
Lo ammetto. Ho sempre snobbato la giuggiola. La consideravo troppo... "esotica", nella mia ottica di privilegiare sempre e solo le essenze autoctone. E poi, nella mia strada era diventato uno dei classici "alberi-figurina": ce l'ho-ce l'ho-ce l'ho-manca! In pratica, metà della mia vecchia via aveva in giardino A) una giuggiola, B) un melograno, C) una magnolia, D) un ulivo. In più non mi piaceva nemmeno tanto il sapore dei suoi frutti. Eccheccapperi!
Poi, per puro caso, nella mia totale ignoranza ho scoperto che questa pianta non solo è un frutto antico e assai poco diffuso, ma che è pure da sempre tradizionalmente coltivato proprio in Veneto! Così ho deciso di rimediare e mi sono preso la briga di informarmi un po' di più su quest'albero.

Questa pianta ha, nel giardino naturale, un'altro motivo di grande interesse: la sua fioritura, seppure non sfarzosa o eccessivamente evidente, attira numerosissimi insetti impollinatori. Certo non potrà rivaleggiare con la buddleja o con la lavanda, ma sono comunque tantissime le specie di ditteri ed imenotteri che lo affollano quando i suoi piccoli fiori gialli sbocciano lungo i rami.

Marmellata di giuggiole
- 1 Kg di giuggiole mature;
- 0,5 Kg di zucchero.
Si snocciolano le giuggiole mature e si tritano con un frullatore o con il passaverdure; Si unisce alla polpa allo zucchero in una pentola, e si porta il tutto ad ebollizione. Dopo circa mezz'ora si può provare a vedere se la marmellata ha raggiunto la giusta consistenza, poi si invasa come già spiegato nella ricetta della marmellata ai frutti di bosco.
Brodo di giuggiole
- 1 Kg di giuggiole;
- 1 Kg di zucchero;
- 2 mele cotogne;
- 2 grappoli di uva bianca;
- la scorza di un limone grattuggiata.
Lasciate avvizzire, all'ombra e in locali areati, i frutti maturi del giuggiolo. Snocciolate, tagliate i frutti a pezzi e metteteli a bollire in pentola assieme agli altri ingredienti, come se si trattasse di una marmellata. Aspettate fino a che non avrete ottenuto una purea densa e cremosa, quindi passate al setaccio il composto, imbottigliatelo e conservatelo al buio e al fresco. Utilizzatelo per accompagnare dei dolci.
Ai lettori del blog che desiderassero coltivare questa magnifica pianta ma che non riuscissero a trovarla in commercio, sarò più che felice di inviare gratuitamente dei lotti di 4 semi fino ad esaurimento scorte. Inviate le vostre richieste a info@oryctes.com.
*****
*Nota bene: per il nome dialettale della pianta, è stato deciso di adottare come trasposizione scritta il termine zixo£a, in cui la "X" dovrebbe essere letta come una "S" tendente nel suono ad una "Z", e la "£" (corrispondente alla "L" nel dialetto veneziano) come una "E" strascicata.
*****
. .
. .
****
8 commenti:
Ciao Andrea,
credo che il contatto diretto con la Natura e "l'operando" per salvaguardarla e trarne i suoi Frutti sia la fonte di energia assoluta per tutti gli esseri viventi...
...beh! premesso questo,
mi daresti qualche consiglio per far germogliare alcuni semi di giuggiolo?
Grazie
Federico
Ciao Federico,
io in verità non ho mai avuto il problema di farli germogliare, molto spesso trovavo semplicemente le piantine all'ingiro; siccome non ho trovato nulla a proposito in rete, credo che la cosa migliore sia un periodo di stratificazione a 4 °C in frigorifero per 4-5 mesi, poi la semina in vaso in terriccio composto da humus 50% e sabbia 50%; mantieni umido e tieni il vaso in posizione luminosa ma non al sole diretto. Mi viene il dubbio che siano un po' coriacei, per cui magari potresti prima della semina scartavetrarli leggermente con la carta vetrata, appunto. ciao!
PS dovrebbe riprodursi anche per talea!
Salve,
leggo da un po' il tuo blog, e questo post sul giuggiolo mi da lo spunto per porti una domanda che faccio ai fortunati possessori di un giuggiolo:
è normale che il mio giuggiolo ogni estate fa esclusivamente rametti che cadono in autunno?
complessivamente la pianta non cresce da 4 anni, ovvero da quando l'ho piantata.
Si riempe di fiori e frutti... ma non cresce!!
Grazie e complimenti per il blog.
ciao e grazie mille! Il giuggiolo è una pianta che effettivamente dopo i primi anni cresce molto lentamente, e fiorisce e fruttifica solo sui rametti sottili che ogni anno si formano e cadono. ogni anno produce pochi rami destinati ad accrescere la pianta. per cui è probabile che il tuo albero non abbia nulla che non vada, e che stia solo crescendo molto lentamente. se però non hai visto nemmeno un segno di minima crescita, forse il problema è nell'attecchimento delle radici o nel terreno. ha prodotto polloni alla base?
ciao!
No, nessun pollone... :-(
ciao, che non emetta polloni è molto strano. può essere che, se la pianta era magari stata coltivata molto a lungo in vaso, al momento del trapianto le radici si fossero spiralizzate e che fatichino complice un terreno poco adatto ad allargarsi e a favorire un nuovo slancio di sviluppo della pianta. prova a fornire una concimazione organica con del buon compost ed una pacciamatura di foglie, e vedi se il prossimo anno le cose non riescano ad andar meglio. ciao e auguri!
Da qualche giorno ho trovato delle giuggiole giganti, per la semina vanno trattate come quelle piccole ? Grazie
ciao, sì, credo non ci siano differenze. prova a scartavetrarli leggermente e a tagliare la punta acuminata. ciao!
Posta un commento