Oggi vorrei lasciarvi con una brevissima clip delle Polverara di ceppo Rossetto al pascolo, e nel farlo approfitto della situazione anche per ricordare un paio di considerazioni, forse ovvie, sull'importanza che esso ricopre per questi animali.
Per polli ed altri avicoli infatti il pascolo rappresenta più di una semplice occasione di variazione della dieta. Affinché esso rimanga permanentemente inerbito, dovremo calcolare una densità di animali AL MASSIMO di 1 capo ogni 10 metri quadri di prato; al di sopra di
Primo piano di un gallo di Boffa. Foto di Andrea Mangoni.
Gallo di Boffa o Barbuta padovana. Foto di Andrea Mangoni.
*****
Questo post partecipa al quarto appuntamento del Carnevale della Biodiversità, ospitato da Erba Volant
*****
Nella nostra cultura la parola alieno evoca immediatamente la figura di un omino grigio verdastro con grandi e liquidi occhi scuri, sbucato da un'astronave. Se poi ci dice "ET Telefono casa" meglio, ma non è così importante. Piuttosto, speriamo che arrivi Scully a trarci d'impaccio...
Ma nella nostra lingua la parola alieno significa in primo luogo semplicemente "di altri, straniero". E questa parola ricopre un ruolo di notevole importanza per tutti coloro che si occupano di biodiversità, da tutti i punti di vista, anche se con accezioni profondamente differenti. 
Quando parliamo di biodiversità in natura, parlare di alieni fa spesso venire la pelle d'oca. Qui l'alieno si ammanta di un altro nome, più subdolo e meno facilmente identificabile dal profano: alloctono. Immaginiamo per un momento un ambiente naturale in perfetto equilibrio, dove tutti gli organismi si sono pazientemente evoluti in milioni di anni. Immaginiamo che in questo ambiente arrivi con le proprie appendici - o vi venga portato - un organismo che gli è completamente estraneo. E qui ricordiamoci che per biodiversità si intende di norma la ricchezza data dalla diversità genetica degli organismi che si integrano in un ecosistema; in questo senso, l'arrivo di un organismo nuovo non potrebbe rappresentare un'arricchimento della biodiversità? Sì e no - più no che sì, in verità - e vediamo subito il perché. Se l'ambiente non ha subito la meglio,
Le galline in cova ed i pulcini sono tra i soggetti maggiormente a rischio di infestazione. Foto Andrea Mangoni.
Con l'estate i nostri amici pennuti ritrovano dei vecchi, fastidiosissimi (e pericolosi!) parassiti: i pidocchi pollini e gli acari ematofagi. E' infatti in questa stagione che si ha la maggiore proliferazione di questi invertebrati. Ma spesso tra gli appassionati vige molta confusione riguardo l'identità di questi animali, e ogni genere di ectoparassita viene sbrigativamente classificato come "pidocchio". Poiché le cose stanno molto diversamente, vale la pena vedere più da vicino di chi stiamo parlando.
Gallina Polverara bianca con cresta a cornetti visibile. Foto Andrea Mangoni.
L'immagine di un bel gallo con la sua cresta rossa come una vela al vento, sopra la testa, l'abbiamo bene in mente tutti. Ma ci sono razze di polli che possiedono delle caratteristiche davvero particolari, e in questo caso vogliamo parlare di un carattere genetico che sdoppia letteralmente la cresta dei nostri polli in due, modificandone nel contempo la forma. Si tratta del locus D e dei suoi alleli. 

Il locus D ha la proprietà infatti di essere incompletamente dominante e di poter sdoppiare completamente o parzialmente la cresta semplice. A seconda dell'allele coinvolto, lo sdoppiamento potrà essere più o meno evidente e la forma della cresta cambiare radicalmente. 

Degli alleli di D, quello chiamato Dc è stato individuato come la causa della cresta a coppa, presente in razze come la Siciliana o la Caumont. Esso trasforma la lamina sdoppiandola e sagomandola come una coppa dai margini dentati più o meno