Un pesco trapiantato da poco, con un muretto di mattoni attorno.

Il trapianto di un albero di una certa dimensione spesso è un po' problematico. Può capitare, ad esempio di ottenere una pianta che abbia una zolla molto piccola rispetto alla chioma; è il caso ad esempio di un bel pesco ricevuto da un'amica lo scorso anno, che a fronte di una zolla piuttosto piccola aveva dei bei rami lunghi disposti a corona. Mi spiaceva tagliarli, ma avrebbero sbilanciato la pianta e per sostenerla avrei dovuto piantare dei tutori robusti, troppo vicino alle radici per i miei gusti, se avessi voluto evitare che collassasse al primo alito di vento. Mi è venuto in aiuto un ottimo permacultore, o meglio uno dei suoi libri: Sepp Holzer con la sua "Guida pratica alla permacultura".

In questa foto si vede bene la disposizione dei mattoni "a muretto". I mattoni sono però solo posati l'uno sull'altro. In questo caso proteggono una pianta di rovo senza spine.

Nel suo libro, Sepp Holzer parlando del trapianto dei giovani alberi affermava di fare dei cumuli di pietre attorno alla pianta stessa. I motivi sono molti e li andremo ad analizzare uno per uno. Per l'autore, che abita nelle Alpi, recuperare pietre e massi non dev'essere stato particolarmente difficile; per me, che abito in una zona pianeggiante della provincia di Venezia, con mari di
Un campo di viti maritate: una vera rarità, al giorno d'oggi.


I nostri vèci ne diseva sempre che l'uppio xé el marìo dea vigna!

Anziano agricoltore camponogarese

La primavera mi fa sempre strani scherzi. Ad esempio, mi instilla nel cuore il desiderio di cercare vecchie varietà frutticole da provare a innestare e moltiplicare nella mia campagna. E così, dopo aver scoperto che dalle nostre parti si beveva il vino di un vitigno chiamato curbinea, ho cercato qualche agricoltore che ne avesse ancora qualche pianta. E quando ne ho trovato uno, ho scoperto che nei suoi campi si celava ancora qualcosa di veramente prezioso: un perfetto esempio di piantata, con viti maritate agli aceri campestri.

A ogni alberello d'oppio (Acer campestre) sono maritate due viti.


Fino a non molti decenni fa lo spettacolo della vite maritata, ovverosia non sostenuta da un palo ma da un albero vivo, era abbastanza comune da vedere. Ogni alberello sosteneva una o due piante di vite; l'essenza usate come sostegno era principalmente l'acero campestre od oppio (Acer campestre). L'oppio restava la