Chioccia di Polverara. A volte le galline possono interrompere la cova per alcune ore. Che fare?

Come ogni anno, con l'arrivo della stagione delle nascite emergono problemi relativi all'incubazione. Uno dei più comuni, tanto in caso di incubazione naturale che di incubazione artificiale, è relativo all'interruzione per alcune ore della fornitura di calore alle uova. Può succedere magari che l'incubatrice si sia spenta per alcune ore (black out, spina difettosa, un contatto elettrico, un guasto) o che la chioccia abbia abbandonato il nido per alcune ore (per parassiti, disturbo di altre galline o predatori, eccetera). In questo caso di solito l'allevatore non sa cosa fare ma, soprattutto, teme che la nidiata sia compromessa. Quanto è vera questa affermazione, e come comportarsi in questi casi?

Prima di tutto, cerchiamo sempre di prevenire tali situazioni evitandone le cause. isoliamo la chioccia in una gabbia sicura o in un recinto riparato, facciamo attenzione alla presenza di parassiti come pidocchi pollini e dermanissi, facciamo manutenzione all'incubatrice prima di azionarla, cerchiamo di garantire buone
Il basilico selvatico (Clinopodium vulgare) ha infiorescenze davvero caratteristiche.

Nelle mie visite all'amata campagna mi era capitato di trovare, anni fa, un'erba davvero particolare. Aveva una struttura insolita, piccoli fiori rosa abbastanza insoliti e se strofinate le sue foglie emanavano un profumo abbastanza intenso. Non sapendo bene cosa fosse, ma trovandola interessante, ne trapiantai alcuni steli in vaso e la tenni in terrazzo per un po', cercando di capire di che cosa si trattasse.
Poi un giorno in un libro sui fiori spontanei ne trovai la foto, con l'indicazione in didascalia "basilico selvatico". Non riuscendo a trovare notizie seguendo questa pista chiesi l'aiuto degli amici del Forum di Natura Mediterraneo, e così grazie a loro scoprii a specie appartenesse: si trattava di Clinopodium vulgare.

Il basilico selvatico si è autodisseminato in un'aiuola. Foto Andrea Mangoni.

Il basilico selvatico (Clinopodium vulgare), pur non essendo esattamente un vero basilico, è comunque anch'esso una lamiacea, appartennete cioè ad una famiglia che offre alle nostre tavole buona parte delle più
La homepage del sito dell'agrimuseo "La Masseria". 

Oggi desidero segnalarvi il sito di un allevatore che ha fatto la storia della Polverara: il sito dell'agrimuseo "La Masseria" del rag. Antonio Fernando Trivellato.

Come abbiamo detto in tante altre occasioni, la razza Polverara è stata più volte sul baratro dell'estinzione. Il sig. Bruno Rossetto si adoperò per conservarne il patrimonio genetico, proteggendo gli ultimi capi per oltre 50 anni. Ma il merito della ricostituzione numerica della razza e della sua moderna selezione va dato ad Antonio Fernando Trivellato, polverarese. Verso la fine degli anni '90 del secolo scorso, infatti, il rag. Trivellato intraprese un lungo e difficile lavoro di recupero della razza, partendo inizialmente da incroci tra Padovana Gran Ciuffo e Cornish e inserendo poi 6 esemplari puri derivanti da uova ricevute dal sig. Rossetto. In seguito entrarono a far parte del suo lavoro di selezione anche altri esemplari di polli ciuffati meticolosamente e faticosamente raccolti nelle campagne del padovano. Dopo lunga selezione egli

La Gallina Padovana dal Gran Ciuffo. Di Franco Holzer

In questi giorni ho avuto modo di leggere un volume di estremo interesse: "Sulle orme della Gallina padovana dal Gran Ciuffo. Appunti di viaggio dalla Polonia al Vaticano", del dott. Franco Holzer.

Il Dott. Holzer è già noto agli amici di vecchia data del blog, per i suoi interessantissimi contributi sull'affresco della gallina ciuffata nell'oratorio di San Michele Arcangelo a Padova, e per i suoi studi sulla famiglia Dondi dell'Orologio.

