Appunti di Avicoltura - Sparta, ovvero breve esempio pratico di selezione applicata.


Sparta, gallo bianco di Polverara. Foto di Andrea Mangoni.

Questo post vuole essere un esempio di come nel mio allevamento pongo in essere l'applicazione di alcuni di quei principi di selezione di cui vi ho parlato tempo fa. 

In questi giorni ho iniziato a fare una prima selezione sommaria dei Polverara e degli ibridi F2 con 75% di sangue Polverara (Polverara x [Polverara x La Flèche]). Avrei dovuto scegliere un gallo da usare come riproduttore per l'anno venturo in una delle mie linee di sangue, ma quale tenere? I giovani galli promettenti erano molti,  ma la scelta avrebbe dovuto avvenire tra i
primi nati dell'anno: sì, perché le Polverara maturano in circa 6-10 mesi, e raggiungono il massimo sviluppo solo a un anno di vita. Solo gli animali che nascono entro aprile, di solito, raggiungono facilmente una taglia davvero buona prima dell'inverno; gli altri impiegano più di un anno e spesso non riescono ad arrivare mai ad una taglia eccellente. Così, per quanto riguardava la linea di sangue in questione, avrei dovuto scegliere tra i galli nati tra la fine di febbraio e la metà di marzo. 

Tra questi esemplari erano presenti alcuni capi caratterizzati fin dalle primissime settimane da un tasso di crescita piuttosto rapido, chiaramente maggiore rispetto ai fratelli di incubata. La scelta degli animali da tenere per la rimonta sarebbe quindi stata compiuta, molto probabilmente, tra questi animali. 

Sparta e gli altri giovani Polverara a poco più di due mesi di vita.

Giunti all'età di due mesi è stato necessario inanellare i capi più promettenti. La prima selezione ha quindi eliminato gli animali con cresta troppo deforme, ciuffo assente, presenza di penne rosse fin dalla primissima età, eventuali malformazioni. 

Sparta a poco più di  due mesi di vita.
Ecco quindi che alla fine dal gruppo iniziale sono stati inanellati almeno 4 esemplari il cui sesso è chiaramente maschile o per lo meno incerto. Distinguere il sesso nella Polverara è piuttosto difficile quando gli animali sono così giovani, ma l'esperienza porta a osservare alcuni particolari illuminanti: ad esempio, a parità d'età IN GENERE i maschi presentano cresta a cornetti più sviluppata è rossastra, così come più rossi sono le zone nude della faccia più rosse e gli abbozzi di bargigli.

In questa prima selezione Sparta, così ho deciso di chiamare poi questo galletto, era risultato essere uno dei capi più grandi e robusti, anche se mostrava palesemente alcuni difetti come il colore giallo della pelle (lo standard di razza la vuole bianca). La cresta a cornetti aveva una forma un po' inconsueta, ma era ben presente; non era però ancora possibile capire il sesso dell'animale, così fui costretto ad inanellarlo col doppio anello (maschi e femmine hanno anelli di diametro differente).

Passati altri due mesi e mezzo, nel gruppo iniziale spiccavano ora 4 galletti: di questi due avevano una bella taglia, mentre gli altri erano rimasti più piccoli e sarebbero stati destinati alla vendita. I due più grossi erano da un lato Sparta, appartenente ad una linea di sangue pura, e dall'altro un galletto nero F2 con 75% di sangue Polverara e 25% di sangue La Flèche. Arrivati a questo punto, molti caratteri di razza si erano resi più evidenti, ed effettuare una scelta sarebbe stato più facile. Il giovane gallo nero presentava abbozzi di bargigli un po' troppo sviluppati e ciuffo un po' scomposto, ma aveva una splendida cresta a cornetti e orecchioni di un candore abbagliante, oltre a pelle bianca e tarsi ardesia. Era però forse un po' esile di struttura. Sparta per contro era invece più robusto, ma aveva bargigli prominenti e orecchioni fortemente macchiati di rosso. Inoltre stava sviluppando una strana escrescenza sopra le narici, il famoso "terzo corno" presente in certi soggetti di Polverara; aveva poi pelle e becco gialli e tarsi oliva.

Il giovane gallo nero che contendeva a Sparta il titolo di prescelto per la rimonta. 
Primo piano di Sparta, con ben evidenti alcuni dei difetti che presenta.

Chi dei due scegliere? Il nero mi avrebbe garantito ottime creste nella prole e soprattutto ottimi orecchioni, carattere di difficile selezione perché poligenico. Eppure...

Eppure alla fine ho scelto di cedere il galletto nero e di tenere Sparta. Perché l'ho fatto? Per istinto, prima di tutto: l'esperienza maturata in questi anni e con questo ceppo mi fanno "sentire" che Sparta sarà un ottimo riproduttore, e che se accoppiato con il giusto ceppo femminile mi potrà dare grandi soddisfazioni. A livello più logico invece, ecco un'analisi dei suoi difetti e delle sue caratteristiche, analisi che spiega credo bene i motivi per cui ho deciso di tenerlo.

