La biodiversità in cucina: frittatina alle erbe aromatiche.

Frittatina alle erbe aromatiche. Foto di Andrea Mangoni.
La biodiversità non è un concetto astratto, come molti pensano, ma può al contrario essere qualcosa di estremamente pratico: sono profumi e sapori inconsueti, che vuoi per ignoranza, vuoi per pigrizia, pochi si impegnano ad adoperare per rendere la propria tavola un pò più singolare e piacevole.
Un esempio è questa semplicissima ricetta che voglio proporvi, una frittatina fatta con ingredienti semplici e naturali, ma con l'aggiunta di un paio di essenze raramente riscontrabili nelle nostre tavole.
Ingredienti per una persona:
  • un uovo di gallina di allevamento biologico o all'aperto. Queste due tipologie di allevamento garantiscono agli animali di poter usufruire di spazi sufficienti a garantire loro una vita degna e di dare libero sfogo ai comportamenti tipici della loro specie. Se possibile, scegliete uova di razze autoctone (io ad esempio ho usato un ovetto delle mie Polverara): spesso sono più piccoli di quelli in commercio, ma di norma la percentuale di tuorlo è superiore; inoltre il sapore è di solito più intenso e delicato allo stesso tempo.
  • Parmigiano a piacere;
  • 3 steli di timo fresco;
  • una foglia di balsamita (Balsamita major). La balsamita è una pianta della famiglia delle Asteracee, le cui foglie profumano intensamente di menta ma il cui sapore è amaro. E' ottima se usata con parsimonia in arrosti, frittate e tortelli. Con un pò di fortuna potrete trovarla anche nei garden center o nei banchetti del mercato.
  • Allium vineale o aglio delle vigne. Foto di Andrea Mangoni.2 bulbi di aglio selvatico o aglio delle vigne (Allium vineale). Questa particolare specie di aglio si riconosce facilmente perché i lungi steli portano molto spesso non i fiori, ma grappoli sferoidali di bulbilli rossi, che spesso germinano ancora attaccati al gambo. Sebbene i bulbi di quest'aglio siano molto piccoli, sono intensamente profumati ed il loro sapore è molto delicato. Attenzione, però! Evitate di raccogliere erbe selvatiche se non siete ASSOLUTAMENTE certi della loro identificazione e del fatto che siano commestibili!
  • mezza tazza da caffè di pane grattuggiato;
  • una tazza da caffè di latte;
  • olio;
  • sale.
Lavate bene timo e balsamita, quindi eliminate i gambi del timo e tagliate a piccoli pezzi la fogliolina di balsamita. Visto il sapore molto intenso di quest'ultima, potreste anche non utilizzarne la foglia intera, ma solo una parte. In un piatto fondo mettete l'uovo aggiungendo il formaggio, il sale, il pane, il latte e le erbette; quindi con una forchetta mescolate ed amalgamate energicamente il tutto. A parte, lavate e spellate l'aglio; mettete una padellina sul fuoco, e preparate un soffrittino con l'olio ed i due bulbi d'aglio tagliati a dovere. Quando il soffritto è pronto versate gli altri elementi, amalgamate appena, mettete il coperchio alla padellina e cuocete per qualche minuto, fino ad ottenere la doratura desiderata.
Et voilà! Ecco un piatto velocissimo, dal sapore delicato e inconsueto, che valorizza nel contempo ingredienti naturali e tradizionali, per la delizia del palato. Dovete provarla!
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2 commenti:

equipaje ha detto...

Ah sì sì, in effetti oramai pure io non riesco più a fare frittate senza -di riffa o di raffa- infilarci la balsamita ed altre 3-4 erbette :))
E questo aglio delle vigne sono sicura di non averlo mai visto, sob!
(Gracias por el enlace, hombre).

Andrea Mangoni ha detto...

...vero? diventa quasi una droga! Devo anche provarla con l'arrosto.
di nulla, fanciulla! in fondo, chi mi ha fatto avere questo crisantemo al sapore di menta? ;-)!