Il libro prende in considerazione alcuni interessanti spunti storici per tentare di ricostruire parzialmente la storia della gallina Padovana Gran Ciuffo, analizzandone somiglianze e differenze con la Polverara ma soffermandosi anche su episodi recenti della storia di questi avicoli, come ad esempio il dono al Pontefice Giovanni Paolo II di alcuni esemplari, in onore della


A un anno di distanza da "Il pollaio per tutti", ecco che esce in libreria il mio nuovo libro, di cui sono coautore dei testi e illustratore: "Basta zanzare! E altri insetti molesti", edito da A. Vallardi, collana tascabili Collins Gem.

Con l'avvicinarsi della bella stagione le zanzare hanno ricominciato a uscire dai propri nascondigli, importunandoci di giorno e di notte, pretendendo da noi un fastidioso obolo di sangue. E non sono sole: moltissime sono le specie di invertebrati che entrano nelle nostre case - e vite -  e che sarebbe preferibile tenere invece lontane da noi, chi perché velenosa, chi perché vettore di malattie, chi perché semplicemente antigienico. Il libro rappresenta un viaggio ragionato nella storia naturale e nella biologia di questi animali, ma soprattutto si rivela un efficace vademecum per imparare come tenerli distanti da noi e dalle nostre abitazioni. 
Veniamo agli autori del libro. Franco Casini, naturalista e disinfestatore, opera da anni nel campo ed è amministratore di due forum naturalistici di interesse entomologico, Pestforum (dedicato proprio alla disinfestazione e ai problemi ad essa correlati) ed Entoforum (dedicato invece all'allevamento di molte specie di insetti). Il sottoscritto Andrea Mangoni, entomologo,  divulgatore e illustratore, è webmaster di Oryctes.com, sito dedicato tra le altre cose all'allevamento degli insetti, e autore di "Coleotteri - Guida all'allevamento di Scarabeidi e Lucanidi", delle Edizioni WILD. Le immagini naturalistiche apparse tempo fa nei vari coming soon (che avranno forse fatto pizzicare il naso a qualcuno) sono state prese dal novero di illustrazioni del volume, interamente realizzate da me al tratto. 

Troverete il libro nelle migliori librerie (reali e on line). Potete anche acquistarlo su Amazon direttamente da questo sito, tramite i link sottostanti, in versione cartacea ( a sinistra) o e-book ( a destra). Buona lettura e soprattutto attenti alle zanzare!

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Gallo di Robusta Lionata. Foto per cortesia di Susanna Paolillo.

Oggi voglio segnalarvi la possibilità di scaricare dal sito dell'Università degli Studi di Padova un documento di estremo interesse: la tesi di laurea del Dott. Diego Ranzato, dal titolo "Azioni di conservazione avicola in Veneto, attualità e prospettive". Il testo è davvero interessante, perché analizza il sistema di selezione operato all'interno del Progetto CO.VA. per gestire le varie popolazioni di alcune razze di avicoli venete, tra cui Polverara, Ermellinata di Rovigo, Robusta lionata, Robusta Maculata, Pepoi, Padovana Gran Ciuffo.


Gruppo di Ermellinata di Rovigo al pasto. Esemplari di Giannino Uliana.
Oltre all'analisi delle singoleazioni intraprese, viene suggerita anche l'impiego delle razza tipiche venete per la formazione di un nuovo ibrido rustico rurale, a lento accrescimento e dalle carni di elevata qualità. Un lavoro che vale davvero la pena di leggere a fondo. In formato pdf, peso circa 40 Mb.


Un'ultima segnalazione, non priva di orgoglio: tanto il sito Oryctes.com quanto uno dei miei articoli sono stati citati nelle bibliografia e sitografia della tesi. Lo ammetto, è la prima volta che ci succede! Un grazie dunque al Dott. Ranzato per la stima dimostrata nel nostro lavoro. 

