Il giardino naturale: 10 piante per il cottage garden, il giardino inglese senza tempo. Prima parte.

Un Cottage Garden Inglese. Foto tratta da http://rosesingardens.blogspot.com.
A volte capita, sfogliando una rivista, di restare incantati davanti ad un'immagine. A me ultimamente è capitato con una foto che ritraeva un cottage garden: un'armonia composita ammantata dal fascino di un lieve - e mendace - disordine, chiazze di colore in ordine sparso che si fondono tra loro armonizzando contrasti cromatici apparentemente poco leali in un unico arazzo multiforme e bellissimo. Così ho cercato altre immagini, e mano a mano che le trovavo mi accorgevo che avevano tutte la capacità di evocare potentemente l'immagine della campagna inglese, più di mille parole, anche quando le piante ospitate di inglese avevano ben poco. Era come se vi aleggiasse un medesimo spirito, uno spirito più cromatico o figurativo che botanico. E - ai miei occhi - assolutamente intrigante.
Un cottage garden inglese. Foto tratta da http://www.finegardening.com.L'anima del cottage garden nasce in basso tra le case dei vecchi contadini inglesi, nella mancanza di spazio che obbligava a coltivare i fiori accanto alle verdure, le aromatiche ai piedi dei rampicanti; era l'arte del non sprecare, e allo stesso tempo il desiderio prorompente di avere qualcosa di profondamente bello, oltre che utile. I fiori erano intercalati agli ortaggi, le varie specie riunite in gruppi e sistemate le une accanto alle altre con audace sprezzo di ogni teoria cromatica. E spesso ogni pianta era il pezzetto del giardino di un'amico o di un conoscente: la talea presa dalla vicina di casa, i semi di una cugina, l'alberello da frutto nato nell'orto di una parente... La cosa più simile ad un cottage garden all'inglese che ho visto in Italiaerano alcuni giardini del Cadore, nel bellunese, in cui l'erba non trovava il minimo spazio e tutto era trasformato in un insieme di aiuole fiorite ignobilmente sgargianti. E - sempre nello spirito del vero cottage garden - tra un filare di Phlox e l'aiuola delle Rudbeckie, ecco una "gombina" di insalata o una fila di carote. Assolutamente meraviglioso.
Il cottage garden è un piacere che va assaporato nel tempo, perchè ci possono volere alcuni anni affinchè mostri il massimo del suo splendore: alcune specie sono infatti biennali o perenni che non fioriscono l'anno della loro semina, ma solo quello successivo. Una buona preparazione del terreno, magari con l'aggiunta di un po' di letame maturo, ed una esposizione che garantisca 5-6 ore di sole al giorno sembrano essere fattori importanti per la riuscita del giardino in stile "cottage garden". Semine, potature, concimazioni, tutto va affrontato giorno per giorno; un vecchio consiglio era quello di acquistare per ogni specie un numero sempre dispari di esemplari, dai 3 in su, e di raggrupparli per formare chiazze di colore. Rampicanti e rose sarmentose andrebbero fatti crescere sui muri e sulle recinzioni, e - perchè no? - una bella idea potrebbe essere quella di offrire a queste "scalatrici" il tronco di un vecchio ulivo o di un albero da frutto, per portare sempre più in alto i propri fiori.
Per cominciare, ecco un elenco di 10 piante adatte ad un Cottage Garden; in un secondo post parlerò di altre 10 di loro. A presto!
  1. Achillea filipendulina coronation gold. Foto di Andrea Mangoni.Achillea "Coronation Gold": cugina della nostra spontanea Achillea millefolium, Achillea filipendulina "Coronation Gold" è uno dei classici moderni dei cottage garden. Può crescere parecchio e diventare alta fino ad un metro, per cui si presta ottimamente a fare da sfondo a piante più basse. Fiorisce in estate, tra giugno ed agosto, e sfoggia magnifici corimbi di piccoli fiori di un giallo intenso. Le foglie finemente laciniate, di colore verde-grigiastro, sono molto decorative. E' anche un'ottima attrattiva per molti tipi di farfalle, come ad esempio i licenidi. Si può moltiplicare per divisione dei cespi.
  2. Aster o settembrini. Foto di Andrea Mangoni.Aster: gli aster o settembrini sono un po' i classici "fiori della nonna", quelli che nei giardini di campagna non mancavano mai. Come tanti soldatini, da settembre ad ottobre illuminavano di rosa, viola e bianco le recinzioni e gli angoli degli orti. Si possono moltiplicare tanto per talea erbacea quanto per divisione dei cespi. Molto importanti nei giardini naturali perchè sono tra gli ultimi fiori ad attrarre e nutrire gli insetti pronubi prima dell'autunno. Ve ne sono molte varietà, alcune alte anche un metro, altre che formano cespugli bassi.
  3. Buddleja. Foto di Andrea Mangoni.Buddleja davidii: l'albero delle farfalle, uno dei cespugli di cui più ho parlato in passato. Ebbene, continuerò a parlarne perchè si amalgama perfettamente con le piante tipiche del cottage garden. Le sue lunghe e profumatissime pannocchie colorate, che variano dal lilla al bianco, dal violetto al blu scuro, se regolarmente asportate quando secche si rinnovano sulla pianta facendola fiorire fino a settembre-ottobre. Si possono scegliere le varietà più basse, come la nanho blu, o quelle tradizionali che possono raggiungere i 3-4 metri di altezza. Si può riprodurre per talea a metà estate.
