con brevissime indicazioni sulla razza di per sé e con una raccolta (breve o meno) di indicazioni bibliografiche che la riguardano. Di molte di queste ultime sarà possibile effettuare il download della versione digitalizzata. Per ora troverete materiale sulle razze Boffa, Cucca, Foggiana Cucula, Polverara, Siciliana.

Lo scopo èquello di fornire ai nostri lettori degli strumenti pratici per sapersi destreggiare nel riconoscere anche eventuali frodi e operazioni commerciali troppo... disinvolte riguardanti gli avicoli. Purtroppo di recente più di qualcuno ha provato a vendere razze straniere col nome delle nostre antiche glorie, e spesso gli acquirenti mancavano delle nozioni per poter discernere l'eventuale discrepanza che si presentava ai loro occhi.

Orchis purpurea. Foto Andrea Mangoni.
Oggi vorrei segnalarvi che sul numero di giugno della rivista Vita in Campagna troverete un mio articolo dal titolo: "Le orchidee spontanee, fiori bellissimi indicatori di salute ambientale", in cui parlo di alcune delle caratteristiche salienti di queste straordinarie piante della nostra flora. L'articolo è corredato da foto mie e di Corrado Lazzari, esperto di queste piante e autore di diversi libri sull'argomento.

Vita in Campagna è una rivista edita dalle Edizioni L'informatore Agrario ed è diffusa unicamente su abbonamento. Essa è indirizzata agli Hobby farmer, ovverosia quegli appassionati che si avvicinano nel tempo libero alla natura tanto attrraverso la cura dell'orto e del giardino quanto attraverso i piccoli allevamenti e l'osservazione dell'ambiente che ci circonda. Ogni mese esperti di vari settori offrono la loro consulenza sui tanti temi che questa rivista copre, dando modo agli abbonati di approfondire le proprie conoscenze. Attraverso il sito della rivista è anche possibile leggere on line alcuni articoli gratuitamente. 


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PER SAPERNE DI PIU' SULLE ORCHIDEE SPONTANEE:
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Il pollaio per tutti, di Andrea Mangoni, Vallardi Editore.

Dove i galli non cantano, la tenebra resta per ventiquattrore attaccata al giorno.
B. Cerroti

Da oggi è possibile trovare in libreria e nei circuiti della grande distribuzione il mio nuovo libro, "Il pollaio per tutti", edito da Vallardi Editore nella collana "Passione Verde".

Si tratta di un manuale agile, semplice, di immediata comprensione e utilizzo. 96 pagine, fittamente riempite di informazioni derivanti tanto dalle mille letture che mi hanno accompagnato quanto da anni di esperienza pratica e dai consigli di tanti amici avicoltori, raccolte in lunghe chiacchierate. Ho cercato di rendere questo libro il più possibile pratico, perché fosse facile per chiunque metterne in pratica i suggerimenti; e ho cercato di arricchirne le pagine con tante foto, raccogliendo in maniera particolare le immagini della maggior parte delle razze italiane che io considero "reali" (chi ha letto il mio precedente post potrà facilmente capire cosa intendo).

Di seguito i principali argomenti del libro:

  • Il pollo: generalità e biodiversità ad esso relativa.
  • Il ricovero notturno, il pascolo, le attrezzature necessarie.
  • Scelta dei polli, acquisto, allevamento, alimentazione, malattie.
  • La riproduzione dei polli, cenni di selezione, incubazione naturale ed artificiale, allevamento dei pulcini.
  • Sitografia, bibliografia, indirizzi utili.
Per riprendere le parole della prefazione, questo libro vuole rappresentare, soprattutto per chi inizia ma anche per chi ha qualche esperienza in più, un vademecum composto da saperi e consigli pratici e semplici. Consideratelo una lunga chiacchierata tra amici, in quanto la maggior parte di quello che so l'ho imparata da altri appassionati attraverso discussioni tanto davanti allo schermo di un PC quanto in pollai di mezza Italia, davanti a galli che cantavano e pollastre razzolanti.
Il libro, insomma, è scritto per voi. E' uno strumento: concepito per aiutarvi, spero che possa anche essere leggero da leggere e che lo troviate utile e interessante.
Fatene buon uso e divertitevi.  

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Galline di razza Ancona. Foto Andrea mangoni

Negli ultimi mesi molti lettori mi hanno contattato per chiedermi informazioni su alcune razze avicole (o presunte tali) che ultimamente hanno fatto parlare di sé. Vale la pena spendere a questo punto qualche parola di più sull'argomento, in maniera da chiarire quali sono le razze che è possibile considerare autoctone del nostro Paese, quali di esse rappresentano una realtà effettiva e quali siano dei semplici progetti commerciali.

Robusta lionata. Foto A. Mangoni
Iniziamo dunque con un elenco di razze autoctone reali, recuperate o ricostituite; di questi animali potete star certi che l'origine è “onesta”, cioè che si tratta di ceppi o razze selezionate da secoli nel nostro territorio o in alternativa che provengono da programmi di recupero o ricostituzione seri che si basano sull'analisi di documenti storici e delle caratteristiche genetiche degli animali

Le razze autoctone italiane sono quindi:
Il pollaio per tutti, di Andrea Mangoni, A. Vallardi Editore.
Cari amici, sta arrivando!

Sta finalmente per vedere la luce il mio secondo libro, intitolato "Il pollaio per tutti", edito da Antonio Vallardi Editore per la collana Passione Verde. In 96 pagine zeppe di informazioni e foto verranno affrontati tutti i temi ricorrenti in un allevamento: dall'alimentazione al ricovero notturno, dall'acquisto alla riproduzione, troverete mille idee derivanti dalla mia esperienza pratica come da letture e consigli di amici e appassionati.

Una guida semplice e agile, insomma, che spiega in maniera diretta come iniziare l'avventura del pollaio per tutti coloro che desiderano allevare galli e galline.

Appuntamento a fine maggio, con molte più informazioni e novità!

Come molti sanno da tempo mi occupo del recupero di un'antica razza Italiana, la Boffa. Anche quest'anno ci saranno delle cessioni allo scopo di formare nuovi gruppi di riproduttori.
Oltre agli animali chi acquisterà il gruppo riceverà anche nel corso del tempo - se lo vorrà, ovviamente! - tutte le indicazioni per continuare la selezione di questa razza bisognosa di attenzione. Ecco quindi un nuovo trio di animali (tutti inanellati FIAV) disponibile per la cessione costituito da:

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Gallo di un anno a cresta semplice, taglia abbastanza piccola, già riproduttivo. Il piumaggio è rovinato per via delle lotte sostenute col gallo dominante del pollaio. Orecchioni inizialmente bianchi, poi fortemente arrossatisi col tempo.

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Gallina a cresta semplice, taglia discreta, nata nel 2010. Ottima chioccia e balia, taglia discreta, orecchioni molto rossi. A sinistra come si presentava a novembre; attualmente il piumaggio è molto rovinato per via degli accoppiamenti dei galli (è una delle "favorite" e l'hanno davvero spennata!).

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Pollastra a cresta a rosa, nata a fine 2011, deve ancora iniziare a deporre, taglia promettente. Gli orecchioni, bianchi fino a 4 mesi, si sono poi arrossati molto.

Se interessati, potrete contattarmi senza problemi a info@gallinaboffa.com. A presto!

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AGGIORNAMENTO

Il trio ha trovato una nuova casa! Alla prossima!