Quando ero bambino, uno degli animali della fattoria di zio Fernando che mi spaventava di più era... un'anatra. Un enorme maschio di anatra muta, bianco e nero, che mi aggrediva tutte le volte che andavo a trovare lo zio e che si avvicinava soffiando minaccioso...
Quel grosso anatide mi è tornato in mente proprio in questi giorni, quando quasi per caso la mia strada e quella dell'anatra muta si sono incrociate nuovamente. Infatti, scorrendo le vecchie foto fatte l'anno scorso presso un allevatore di Camponogara, ho scoperto nell'angolo di una immagine un grosso maschio di anatra muta che presentava delle vistose caruncole nere. Cosa c'era di tanto speciale? Cerchiamo di capirlo.
L'anatra muta o di Barberia (Cairina moschata) è un grosso anatide che in natura popola le acque di alcuni bacini fluviali del Sud America, ma che dal XVI secolo fa oramai parte dell'ampia schiera di animali da cortile diffusi nel nostro Paese. Nonostante le sue origini, è un animale estremamente rustico che si è adattato benissimo ai climi europei; i maschi pesano all'incirca 3,5 Kg, le femmine 2 Kg. La principale differenza tra i sessi, oltre alla taglia e alle proporzioni corporeee, è data dalla presenza di vistose caruncole facciali più sviluppate nei maschi, e dalla presenza (sempre nei maschi) di un ciuffo erettile molto più sviluppato. Queste anatre non cantano, ma si limitano a soffiare: da qui il nome di “mute”. Le livree sono molto varie, dal bianco al blu, dal marrone al nero screziato di bianco.
L'anatra muta ha mantenuto un forte istinto alla cova, e se lasciata libero può deporre fino a due volte l'anno (che diventano 4 o anche 5 se si tolgono i piccoli neonati e li si alleva separandoli dalla genitrice). Possono deporre in un anno anche un centinaio di uova; a volte la femmina cerca come sito di deposizione un luogo piuttosto elevato, dal quale gli anatroccoli neonati si gettano alla nascita. L'incubazione dura fino a 5 settimane. Fin da piccolissimi, questi animali hanno poi delle forti unghie che li aiutano a muoversi in terreni accidentati. Le femmine tendono a volare piuttosto bene, mentre i maschi sono in genere diventati troppo pesanti per riuscirci.
Ora, di questi avicoli esiste da tempo un ceppo commerciale. E' più pesante, con le caruncole facciali rosse e corrugate, ciuffo più piccolo e con pulcini a piumino di vario colore. Esistono però ancora - ma è diventato molto difficile rintracciarli – animali ascrivibili ad un ceppo autoctono, che presentano caruncole in parte nere e più lisce, taglia inferiore, ciuffo ben sviluppato e pulcini dal caratteristico piumino giallo screziato di bruno scuro. Aver scoperto quindi, a pochi passi da casa, quello che sembrava essere un capo appartenente ad un ceppo piuttosto antico mi sembrava un'occasione davvero magnifica. Perciò decisi di tornare immediatamente a cercare di vedere se, ad un anno di distanza, la persona in questione avesse ancora l'animale.
Il signore in questione, gentilissimo, mi ha spiegato che il suo ceppo deriva da una femmina arrivata in volo nel suo giardino, cui lui aveva affiancato un maschio acquistato al mercato. Lui allevava i propri animali allo stato brado, il che significava totale libertà in campagna, compreso per ciò che riguarda alimentazione e riproduzione. Come mi resi conto cercando tra i campi dietro casa sua, il vecchio animale che avevo immortalato l'anno precedente non c'era apparentemente più, mentre invece erano presenti alcuni bellissimi capi dalla colorazione scura chiazzata di bianco, veramente molto belli e con magnifiche caruncole scure. Così mi feci coraggio e gli chiesi se fosse disponibile a cedermi qualche esemplare. Il risultato?
Il risultato è stato che stamattina, con mia somma gioia, il maschio della prima e dell'ultima foto di questo post, assieme ad una bella femmina, sono venuti a stare nel mio allevamento. Saranno ospitati nel prato sotto il vigneto, liberi, e potranno ripararsi sotto una tettoietta appositamente progettata per loro. In primavera, a Dio piacendo, potrò mostrarvi anche le immagini di tanti meravigliosi anatroccoli. Ciao!
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E' USCITO "IL POLLAIO PER TUTTI", IL NUOVO LIBRO DI ANDREA MANGONI!
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5 commenti:
Che magnifici esemplari Andrea!
Mi fai venir voglia di comprare di nuovo le anatre mute. :)))
Hai fatto benissimo ad acquistarle, quando vedo immagini che le ritraggono faccio un salto nel passato incredibile....
Ciao Gio,
si, sono davvero bellissime.... e pensa che me le ha regalate! Tra un paio di mesi cercherò di portargli dei Polverara e degli altri galletti per ricambiare, mi sembra il minimo sindacale. Stamattina mi han fatto prendere un infarto... il maschio si è arrampicato nottetempo su un cumulo di mattoni ed è scappato, attratto dalle femmine di un nostro vicino!! Ho passato un'ora frenetica a cercarlo prima e a tentare di riprenderlo poi!! per fortuna alla fine ce l'ho fatta...
Ah! Hahaha, ma che marpione di un maschio. =)))
Meno male che sei riuscito a riprenderlo Andrea!
ciao, sono veramente bellissimi,come posso fare per avere un maschio, io ho tre femmine bianche con ciuffo nero molto belle, ma mi manca il maschio. Nelle tue prossime covate
lo trovi un maschio per me?
Naturalmente pagando il giusto.
Grazie e a risentirti
Ernesto
ciao Ernesto,
veramente io avrei almeno un maschio in più rispetto a quanto mi occorre, infatti pensavo di tenere - dei nati dell'anno - il vecchio riproduttore ed uno dei due giovani. L'altro se lo vuoi lo posso cedere più che volentieri. Di dove sei? Puoi contattarmi in privato a info@oryctes.com . ciao!
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