Il giardino naturale - Il filadelfo (Philadelphus coronarius), una meraviglia dal giardino della nonna.

Philadelphus coronarius. Foto Andrea Mangoni.

Nei giardini delle nonne difficilmente mancava, una volta, questo magnifico arbusto. 
Per undici mesi l'anno restava lì, quasi invisibile tra le altre piante della siepe: verde d'estate, spoglio d'inverno. Ma dalla fine di aprile a oltre metà maggio, per un mese, il filadelfo (Philadelphus coronarius) si trasformava in un tripudio di fiori bianchi, profumatissimi, una gioia per gli occhi e per il... naso!

Un grande arbusto di filadelfo in fioritura. Foto di Andrea Mangoni.

Oggi trovarlo in vendita è meno facile. Nei moderni giardini alla moda sono altre essenze quelle che vanno per la maggiore... non il comune filadelfo. Eppure questa pianta, che cresce spontanea anche in alcune zone d'Italia e che è noto con diversi nomi, come siringa o fior d'angelo, sa essere di grandissima bellezza ed effetto. Se
non ci bastasse il Philadelphus coronarius, poi, potremmo sempre cercare altre specie dello stesso genere, come P. microphyllus o P. mexicanus, o uno dei tanti ibridi ottenuti, alcuni con fiori doppi, altri con fiori rosei, altri ancora con foglie marezzate di chiaro.

Il filadelfo si adatta bene a molti tipi di terreno, purché siano ben drenati, e tollera anche periodi aridi una volta ben acclimatato. Ama le posizioni di mezz'ombra ma si adatta anche al pieno sole. Produce numerosi polloni, che possono essere staccati dalla pianta madre in autunno, oppure si può moltiplicare da seme, seminando su un letto di torba da mantenere leggermente umida. Per svecchiare la pianta, si possono  senz'altro rimuovere i rami più vecchi e grandi, ogni 3-4 anni, e potare dopo la fioritura eliminando i rami che hanno portato fiori. 

Filadelfo in fioritura. Foto Andrea Mangoni.

In questi giorni mi è capitato spesso di vedere il filadelfo fiorire in giardini totalmente abbandonati. A volte sbuca da dietro antiche mura o cancellate arrugginite, con lunghi rami penduli ricoperti di fiori bianchi. Curiosamente, in più di un'occasione l'ho visto crescere assieme a grandi cespugli di sambuco (Sambucus nigra), certamenti nati spontaneamente, anch'essi in piena fioritura. Accumunati dal bianco dei fiori ma diversificati dalle forme e dai portamenti, queste due piante vicine sembrano armonizzarsi bene tra loro. Un connubio che mi piacerebbe imitare presto in un giardino naturale.

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2 commenti:

Marianna ha detto...

Ciao Andrea! E' proprio vero, è la pianta che aveva in giardino mia nonna! Ne ha una anche mio padre, che però lui chiama fiori d'arancio, ma mi sa che invece è proprio questa! Adesso che è in fiore è proprio uno spettacolo come hai detto tu!! Grazie

Andrea Mangoni ha detto...

ciao Marianna, sì, Falso arancio è uno dei tanti appellativi che ha, anche in inglese! è una delle mie piante primaverili preferite per la sua generosità in fiori e profumo. ciao!