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 LETTURE D'INTERESSE
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Gloire de Rosomanes o Ragged Robin. Foto Andrea Mangoni.
C'era una volta una casa. 
Le persone l'avevano abbandonata da tempo, ma la Natura non voleva lasciarla. Gli alberi del giardino, alcuni pruni e mirabolani, l'avevano accompagnata anno dopo anno, fiorendo e fruttificando come sempre; la menta e le felci crescevano rigogliose a nord, mentre la facciata anteriore era ricoperta da un'edera che arrivava al tetto, lambendo le finestre. 
Attraverso l'edera, facendosi strada in essa e su di essa, i rami di una grande rosa rossa sbucavano ovunque carichi di fiori. Era uno spettacolo meraviglioso, davvero unico, e attraverso i vetri dell'autobus lo guardavo ogni giorno stupito. 

La rosa avvolge la casa abbandonata. Foto Andrea Mangoni.

Poi un giorno ho deciso da andare a vedere quella rosa da vicino. Era una rosa a fiori rossi, tendenti leggermente al malva, semidoppi; stami gialli e poche striature bianche che si dipartivano dal centro. Fioriva abbondante da maggio a giugno, poi sporadicamente fino ad autunno inoltrato. Il profumo intenso e dolce, quasi fruttato, i rami
Gruppo riproduttore di Polverara - Clicca per ingrandire.

Da adesso e fino a fine giugno cederò piccoli lotti di uova di questo gruppo di riproduttori, formato da un gallo bianco e 5 galline nere. 
Le galline appartengono a 2 diverse linee di sangue, il gallo è fratello di due di loro e imparentato solo alla lontana con le altre. Le femmine hanno tutte orecchioni bianchi o con pochissimo rosso, cresta a cornetti presente, ciuffi variabili in forma e dimensioni. Due di loro sono veramente molto belle. I pesi delle femmine variano tra 1,6 e 2,4 Kg. 
Il gallo ha ciuffo molto piccolo (compensa coi ciuffi delle galline) ma cresta a cornetti sviluppata e orecchioni con pochissimo rosso. Taglia non troppo grande, siamo sui 2,35 Kg. 
Per info contattatemi via e-mail a info@oryctes.com.
Vanessa atalanta su Philadelphus coronarius. Foto Andrea Mangoni. Clicca sull'immagine per ingrandire.

Credo sia il giusto compendio al recentissimo post sul filadelfo. Oggi ho fotografato una spettacolare Vanessa atalanta che si nutriva su di esso. Bellissima, lustra, perfetta, sembrava velluto nero in volo tra i fiori candidi e il cielo azzurro. Un gioiello di primavera che vorrei condividere con voi, e in special modo con tutte le mamme che leggono il blog. Un grandissimo abbraccio.

Vanessa atalanta su Philadelphus coronarius. Foto Andrea Mangoni. Clicca sull'immagine per ingrandire.

Philadelphus coronarius. Foto Andrea Mangoni.

Nei giardini delle nonne difficilmente mancava, una volta, questo magnifico arbusto. 
Per undici mesi l'anno restava lì, quasi invisibile tra le altre piante della siepe: verde d'estate, spoglio d'inverno. Ma dalla fine di aprile a oltre metà maggio, per un mese, il filadelfo (Philadelphus coronarius) si trasformava in un tripudio di fiori bianchi, profumatissimi, una gioia per gli occhi e per il... naso!

Un grande arbusto di filadelfo in fioritura. Foto di Andrea Mangoni.

Oggi trovarlo in vendita è meno facile. Nei moderni giardini alla moda sono altre essenze quelle che vanno per la maggiore... non il comune filadelfo. Eppure questa pianta, che cresce spontanea anche in alcune zone d'Italia e che è noto con diversi nomi, come siringa o fior d'angelo, sa essere di grandissima bellezza ed effetto. Se
Nena, gallinella nana ibrida. Foto Andrea Mangoni.


Nena non ha ancora un anno. O se ha attraversato questo traguardo, l'ha fatto da poco. Nena è una gallinella nana ibrida, una delle così dette chichine o americanine. Nel suo sangue potreste trovare ascendenze Chabo, Olandese Nana, Sebright, Combattente Inglese Moderno Nano, e chissà cos'altro.

Da quando assieme alle sue sorelle ha iniziato ad abitare nel pollaio, ha dimostrato  subito di essere molto più intraprendente delle sue consimili. Una porta la separava da un altro recinto? Costi quel che costi, Nena sarebbe
Giovane gallo di polverara nera picchiattata bianca. Foto Andrea Mangoni.

