Quest'autunno, nell'orto, sta svettando un piccolo gigante. Ha foglie grandi e spine lungo tutti gli steli: si tratta di un  esemplare di Solanum torvum, una solanacea che raggiunge dimensioni davvero ragguardevoli. E come ci è arrivata questa specie nell'orto? È presto detto: S. torvum è comunemente usato come portainnesto delle melanzane, cui conferisce vigore e una certa protezione contro le malattie delle radici. Nel caso specifico, una delle nostre piante di melanzana si è spezzata quasi alla base a causa del peso eccessivo dei frutti e da ciò che ne restava il portainnesto ha prodotto nuovi germogli vigorosi che hanno appunto fatto nascere la pianta che ora possiamo ammirare. 

S. torvum può sopravvivere fino a 4-6 anni, riuscendo a tollerare temperature invernali attorno ai - 6°C. Quest'inverno quindi lo proteggerò dalle gelate abbondanti e in primavera proverò a reinnestarlo, piuttosto in alto, con nesti di varietà diverse di melanzana: lo scopo sarà quello di ottenere un vero e proprio alberello di S. torvum che produca ortaggi ad altezza d'uomo. È chiamato anche fico del diavolo o bacca turca, e in estremo Oriente pare che le sue bacche, amare, vengano utilizzate in cucina, così come i suoi germogli quando sono ancora privi di spine. Io ammetto che non nutro eccessivo desiderio di assaggiarlo, ma lo userò volentieri come portainnesto appunto,  non solo per le melanzane ma anche per peperoni e pomodori se potrò.