Appunti di Avicoltura: ereditare un ceppo...

Ceppo Rossetto - Polverara pure
Leonida Irene Circe
Medessa Tea La decana del sig. Rossetto
Ceppo Rossetto - Incroci
Nerina Briareo Rose

Ereditare... una parola che mi fa sempre un pò specie. Ereditare non è, per me, solo un mero accettare; significa anche trovarsi a diventare i continuatori morali dell'opera che ci è stata donata. Nel mio caso, si tratta di un'eredità davvero preziosa e... insolita: ho infatti "ereditato" un ceppo avicolo: quello delle Polverara di Bruno Rossetto, il più antico - alle attuali conoscenze - di questa razza ed il più strettamente correlato all'antica S-ciàta. Il sig. Rossetto ha avuto i suoi primi esemplari - una coppia nera - nel lontano 1954, dalla sig.ra Ruzza di San Gregorio, specializzata nella vendita di polli . Il ceppo non è mai stato molto folto, e ogni anni solo una manciata di adulti puri e qualche ibrido venivano allevati da questo signore pieno di passione per l'avicoltura. Nella selezione di questi animali, selezione durata per oltre cinquant'anni, sono stati introdotti sangue di Sumatra, di Siciliana e di Cornish. Da questo ceppo partirono pure gli esemplari che fondarono il nucleo iniziale del gruppo di riproduttori dell'Istituto San Benedetto da Norcia di Padova, e da questo ceppo fu attinto pare anche per la riselezione della razza Polverara ad opera del rag. Antonio Fernando Trivellato, riselezione che permise a questi polli di tornare a contare su quantità di esemplari numericamente significative. Dal ceppo Trivellato gli esemplari del ceppo Rossetto si distinguono però per una serie di caratteristiche genotipiche e fenotipiche ben precise, differenze che sto cercando per quanto possibile di studiare. Un paio di settimane fa, ho ricevuto dal sig. Rossetto altri tre esemplari di questo ceppo, che si vanno ad unire agli altri da lui cedutimi negli scorsi mesi. Sono in tutto 8, 5 puri e 3 incroci. Sono gli esemplari che potete vedere nelle foto qui sopra, assieme alla gallina "decana" del sig. Bruno (ventun'anni di vita! Partecipò ad un concorso nel 1988), unica pura ad essere rimasta nel suo allevamento. Stando alle mie attuali conoscenze, oltre a questi 9 esemplari esisterebbero solo altre due galline ascrivibili a questo ceppo, un'incrocio simile alla mia Nerina ed una gallina bianca pura. Se qualcuno fosse a conoscenza di altri esemplari del medesimo ceppo, lo pregherei di contattarmi alla mia email; la trovate più volte nella colonna a destra. Bene, come un amico mi ha gentilmente suggerito, ora dovrò proprio "ingravàrme £e manèghe" (tirarmi su le maniche) e lavorar sodo. Mi aspetta infatti un lungo periodo di selezione (almeno quattro anni) per riuscire ad uniformare il ceppo, in quanto gli animali sono e rimangono piuttosto "lontani" dagli attuali standard della razza (alcuni con pelle gialla, altri producono uova color marrone chiaro, ecc...); ma nonostante il loro valore economico scarso, rimane l'importante patrimonio genetico che essi veicolano e che potrà far luce sull'antica S-ciàta. Senza contare il grande valore affettivo che essi hanno per me. I primi nati nel mio allevamento stanno già dimostrando che dovrò effettuare una selezione rigorosissima... ma a questo sono già preparato. Spero solo di poter rendere onore al lavoro intrapreso per tanti anni e con tanta passione dal sig. Rossetto.

Foto di gruppo per alcune Polverara del ceppo Rossetto. Dall'alto in basso, Circe, Medessa, Irene e due piccoli di quest'anno. Foto di Andrea Mangoni

0 commenti: