Ci sono posti che esulano dalla semplice bellezza formale, e che finiscono con divenire parte dell'anima e dell'immaginario di coloro che li visitano. E' questo certamente il caso dei giardini seicenteschi di Villa Barbarigo a Valsanzibio, sui Colli Euganei.
Li abbiamo visitati per la prima volta, io e Roberta, 4 anni fa. Una vacanza dietro porta, qualche giorno passato da una località all'altra del padovano, a scoprire, vedere e gustare luoghi, cultura e natura. Ma a Villa Barbarigo ci siamo davvero perduti. Tra cancelli che portavano nel bosco, peschiere abitate da cigni curiosi, siepi potate al millimetro e prati selvaggi, Ci siamo completamente lasciati vincere dalla magia e dalla meraviglia di questo che uno dei più begli esempi di giardino simbolico presenti nel nostro Paese. E non vi tedierò nemmeno con la sua storia o sul modo in cui raggiungerla: tutte le informazioni utili le troverete nel sito ufficiale. Mi limiterò a lasciarvi alle foto scattate quel giorno di settembre, in attesa di potervene proporre altre, magari, più avanti e più recenti. Purtroppo allora non avevo la mia fida Olympus e300... la qualità delle immagini non è quindi delle migliori!
Dedico questo post ad una persona, Mimma Pallavicini, che col suo blog pochi giorni fa mi ha dato modo di tornare a vagheggiare con allegria su questa meraviglia, e sul periodo in cui la visitai. GRAZIE DI CUORE!!
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