Ecco in un breve video quella che è la situazione del pollaio in questo autunno così altalenante. Si possono osservare vedere bene le Boffe nel loro nuovo ricovero, le Polverara, le anatre mute di Barberia e i tacchini. E' un piccolo viaggio virtuale nel mio allevamento, spero vi possa interessare. A presto!

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AVICOLTURA E BIODIVERSITA': LETTURE PER SAPERNE DI PIU'

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Una delle femmine di anatra muta di Barberia. Foto di Andrea Mangoni.

Comunicazione di servizio... come da titolo, cedo esemplari (coppie ed eventualmente alcuni giovani) di anatre mute di barberia. Animali di taglia medio piccola, ottime covatrici e madri, capacissime di volare, e - lo ammetto - molto gustose. Ne potete osservare alcuni esemplari nei miei video. Se interessati potete contattarmi a info@oryctes.com per qualunque tipo di informazione. ciao!
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Lunedì 17 ottobre sono iniziati i nuovi corsi di Botanica e Giardinaggio che tengo per conto dell'Università Popolare di Camponogara

Il corso di I livello, che conta ben 24 iscritti, cercherà di dare agli studenti delle nozioni di base per affrontare l'avventura del giardinaggio e dell'orticoltura nel migliore dei modi. Parleremo del terreno e delle sue caratteristiche, di concimazione, di natural gardening, di progettazione del giardino, e delle varie piante che lo abiteranno; apriremo una finestra sulle modalità di riproduzione delle piante, e delle tecniche ad essa collegate (talea, margotta, innesto, conservazioni dei semi); vedremo le caratteristiche delle principali piante orticole e accenneremo a tecniche di coltivazione poco note a molti (agricoltura naturale, sinergica, permacoltura), ed infine cercheremo di trattare la gestione dell'olivo e di altri alberi da frutto.

Meno numerosi ma comunque molto motivati gli studenti del corso di II livello: con loro affronteremo il mondo delle piante d'appartamento, delle bulbose, del giardino roccioso e dello stagno; parleremo della coltivazione delle principali tipologie di fruttiferi, compreso qualche albero da frutto meno comune; infine, faremo un viaggio visrtuale in alcuni dei più bei giardini del Veneto, per poterli ammirare e scoprirne i segreti.

Insomma, anche quest'anno un'avventura entusiasmante, che mi terrà occupato tutti i lunedì sera per i prossimi mesi! Un grazie enorme a tutti gli studenti che mi accompagneranno in questo viaggio, spero che possiate trovarlo utile e proficuo! A presto!

PS Sebbene le iscrizioni siano chiuse, per chi desiderasse maggiori informazioni o volesse provare a
 organizzare qualcosa di simile nella propria città, contattatemi ad info@oryctes.com.

Andrea Mangoni

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Molte orchidee, come questa Epipactis palustris, occupano nicchie
ecologiche estremamente ristrette. Foto di Andrea Mangoni.
Il concetto di nicchia, lo ammetto, mi stava traendo in inganno. Al leggere il titolo di questo quinto Carnevale della Biodiversità, ospitato stavolta da Andrea Cau di Theropoda, la mente era già partita verso vermoni giganti che vivono vicino alle dorsali oceaniche tra acque caldissime e lava continua; oppure a tanti altri animali che hanno scelto habitat incredibili, e...

Appunto. Habitat. Stavo confondendo i termini habitat e nicchia. Se il primo rappresenta l'ambiente d'elezione di una specie, il secondo invece indica l'insieme di tutte le condizioni fisiche, di rapporti con le risorse ed i predatori, di interazioni con gli altri organismi che la caratterizzano. Vista da questo punto d'osservazione, la cosa si fa di sicuro molto più vasta ed intrigante.

Sì, perchè nel considerare estrema una nicchia non concorrono più solo l'ambiente esclusivo di vita, ma anche tutti i rapporti con il cibo, le prede, i predatori, che l'organismo si trova a vivere. In quest'ottica ovviamente tutto si complica, e ammetto che ho dovuto pensare non poco, a questo punto, per trovare una nicchia che sia davvero estrema. Poi piano piano mi è balenato (è proprio il caso di dirlo!) in mente un animale che non ha mai davvero riscosso le mie simpatie, ma che di certo può vantare una nicchia estrema: il capodoglio (Physeter macrocephalus).