Rhagonycha fulva in accoppiamento. Foto: Andrea Mangoni.

Una coppia di Rhagonycha fulva si accoppia tra l'erba alta. Foto di Andrea Mangoni

Nei Paesi anglosassoni sono chiamati "Red Soldier Beetles", ovverosia coleotteri soldatino rosso. Ed in effetti, le false cantaridi (Rhagonycha fulva) in questo periodo sciamano nell'erba e nella campagna come un piccolo esercito rosso, ansioso di svolazzare al tramonto alla ricerca di un compagno o di una compagna. Così, appesi alle spighe delle graminacee che ondeggiano nel tramonto, consumano assorti e cullati dal vento un amplesso che vale una vita.

La nuova covata!Foto: Andrea Mangoni.
La nuova, meravigliosa covata! Tutte le foto sono di Andrea Mangoni
Finalmente, dopo tanta attesa, una nuova covata di meravigliosi pulcini è schiusa! Ancora una volta, buona parte del merito va alla Nerina... Da brava chioccia qual'è, ha portato a termine la cova nel migliore dei modi. Il risultato di tanta fatica? Lo vedete qui sopra: nove bellissimi pulcini, di cui tre Black Jersey Giant blu, cinque Polverara di ceppo Rossetto e un Polverara di ceppo Trivellato.

I Black Jersey Giant provengono dall'allevamento del bravissimo Francesco Murru, di Nuoro. Si tratta di una razza americana, selezionata dai signori Black nel New Jersey nel corso dell'800. I galli possono superare i 5 kili e mezzo!!
Sono animali molto belli, conosciuti nelle colorazioni nera, bianca, blu e splash. Francesco è riuscito a farmi avere dalla Sardergna un prezioso carico di uova di questi giganti, carico che ha dato vita a questi tre gioiellini lanuginosi.
Sono veramente bellissimi!!
Le Polverara, invece, per la maggior parte di ceppo Rossetto. Sono infatti figlie dell'unione di Nerina con Briareo, un gallo donatomi dal sig. Rossetto che risulta essere fratello della stessa Nerina per parte paterna. Il padre di entrambi infatti era Ganimede, l'ultimo gallo Polverara puro che aveva il sig. Rossetto. Briareo è figlio da parte di madre di una Padovana Gran Ciuffo, dalla quale ha ereditato in parte il colore. Infatti, pur avendo una bella forma, degna di un Polverara, è in parte dorato, retaggio della colorazione materna.
Due dei nati sono risultati bianchi, segno evidente che il bianco nelle Polverara di ceppo Rossetto era una colorazione recessiva... infatti, il padre di Ganimede era di questo colore. Altri due sono neri, ma con tracce evidenti di doratura... l'ultimo invece sembrerebbe nero puro.
Da ultimo, è nato un Polverara bianco di ceppo Trivellato: è il figlio (o la figlia) di Pipetto, il primo Polverara nato nel mio allevamento, l'anno scorso. Pipetto è morto da pochissimo, probabilmente per un incidente, ma una piccola parte di lui vive ancora dentro questo pulcino.
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LETTURE AVICOLE
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Ooook. E' stata una lunghissima pausa. A cosa è stata dovuta? Partendo dall'inizio... Mi sono laureato. Come potrete immaginare si è trattato di un'esperienza estenuante. Ma finalmente è andata. A quanto pare, sono un biologo! Poi, dopo la laurea, una breve vacanza nella meravigliosa Toscana (di cui parlerò più estesamente, con tanto di itinerari, in Scampoli d'Italia). Ho avuto così modo di incontrare Fabrizio Focardi, avicoltore esperto e giudice FIAV, che in passato ha avuto modo di distinguersi recuperando l'antica e nobile razza Valdarno. Fabrizio mi ha accolto con grande gentilezza a casa sua, ed ho potuto ammirare i suoi bei Malesi, impressionanti per taglia e proporzioni. Ho potuto portare con me anche alcune uova di questa grande razza! Ancora, dalla Toscana ho portato a casa le uova di una strana razza locale, particolarmente interessante... queste uova, assieme a quelle di Malese, non si sono purtroppo schiuse: un problema con l'incubatrice le ha danneggiate irreparabilmente.
Allo stesso modo, non si sono schiuse le uova di tacchino: probabilmente la "location" scelta dall'animale per deporre non era delle migliori. Ora attendo per la seconda deposizione, che dovrebbe avvenire in capo a poche settimane.
Dal punto di vista... "Polverara", i pulcini di Nerina sono stati 3, alla fine: due bianchi ed un nero... poi rivelatosi dorato. di questi solo il primo nato ha dimostrato da avere caratteristiche tipiche della Polverara pura, e ha preso la strada dell'allevamento del sig. Rossetto. Viaggio inverso, dal suo allevamento al mio, hanno fatto altri due esemplari molto belli: medessa (una Polverara nera) e Briareo (un gallo dorato figlio di una Padovana Gran Ciuffo e di Ganimede, il defunto polverara padre anche di Nerina e di Irene, l'altra Polverara bianca di ceppo Rossetto che ho).
Nerina, dopo aver amorevolmente curato i suoi pulcini è diventata nuovamente chioccia, ed ora cova un "melange" di uova sue, di Cocincina Nana lavanda e di Jersey Giant, razze queste ultimi di cui ho ricevuto le uova rispettivamente da Gabriele Magalini di Mantova e da Francesco Murru di Nuoro. Medesimo miscuglio d'uova, con l'aggiunta di uova di altre Polverara, è quello che ospita ora l'incubatrice.
Tra tante vite che si affacciano, una che si spegne: è quella di Pipetto, il primo Polverara di ceppo Trivellato nato nel mio allevamento l'anno scorso. Una morte improvvisa, dovuta quasi certamente ad una emorragia interna causata da una caduta notturna.
Si sta svolgendo poi, a Monticelli d'Ongina (PC), la mostra ''Alla scoperta dell'entomologia: farfalle e altri insetti'', che si snoda nelle sale nobiliari del castello Casali Pallavicino. La mostra si prefigge di fornire una panoramica generale sul vasto e multiforme mondo degli Insetti, mediante un percorso espositivo che comprende non solo esemplari preparati, ma splendide macrofotografie e poster didattici; a questa mostra ho anch'io contribuito, con una serie di poster sui Coleotteri e su alcuni aspetti della loro vita (ciclo vitale, allometria, dimorfismo sessuale). L'esposizione rimarrà aperta fino al 25 maggio di quest'anno.
In campagna... belle nuove e brutte nuove. Da un lato, la pessima notizia dell'arrivo del "gambero killer" Procambarus klarckii nelle acque dei miei fossati. Si tratta di un animale incredibilmente dannoso, che può in poco tempo compromettere l'equilibrio di interi ecosistemi. D'altro canto, tra le varie piante che hanno fiorito, ha spiccato tra tutte una piccola Orchis tridentata, magnifica orchidea spontanea del nostro Paese. Inoltre, nelle mie esplorazioni assieme a Gianni Pizzi, di Legambiente, ho trovato una serie di arbusti selvatici di pallon di maggio (Viburnum opulus), di cui alcuni sono stati trapiantati in vaso. Non ci resta che attendere che prendano. Ho anche visto in questi giorni dei luoghi ove crescono alte margherite selvatiche e varietà bianche e rosee della salvia dei prati... ma di questo ci sarà modo di parlare, così come della mia visita a Carlo Lodovico Fracanzani, uno dei grandi dell'avicoltura italiana, e di tante altre cose... A presto!
Dimenticavo. Mi sono rotto il malleolo e sono immobilizzato. AIUTO!