La biodiversità in cucina: marmellata e grappa ai frutti di bosco!

Una fragolina di bosco, Fragaria vesca. Foto di Andrea Mangoni.
Cadore, terra di boschi e foreste... e di relativi sottoboschi ricchissimi di vita vegetale ed animale, da sempre entrambe fonte di sostentamento per le popolazioni del luogo, che ne traggono ancora un'integrazione per la propria tavola, integrazione oggi "sfiziosa" ed un tempo invece necessaria. E, più o meno, anche noi ci siamo "adattati" a questa usanza!
Durante una delle nostre passeggiate, abbiamo visto che in un tratto di foresta molti alberi di abete e larice, vecchi e malandati, erano stati abbattuti. Il risultato era stato - comprensibilmente - la proliferazione incredibile di rovi (Rubus sp.) e lamponi (Rubus idaeus), piante altamente invasive, e tutti per di più prodighi di frutti. Inoltre, come se non bastasse, il sottobosco era invaso di piantine di fragoline di bosco (Fragaria vesca). Che meraviglia!! Il sapore della frutta selvatica è incredibilmente intenso ed avvolgente; le fragoline poi sono incredibili, sembra impossibile che pochi grammi di polpa possano contenere così tanto gusto!!
Inutile nasconderlo: ci siamo lasciati tentare ed abbiamo raccolto un pò di frutta. Un paio di chili, di frutta. Per lo più lamponi. E la cosa incredibile, vista l'area ristretta (pochi metri quadrati), era la quantità di frutti ancora immaturi presenti sulle piante!! Insomma, a parte uno spuntino fresco ed immediato in loco, ci restava ancora un bel pò di frutti di bosco da utilizzare in qualche modo. Ed abbiamo optato quindi per fare una marmellata di frutti bosco e la grappa al lampone. Ecco cosa serve per entrambe le preparazioni.
Marmellata di frutti di bosco
  1. 1,2 Kg di frutti di bosco;
  2. 600 gr di zucchero;
  3. Il succo di un limone e mezzo;
  4. Due mele verdi acerbe di taglia media.
Lavate ed asciugate delicatamente i frutti di bosco, quindi metteteli in una pentola con lo zucchero, le mele lavate e tagliate a spicchi (servono a fornire la pectina, sostanza che fa addensare le marmellate), il succo di limone e lasciate sobbollire a fuoco medio-basso. Ogni tanto lo stato della cottura. Quando la polpa della mela si è adeguatamente spappolata, toglietene le bucce dalla marmellata. Una volta raggiunto il giusto grado di densità (si mette un pò di marmellata su un piattino e lo si inclina, per accertarsi che non sia troppo liquida), invasate la marmellata a caldo. I contenitori dovranno essere di ottima fattura e con coperchi a chiusura perfetta (ottimi i classici vasetti della Bormioli), e dovranno essere stati preventivamente sterilizzati. Vanno riempiti quasi fino all'orlo con la marmellata calda, quindi bisogna chiuderli saldamente e capovolgerli durante la fase di raffreddamento. Si creerà così una condizione di sottovuoto che manterrà la vostra marmellata ottima a lungo. Una ricetta alternativa leggermente differente la trovate nel blog di Panemiele.
Grappa ai lamponi
  1. 120 gr di lamponi (oppure di more);
  2. 120 gr di zucchero;
  3. 500 ml di grappa bianca;
  4. Acqua quanto basta.
Mettete in una bottiglia di vetro da un litro lo zucchero ed i lamponi; ricoprite con mezzo litro di grappa, quindi aggiungete acqua fino a raggiungere il volume di un litro. La prima settimana mescolate ogni due o tre giorni, per permettere allo zucchero di sciogliersi adeguatamente. Il colore della grapa diventerà di un magnifico rosso rubino chiaro. Dopo 4-5 mesi filtrate accuratamente e togliete i lamponi ed i residui vegetali; la vostra grappa è ora pronta per essere degustata (con moderazione!). C'è anche chi apprezza i lamponi che hanno ricevuto questo trattamento: per me sanno troppo da alcool, ma potrete sempre conservarli a parte.
Vi piacerebbe, infine, gustare anche a casa le meravigliose fragoline di bosco? Dovete sapere che quella che noi chiamiamo fragola è in realtà un falso frutto, e che i frutti veri sono i "semini gialli", gli acheni, che si vedono sulla sua superficie. Raccogliete quindi un paio di fragoline di bosco, togliete la polpa centrale e lasciate essiccare all'ombra la superficie, quindi raccogliete gli acheni e seminateli in un vaso riempito di terriccio umifero leggermente umido. Lasciate all'ombra, magari coprendo con un po' di pellicola trasparente, almeno fino a germinazione avvenuta. Potrete poi trapiantare le pianticelle in giardino a circa 10-15 cm di distanza le une dalle altre: ci penseranno loro a riprodursi tramite l'emissione di stoloni. Buon appetito!!
*****
NOTE IMPORTANTI
Non raccogliete MAI bacche o frutti della cui commestibilità non siete più che sicuri: ne va della vostra vita! Al limite chiedete il parere di un esperto o acquistate un manuale di botanica. In alcune località la raccolta dei frutti di bosco è regolamentata, fate attenzione ad avere gli adeguati permessi! Attenzione inoltre ad assicurarvi che le piante non siano state trattate con antiparassitari.
La grappa ai frutti bosco è eccellente, ma non bisogna dimenticare che l'alcool a tutti gli effetti agisce come una droga che può dare dipendenza. Un bicchierino ogni tanto a fine pasto è una gioia, se diventa un'abitudine ed un eccesso si trasforma in un dramma.
*****
 .  . 
 .  . 
*****


0 commenti: