Appunti di Avicoltura: galline felici? Sì, grazie!

Gruppo di Polverara bianche e nere. Foto di Andrea Mangoni.
L'autunno è sempre una bellissima stagione, per il pollaio. Arriva la vendemmia, si raccoglie l'uva... e si smette di spruzzare il campo con i preparati per la cura delle vigne. Così i polli, dopo l'estate passata nei recinti, tornano a razzolare felici sull'erba.
Questo post nasce da un momento di disgusto, disgusto per alcune pratiche dell'allevamento intensivo che mi sono incomprensibili e inaccettabili, come quella di gettare i pulcini maschi di gallina ovaiola nei tritacarne, ancora vivi. Se ripenso ai miei polli, mi vien da piangere. Così ho pensato di fare un post un po' inutile, solo con fotografie di polli che fanno la vita da pollo: razzolano nell'erba, mangiano, dormono, fanno i bagni di sale e combattono, si ammalano e muoiono, anche. Sì, perchè è vero, i polli negli allevamenti intensivi hanno una mortalità più bassa ed hanno meno sintomi di malattie... ma perchè?
Insomma, non credo sia difficile da intuire: solo un animale che svolge una vita normale può riuscire ad ammalarsi e a morire: se prendi un pollo e gli impedisci di muoversi, lo imbottisci di antibiotici, gli tagli il becco e lo metti in una gabbia dove ha uno spazio pari ad una scatola per scarpe, se insomma lo estranei da tutte le esperienze che rendono la vita di un pollo tale? Non può vivere, e se non si vive risulta difficile ammalarsi o morire.
Detto questo, ecco qualche foto stupida raccolta gli scorsi anni. Certo, troverete anche la foto di due galletti che se le danno di santa ragione. E perchè non dovrebbe essere così? Non allevo razze troppo aggressive, ma nella vita di un pollo è normale lottare per stabilire la gerarchia o conquistarsi un harem. E' inutile presentare questi animali come comparse di un film della Disney. Una gallina è capace di fare amicizia, innamorarsi monogamicamente di un altro esemplare, stabilire alleanze, crescere con passione i propri piccoli e fidarsi dell'uomo e delle persone che la accudiscono. Ma una gallina è molto di più. Ho visto anche galline torturare a morte una "collega" malata, accecarne un'altra, ho visto galli lottare quasi alla morte, accoppiarsi con galline vecchie di quindici anni, ho visto chiocce sventrare con dovizia ed impegno pulcini non propri e cibarsi dei loro corpi, ho visto lucertole e topolini venire fatti a pezzi dai robusti becchi di questi uccelli, felicissimi di poterli includere nella loro dieta. Ho visto questi uccelli VIVERE, mostrare tutta la complessa panoplia di comportamenti che è loro propria, ho visto fare loro cose bellissime ed altre che facevano venire i brividi, ma la cosa straordinaria è che qualunque cosa facessero, lo facevano perchè erano animali, veri, palpitanti e MAGNIFICI, e soprattutto magnificamente privi di tutti i giudizi morali che normalmente associamo all'uomo, scevri dai concetti di bene e male, semplicemente ANIMALI, pura Natura al 100%. Ciao!
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AVICOLTURA E BIODIVERSITA': LETTURE PER SAPERNE DI PIU'

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Gruppo di Polli nani tra l'erba. Foto di Andrea Mangoni. Un gallo sorveglia il proprio harem. Foto di Andrea Mangoni.
Gallo Twentsee e gallina Wiandotte impegnati in un bagno di polvere. Foto di Andrea Mangoni. Polli e tacchini sotto al vigneto. Foto di Andrea Mangoni. Una chioccia coi suoi tre pulcini. Foto di Andrea Mangoni. Due galli combattono per il possesso dell'harem. Foto di Andrea Mangoni. Polli e tacchini sotto le vigne. Foto di Andrea Mangoni.

5 commenti:

equipaje ha detto...

Ma sai che invece io lo trovo assai bello e niente affatto inutile, niente affatto scontato un post dedicato ai polli che fan la vita da polli? :)
Ti ho forse già citato duecento volte quel capitolo del libro di pollan ("Il dilemma dell'onnivoro") dedicato al pollame che razzola etc.?


(e infine, offtopic con questo post, devo segnalarti questo: http://hortus.wordpress.com/2009/09/09/il-gambero-rosso-della-louisiana/)

Ciao!

Andrea Mangoni ha detto...

...grazie cara!
No, il capitolo non me l'hai citato, ma rimedierò cercando di sbirciare in libreria le pagine in questione (niente acquisti libreschi, per ora, sono "in carestia"!!).
Per fare il post ho dovuto cercare negli archivi dell'hard disk, ed ho vagliato decine di foto, ognuna con un ricordo, molte con animali che purtroppo non ci sono più... E sì, sono dell'opinione che siano stati e che sono felici. Le mie vecchie Polverara hanno una tale espressione di satolla serenità, quando si crogiolano nel loro bagno di polvere, che mi fa rasentare l'invidia.
E sì, sono onnivoro... con spiccata tendenza alla frugivoria, ma pur sempre onnivoro. Ma visto che ritengo che l'unica specie evolutivamente superiore sia il delfino, non me ne dolgo. Un giorno farò un post del tipo: "galline in pentola, ovvero sulla superiorità inconfutabile del delfino". Ma per ora ci limitiamoa continuare a scrivere il libro sulle Polverara. Ciao!

Gio ha detto...

Quanto hai ragione Andrea.....

Anonimo ha detto...

anch'io ho delle galline regalatemi da un signore che le teneva in gabbie strttissime al punto da non saper più camminare.penso sia sbagliato definirle animali stupidi

Andrea Mangoni ha detto...

ciao, sono d'accordo, sono animali splendidi! Auguri alle tue cocche!