Appunti di Avicoltura: un semplice trucco per far crescere bene i pulcini in tempi difficili!

Un pulcino nato in una stagione sfavorevole dell'anno: ce la farà? Foto di Andrea Mangoni.
L'anno scorso, in luglio, ero particolarmente felice per la nascita di due Polverara cui tenevo molto, per via delle loro ascendenze. All'inizio pensai che fossero solo un po' piccini, ma che sarebbero diventati più belli e forti con l'età. Ma alla fine dell'estate dovetti ricredermi: i pulcini erano due veri e propri nani. Eppure i genitori erano di taglia abbastanza buona, per non parlare dei nonni, e non erano nemmeno troppo inincrociati... ma allora, cos'era successo??
Semplice: avevo trascurato il fattore "stagione". Stavo comprendendo appieno, sulla mia pelle, perchè tutti i vecchi allevatori mi dicessero che era necessario far nascere i pulcini entro marzo: in pratica, i piccoli nati nei primi mesi dell'anno godevano di un clima mite nei primissimi periodi dello sviluppo, oltre che di un fotoperiodo che andava via via allungandosi e che quindi ne aiutava e favoriva la crescita. Inoltre capii un'altra cosa: avevo trascurato troppo la loro gabbia. In pratica, avevo lasciato per troppo tempo che i loro escrementi e quelli della chioccia si accumulassero sotto la gabbia. Può sembrare una sciocchezza, ma non è così: i vapori che si formano da un eccesso di escrementi tendono a inibire la crescita degli animali, con conseguente diminuzione della taglia adulta. Certo avevo una scusante per il mio poco impegno (un bell'incidente che mi aveva causato una diffrazione al malleolo), ma il risultato era il medesimo: due pulcini che al posto di essere grandi e forti erano dei veri e propri Polverara "bonsai". Così, quando in settembre ebbi la schiusa dell'ultima covata di Polverara dell'anno, misi a punto un semplice trucco che, ripetuto anche quest'anno, ha dato ottimi risultati.
Quindi, riassumendo, i fattori che possono impedire un corretto sviluppo nei pulcini nati in estate ed autunno sono i seguenti:
  1. Accumulo delle feci, con conseguenti esalazioni che possono bloccare la crescita;
  2. fotoperiodo sfavorevole, con la luce del giorno che tende a decrescere proprio quando i pulcini hanno bisogno di svilupparsi al meglio;
  3. temperatura poco adatta, troppo elevata (luglio-agosto) o troppo bassa (ottobre-novembre).
Ebbene, tutto quello che rimane da fare è eliminare, minimizzare o contrastare i singoli punti. Innanzitutto, in queste situazione l'allevamento libero dei pulcini con la chioccia è da sconsigliare. Meglio riservare ad ogni mamma coi suoi piccoli una gabbia di dimensioni adeguate. Per una chiocchia con dodici pulcini può andar bene una superficie di circa un metro quadrato; dopo un mese, quando inizieremo ad allontanare la gallina, la stessa gabbia potrà servire per un altro mese - mese e mezzo per ospitare la dozzina di pollastrelli. La gabbia sarà fatta di rete di maglie di circa 1 cm di lato, in maniera da impedire l'accesso ai topi, e sollevata dal terreno di 30-50 cm; io consiglio di ricoprirne il fondo con dei cartoni, che formino anche una sorta di bassa barriera sui lati, e di metterci quindi dentro uno strato di circa 3-5 cm di trucioli depolverati da lettiera. Nella gabbia metteremo due mattoni con sopra l'abbeveratoio, avendo cura che i pulcini possano arrivarvi, ed una buona mangiatoia, a sifone o a tramoggia. Una cassettina con della paglia pulita farà felice la nostra chioccia. Per assicurare una adeguata pulizia, la lettiera in truciolo andrà cambiata settimanalmente, o anche più spesso se necessario. Molti tengono gli animali in gabbie senza substrato, solo con la rete, mettendo magari il truciolo SOTTO la gabbia. E' la stessa cosa, certo, ma se si ha il problema dei topi o peggio dei ratti il fondo in rete non impedirà che i roditori vi facciano fuori i pulcini attraverso le maglie della gabbia!!
Secondo punto: il fotoperiodo. Anche questo punto può essere aggirato abbastanza facilmente: bastano una lampadina a basso consumo ed un timer. Infatti si può regolare senza troppe difficoltà il timer affinchè accenda la lampadina dalle 4.00 alle 8.00 del mattino , in maniera da compensare la diminuzione serale del fotoperiodo. La lampada va fatta accendere al mattino, non alla sera, per evitare che al suo spegnimento i pulcini si ritrovino al buio e spaesati.
Da ultimo, la temperatura. In estate potete provare ad ospitare le gabbie coi pulcini in locali orientati a nord, mentre in inverno locali chiusi ed esposti a sud potrebbero esservi di grande aiuto. Nel caso i pulcini autunnali vi siano nati da incubatrice, e quindi non disponiate di chiocce, sarà il caso di mettere una semplcie lampadina riscaldante al di sopra della gabbia per almeno il primo mese. Potrà accadere però di non poter evitare che le temperature siano sfavorevoli. In questi casi, per compensare il minor tasso di crescita degli animali dovuto alla temperatura, dovremo utilizzare una tecnica purtroppo mutuata dai capannoni di allevamento: mantenere cioè la luce sempre accesa. Se infatti la luce rimane accesa, gli animali dormiranno meno e mangeranno di più, contrastando così il deperimento dovuto al periodo sfavorevole dell'anno. Questo non è il modo che preferisco per crescere dei pulcini, ma piuttosto che condannarli ad una vita da "nanetti" in un mondo (quello del pollaio) ricco di "giganti" fin troppo competitivi e per loro pericolosi, sono ben disposto ad utilizzarlo. L'importante è che non si protragga troppo nel tempo: a due mesi di vita gli animali dovranno essere spostati in gabbie più grandi in maniera da destinare almeno un metro quandro ogni 5-6 capi, mentre a 3 mesi gli animali dovranno essere abituati gradualmente alla notte e potranno cominciare ad essere introdotti nel gruppo di adulti riproduttori. Con questo sistema i famosi pulcini settembrini sono cresciuti e diventati grandi e forti, come possono dimostrare Pippo e Gigia, senza mostrare alcun problema dovuto alla crescita con luce prolungata. Il successivo allevamento di tipo biologico - all'aperto ha garantito loro uno sviluppo psicofisico eccellente. Insomma, un valido aiuto per chi si ritrova ad allevare pulcini in momenti sfavorevoli dell'anno.

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Una covata invernale di pulcini. Foto di Andrea Mangoni.

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