  4. Caprifoglio. Foto di Andrea Mangoni.Caprifoglio: i vari rappresentanti del genere Lonicera, coi loro fiori aggraziati e inconsueti, sono piante spettacolari per il cottage garden. Danno spesso il meglio di se se piantati, come si diceva una volta, con "i piedi all'ombra e la testa al sole": vale cioè la pena pensare di piantare questi rampicanti con le radici protette ma a nord, e con la chioma che possa godere dei benefici raggi del sole. Adatte a quasi tutti i terreni, spesso in fiore da primavera ad autunno inoltrato, inebriano le notti estive col loro profumo intensissimo che attrae falene ed altri insetti notturni. Per riprodurli si possono usare delle talee o fare margotte dei rami più bassi. Esistono anche specie cespugliose, meglio propagabili da seme. Non fateli arrampicare sugli alberi, rischierebbero di soffocarli col loro sviluppo impetuoso!
  5. Clematidi. Foto di Andrea Mangoni.Clematidi: Le Clematis formano un gruppo di magnifici rampicanti; molte specie possono produrre fiori grandi e spettacolari, con un diametro anche di 15 cm e dai colori che variano tra il rosa ed il viola, passando per il bianco ed il rosso. Necessita di un substrato soffice e fresco, ricco di humus e ben drenato. Sono magnifiche da far arrampicare lungo il muro di una vecchia casa di campagna o sopra un arco o un pozzo, in giardino. La loro collocazione ideale è a est o a ovest. Alcune specie si possono anche riprodurre da talea. Tra le piante autoctone italiane troviamo C. vitalba e C. viticella, entrambe molto robuste e quasi invasive.
  6. Digitale. Foto tratta da http://www.wikipedia.org.Digitale: le digitali (Digitalis sp.) sono tipiche piante di bosco mutuate al cottage garden, che possono arricchire con la loro struttura verticale assolutamente meravigliosa. I grappoli di fiori a forma di ditale attraggono api ed altri pronubi; le piante si moltiplicano da seme a fine estate, ma in pratica si autoseminano da sole in giardino. Sono biennali: dopo il primo anno passato ad accrescersi, il secondo anno fioriscono per poi morire. Occorre fare molta attenzione nel maneggiarle: sono infatti piante VELENOSE. Prosperano bene in terreni sciolti, ben drenati e leggermente acidi; se coltivate in climi molto caldi, riescono meglio se sistemate all'ombra.
  7. Echinacea. Foto di Andrea Mangoni.Echinacea purpurea: l'echinacea è un'asteracea americana che si adatta perfettamente alle suggestioni del cottage garden. Può superare il metro d'altezza e preferisce terreni ricchi e freschi, ben irrigati. Si può riprodurre tanto per divisione dei cespi quanto per seme. In quest'ultimo caso, meglio far passare l'inverno al freddo ai semi, per poi immergerli in acqua tiepida alcune ore per favorirne la germinazione. E' utilizzata in farmacopea per le sue molte proprietà, come quella immunostimolante. Fiorisce per tutta l'estate e fino ad autunno inoltrato.
  8. Garofanino dei poeti. Foto di Andrea MangoniGarofanino dei poeti: i Dianthus barbatus, o garofanini dei poeti, sono un'altro di quei fiori che venivano trasmessi quasi di madre in figlia nelle nostre campagne. Possono essere di vari colori, dal rosso al bianco, e presentare belle screziature. Formano cespugli bassi di 20-30 cm d'altezza, che in primavera producono mazzolini di fiori piccoli dai petali coi bordi frastagliati. Sono biennali che fioriscono il secondo anno dalla semina, come le digitali; i semi vanno raccolti agli inizi dell'estate quando i fiori sono ben secchi, e seminati in primavera. Sono piante piuttosto resistenti che necessitano di poche cure e gradiscono una buona illuminazione. I semi non sempre danno vita a piante dello stesso colore di quelle che li hanno generati, per cui se volete provare a mantenere pura una colorazione dovreste tentare la moltiplicazione per talea.
  9. Gigli: i gigli sono delle piante magnifiche in grado di dare verticalità ai nostri giardini con le loro forme eleganti che in molti casi ricordano degli strani candelabri barocchi. Alcune specie si riproducono tramite bulbilli presenti all'ascella dell'inserzione fogliare; altri possono essere moltiplicati staccando alcune delle squame che compongono i loro bulbi, e mettendole frammiste a sabbia umida in un contenitore plastico trasparente posto all'ombra: dopo alcuni mesi si formeranno alla base delle squame nuovi bulbilli. Gradiscono suoli freschi e ben drenati, e danno il meglio di sè se coltivati in posizione di mezz'ombra.
  10. Lavanda. Foto di Andrea Mangoni.Lavanda: Ecco un'altra pianta di cui si è già parlato. La lavanda è un cespuglio che può dare enormi soddisfazioni, per il suo intenso profumo e per l'esuberante fioritura. Le differenti specie e varietà possono aiutare per formare macchie di colore e dimensioni differenti. Risentono spesso del passaggio da coltivazione in vaso a coltivazione in piena terra, per cui fate attenzione al momento del trapianto. Gradiscono terreni ben drenati, e si possono moltiplicare per talea a fine estate.
    *****