Dopo un po' di tempo, torno a parlare con voi di come vanno le cose nel mio allevamento. Come avrete visto dalla foto qui sopra, i Polverara della nuova colorazione nero picchiettato bianco hanno oramai più di tre mesi e stanno crescendo bene. Sono cinque, due ospitati da me e tre da un amico. L'animale della foto è uno splendido galletto molto promettente, dalla taglia più che discreta e dalla cresta a cornetti ben sviluppata. Nati a fine gennaio assieme a diversi ibridi, si sono accresciuti abbastanza da poter essere liberati in un recinto senza temere le rappresaglie dei ratti. Eccoli qui sotto assieme alla tacchina. 

I pollastri di tre mesi nel nuovo recinto, in pieno training in previsione del pascolo. Foto Andrea Mangoni.

Pollastra di Polverara nera di tre mesi. Foto Andrea Mangoni.

Già, e i Tacchini Azzurri di ceppo Rossetto? Come ho potuto apprendere, tecnicamente la loro colorazione va definita esattamente come Lilla; ma a parte questo dettaglio, gli animali si sono adattati bene e si sono
Fritz. Ciao Amico.

Ieri, dopo tanti anni di amicizia, te ne sei andato.
Sei arrivato da noi nel lontano 1999. Sei stato un compagno affidabile, intelligente, fedele e amorevole. Pochi cani tra quelli che ho conosciuto hanno dimostrato un carattere come il tuo. 
Hai fatto, credo, una bella vita. Una vita da cane. Hai scorrazzato nella campagna in lungo e in largo, hai cacciato, hai predato, hai avuto il tuo piccolo "branco". Hai anche avuto le tue liaisons con gatti e gatte - beh, i gusti son gusti. Ho un solo grande rimpianto: che tu non abbia mai avuto modo di avere figli. Tu e tua sorella Lilly sareste stati i perfetti cani da bambini: pazienti, avventurosi, buoni, allegri,ma anche capaci di difendere ciò a cui tenavate al momento giusto.
Ricordo quando ti hanno avvelenato col topicida, il veterinario disperava di salvarti. Quando la notte scesi di soppiatto in garage per vedere come stavi, e ti trovai con gli occhi brillanti e lo sguardo affettuoso, capii che ce l'avresti fatta. Il veterinario ancora oggi credo non si rassegni di averti rivisto vivo dopo quella cura. 
Alla fine, nonostante l'età avanzata, è stato un brutto tumore inoperabile a portarti via. Sei rimasto lì, a dimagrire, sul prato che tanto hai amato, tranquillo e sereno nonostante la malattia. Cercavi ancora la coccola, ma nonostante la debolezza infinita non hai mai dato segno di soffrire troppo. 
Te ne sei andato in un giorno di primavera, dopo esser andato a salutare con un cenno della testa papà, quello che hai sempre considerato il tuo capobranco. 
Un grande abbraccio, Fritz, Amico mio, e Buon Viaggio. Ti ho voluto un mondo di bene. 

Io e Fritz, nel lontano 2000.

Blossom zine, la nuova rivista di green style!

Cari amici, vi segnalo che da oggi è disponibile per il download il primo numero di Blossom zine, una nuova rivista on line dedicata al mondo verde. Anche io sarò parte dello staff della rivista, e troverete alcuni miei interventi a partire dai prossimi numeri.

Blossom zine e' la prima rivista in Italia pensata per il digitale dedicata al concetto di "greenstyle" e completamente gratuita. Giardinaggio, design, botanica, fotografia, moda, cucina e il mondo floreale: una rivista di bloggers professionisti italiani e stranieri. Blossom zine, un magazine per ritagliarsi un angolo di respiro visivo nella vita di tutti i giorni sul proprio smartphone, tablet o computer e da condividere digitalmente. Il sito da cui poterla scaricare è il seguente:


Sono stati anche aperti i corrispettivi profili di facebook, twitter e pinterest; diamo il via alla rete!


a presto quindi su Blossom zine!