Ecco il secondo articolo del dott. Franco Holzer, riguardante stavolta la leggenda secondo cui Giovanni Dondi dell'Orologio avrebbe importato i polli ciuffati nelle contade padovane dalla lontana Polonia. La notizia era stata fornita da autori quali Pascal e Cassella nel XIX secolo. Come potrete vedere, la meticolosa opera di ricerca del dott. Holzer ha permesso di chiarire che al momento non solo non esistono prove in tal senso, ma che anzi non vi sono nemmeno prove che egli abbia avuto mai contatti con la Polonia, contrariamente ad altri suoi discendenti. Vi lascio all'articolo del dott. Holzer, ringraziandolo ancora per averci messo a disposizione tale documento.
*****
Il seguente articolo è distribuito sotto licenza CC-BY-SA; si chiede solo di render noto il nome dell'Autore.
LE RICERCHE D’ARCHIVIO RIGUARDANTI LA FAMIGLIA DONDI DALL' OROLOGIO SFATANO LA LEGGENDA CHE VUOLE CHE GIOVANNI DONDI SIA STATO L’IMPORTATORE DALLA POLONIA DELLA GALLINA PADOVANA DAL GRAN CIUFFO? Di Franco Holzer.
Molti sono i quesiti rimasti insoluti riguardo la famiglia Dondi dall’Orologio. Si sapeva che era originaria di Cremona e che si era trasferita a Chioggia. Jacopo e Giovanni, padre e figlio, sono coloro che vengono ricordati per essere stati dei bravi medici, astronomi, alchimisti, ingegneri e anche altro. I due Dondi progettarono nel 1344 l’orologio di Piazza dei Signori a Padova, poi andato distrutto e ricostruito nel 1437 da Giovanni dalle Caldiere e dal figlio Gianpietro. Giovanni Dondi è l’ideatore dell’astrario, un congegno mosso da pesi, alto 85 cm e largo circa 70, riproducente i moti del Sole, della Luna e dei cinque Pianeti, allora conosciuti. Indicava anche le ore di luce alla latitudine di Padova. La nascita di Giovanni Dondi la si fa risalire al 1330. Dal 1354 divenne professore dell’Università padovana. Nel 1362 si trasferì a Pavia. Morì nel 1388 ad Abbiate Grasso e solo nel 1389 fu sepolto a Padova. La tradizione indica in Giovanni Dondi dall’Orologio colui che importò le Galline Padovane dal Gran Ciuffo dalla Polonia per abbellire i giardini di casa. La storia vuole invece che fu la corona polacca ad insignire la famiglia Dondi del marchesato. Le ricerche effettuate alla Biblioteca Universitaria di Padova e alla Biblioteca del Museo Civico di Padova fino ad ora non hanno dato alcuna indicazione in merito alla leggenda sul Dondi. Specificatamente Andrea Gloria in “Monumenti della Università di Padova (1318-1405) Vol. 1 alle pagg. 371-372 nomina Jacopo Dondi Orologio senza mai dire che costui abbia avuto qualche contatto con la Polonia e alle pagine 381-386, mon.728, cita Giovanni Dondi Orologio di Chioggia. Anche di lui mai fornisce alcun collegamento polacco. Alla Biblioteca Civica di Padova si conserva il manoscritto (M.S.) di Capellari Vivaro CM3-Vol. 176 Foglio ( pagina ) 80 v (verso) dove è così scritto: “Famiglia Dondi dall’Orologio” 1670 : Francesco Dondi dall’Orologio partecipò giovinetto alla guerra di Fiandra e alla pagina 81 r (retro) dove ritrovassi all’assedio di Breda, e in molte altre occasioni; indi ritornato alla patria fu impegnato in diverse cariche, e nel 1670 fu la seconda volta vicario di Conselve ( Salomonio, Agri…pag.358). Il Gloria scrive che divenne vicario la prima volta a Conselve nell’anno 1669 nel “Il Territorio padovano illustrato” Vol 3 pag.230, Padova 1862. Alla Biblioteca Universitaria di Padova in via San Biagio, nell’Enciclopedia Storico Nobiliare Italiana VOL. II, Milano 1929, di Vittorio Spreti e Collaboratori alla voce Dondi così è scritto: “Illustrarono questa famiglia uomini celebri nelle scienze, nelle armi e nello stato ecclesiastico. Giovanni III, re di Polonia ( Sobieski ) , con diploma 03.03.1676 concesse a Francesco Dondi Orologio il titolo di Marchese, che gli venne confermato dalla Repubblica Veneta il 25.05.1734”. Nel LIBRO D’ORO della NOBILTA’ ITALIANA edizione XV, Volume XVI 1969-1972, pagina 533, Roma Collegio Araldico, in possesso anche del professor Carlo Lodovico Fracanzani, viene confermata la notizia del conferimento del marchesato a Francesco Dondi dall’Orologio. Questi, uomo d’armi, andò al servizio del re di Polonia nella guerra delle Fiandre e partecipò all’assedio di Breda e per questo fu dichiarato nobile. Questi i fatti riportati dai documenti. Pertanto si deduce che, fino a prova contraria, Francesco Dondi fu l’unico della famiglia ad aver avuto una qualche relazione con la Polonia e della Gallina dal Gran Ciuffo non c’è traccia in nessuno dei documenti riguardanti la famiglia Dondi. Allo stato delle cose non è tuttavia da escludere che Giovanni Dondi sia andato comunque in Polonia o che sia venuto a contatto con le Galline Padovane dal Gran Ciuffo, ma fino ad oggi di questi viaggi nessuno mai ne ha parlato in maniera certa. E’ possibile che il Dondi abbia conosciuto i pennuti a Padova perché portati dagli studenti polacchi che si servivano delle uova per il loro sostentamento durante i lunghi viaggi.
Per contattare il dott. Holzer: franco.holzer@libero.it
0 commenti:
Posta un commento