    *****
    LETTURE CONSIGLIATE

      .  . 
     .  . 
     .  .  

    *****
    Le prime due immagini sono state prese rispettivamente dai siti: http://rosesingardens.blogspot.com/ e http://www.finegardening.com/ .
    La foto della digitale è stata presa da http://www.wikipedia.org/.

    4 commenti:

    Anonimo ha detto...

    senza fiato...colta da vertigine! qualcosa simile all'estasi ...ecco il bello che tutto comprende: pittura poesia creatività natura: vita che tutto il bello e il bene possibile suggerisce. dentro e fuori dall'mondo In quel Luogo non Luogo dove la felicità si veste di petali balena con le forme fluttuanti delle foglie traslucida sotto la luce e la rimanda profumata di piacere

    Mattia Il Giardinere ha detto...

    Ciao! Il tuo sito è molto interessante... Sto iniziando a costruire il mio su appunti sparsi sul verde, che siano miei pensieri sul verde e la città o consigli sulle colture. Se hai voglia dacci un'occhiata o se vuoi mettere il mio link sulla tua pagina te ne sarei grato
    http://appuntiverdi.blogspot.com/

    Andrea Mangoni ha detto...

    Ciao Mattia, ben volentiri! Auguri per il tuo blog!

    Federica ha detto...

    Ottimo articolo! Leggi anche questo dove ti spiega come scegliere le "bordure delle aiuole"
    http://www.ilpolliceverde.com/bordure-per-aiuole-quale-scegliere/