  1. Difetto 1: gli orecchioni sono fortemente venati di rosso, anzi sono quasi più rossi venati di bianco. Ma da piccolo erano bianchi con poche macchie rosee. La colorazione degli orecchioni è un carattere dovuto alla combinazione di più geni, e per questo diventa difficile predire come trasmetterà il carattere, ma per esperienza so che accoppiando animali con le sue caratteristiche ad altri ad orecchione bianco dovrei ottenere un certo numero di capi ad orecchione candido. Certo, potrebbe non accadere alla prima generazione, potrei impiegare qualche anno. 
  2. Difetto 2: bargigli presenti. Visto che la madre li aveva ed il padre no, e visto che alcune delle sue sorelle piene ne erano prive, credo che accoppiando il gallo con galline prive di bargigli dovrei ottenere almeno parte della prole priva di tali appendici.
  3. Difetto 3: pelle e becco gialli, e tarsi oliva. La pelle gialla è carattere recessivo. Accoppiando l'animale con un capo a pelle bianca e tarsi ardesia dovrei ottenere tutti eterozigoti per questo carattere ma dotati comunque di pelle bianca.
  4. Pregio 1: cresta a cornetti ben sviluppata. Questo carattere si trasmetterà bene alla prole, e con un po' di fortuna grazie ai geni delle future "mogli" nasceranno degli esemplari con cresta meglio delineata della sua.
  5. Pregio 2: ciuffo compatto, piccolo, rivolto in avanti. Ecco, credo che questo ciuffo si avvicini molto al mio ideale di forma per il ciuffo della Polverara. Più Sparta cresce, più il ciuffo diventa per me bello. Spero che accoppiandolo con femmine dal ciuffo troppo grosso trasmetta alla prole questo bel carattere. 
Fin qui i principali pregi e difetti di questo animale dal punto di vista estetico. Ma diciamocelo, valutandone solo l'estetica avrei dovuto scegliere l'altro gallo, quello ibrido, che mi avrebbe semplificato non poco la vita. 
Ma Sparta l'ho scelto facendo anche altre considerazioni, volte a prevederne vigoria e produttività, come descritto nel post che ho già linkato.
  1. Dalla foto avrete notato che il galletto nero aveva la coda spennacchiata. Questo perché, una volta inseriti in un pollaio che conteneva già altri polli, questi ultimi avevano iniziato a piluccare le penne dei nuovi arrivati, trattandoli decisamente da subordinati. Sparta invece no. Nessuno è mai riuscito a beccarlo per strappargli le penne del groppone. Questo mi fa pensare che diverrà un animale dominante, in grado di tener testa agli avversari e di proteggere il proprio harem. L'animale avrà cioè grande vigoria. Inoltre il carattere fiero ed aggressivo è tipico degli esemplari del ceppo Rossetto, da cui Sparta proviene, ed ho tutta l'intenzione di mantenerlo.
  2. A parità di età e dimensioni, Sparta aveva rispetto al galletto nero tarsi dal diametro maggiore e un peso più elevato. Questo mi fa pensare che raggiungerà da adulto una taglia superiore e un peso maggiore.
  3. Sparta ha, rispetto all'altro gallo, un corpo più quadrangolare e massiccio, con spalle più larghe, addome più profondo, sterno più lungo e groppone più largo. Anche queste caratteristiche mi fanno pensare che sarà un esemplare molto più produttivo e che trasmetterà queste doti alla prole.
  4. Al pari della madre del galletto nero, anche la madre di Sparta era una buona ovaiola. Certo, faceva uova rosatee non candide come si conviene ad una Polverara, ma credo che accoppiando suo figlio ad una gallina deponente uova candide le figlie erediteranno almeno in parte questa caratteristica, oltre alla più che discreta dote di fetazione della nonna. 
Ecco, queste sono le motivazioni che mi hanno portato a scegliere questo animale, meno perfetto di altri esteticamente, ma secondo me in grado di trasmettere potenzialmente alla prole migliori doti di vigoria. Insomma, ho preferito allungare di uno o due anni i tempi di selezione per i caratteri estetici, ma di dare una migliore chance al mio ceppo per divenire maggiormente produttivo.

Sparta, gallo bianco di Polverara. Foto Andrea Mangoni.

C'è infine un ultimo motivo che mi ha spinto a sceglierlo, questo più irrazionale e istintivo, se volete: lo sguardo. Sparta ha uno sguardo fiero e feroce che secondo me è l'unico a confacersi a questa razza e in particolare a questo ceppo, che sopravvive portando con se l'orgoglio ed il carattere di centinaia di anni di selezione. Ed è proprio con questo spirito che vorrei che questi animali continuassero ad essere selezionati.
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