Come curare i pulcini

Come curare i pulcini


In Avicoltura ogni volta che inizia la stagione riproduttiva l'ansia è tutta per pochi, salienti momenti: quelli delle schiuse. I pulcini sono le vere superstar: attendiamo trepidanti di vederli nascere, aspettiamo che emergano dalle uova, ci preoccupiamo del fatto che c'è la facciano o meno. E subito dopo la schiusa li guardiamo, li ammiriamo, cerchiamo di capire se saranno latori di buone caratteristiche e se potremo tenerli con noi a lungo, magari chiedendoci se diventeranno i nuovi riproduttori. Ma è dopo la schiusa che arriva la vera sfida: far crescere al meglio i pulcini. Ecco quindi alcune note su come provvedere ai loro bisogni nelle prime settimane.

Appena nati andranno spostati in una gabbia o allevatrice dotata di una fonte di calore. Può trattarsi di una lampada riscaldante o di una chioccia artificiale, l'importante è che permetta ai piccoli di vivere alla giusta temperatura.
Nei primissimi giorni la fonte di calore dovrà creare nell''allevatrice una zona a 37°C circa, zona in cui i piccoli si raduneranno per gioire del tepore. Questa temperatura andrà via via diminuendo coi giorni, fino ad arrivare a 20°C verso i 20 giorni di vita. In questo senso, la lampada riscaldante risulterà molto comoda permettendo di sollevarla a varie altezze, appesa a un cavalletto, in modo da variare la temperatura percepita al suolo. C'è in modo semplice di capire se la quantità di calore erogata è corretta: osservare i pulcini. Se scorrazzano tranquilli, la temperatura è ok. Se sono tutti ammassati sotto lampada, hanno freddo; se invece si allontanano e restano costantemente ai bordi della gabbia, hanno troppo caldo.
Io uso un mangime primo periodo per i primi due mesi, senza coccidioststico, che sostituisco dai due ai quattro mesi con un secondo periodo integrato con erbe e verdure finemente triturate. Mano a mano che i piccoli crescono vengono spostate in gabbie più grandi, che servono principalmente per difenderlo dai moltissimi predatori che li potrebbero divorare. Verso i due mesi e mezzo i pulcini sono gradatamente abituati a vivere fuori, e ad uscire dalla gabbia: basterà lasciare la porta a porta e dar loro modo piano piano di esplorare il mondo circostante. La gabbia resterà a loro disposizione, luogo sicuro in cui rifugiarsi in caso di bisogno.
È importante che, all'inizio, il pascolo non sia a diretto contatto con quello degli adulti. In questo modo potranno rafforzare le difese immunitarie prima di entrare in contatto inevitabilmente coi parassiti che accompagnano i loro genitori.

Come curare i pulcini


Un tempo la cura e la gestione dei pulcini era legata a tradizioni antiche. Qui in Veneto ad esempio ai pulcini, nati sotto la chioccia, veniva offerto come primo cibo un pastoncino di farina di mais cui veniva mescolato un po' di vino o di aceto, a poco a poco, in modo da ottenere una consistenza grossolana. Questo cibo, integrato quando possibile con un uovo sodo sbriciolato, rappresentava la base dell'alimentazione dei piccoli e della loro balia. In seguito venivano posti al pascolo, sotto una caponàra, ovvero una gabbia con maglie abbastanza grande da trattenere la chioccia ma abbastanza piccole da lasciar girovagare i pulcini, che potevano così esplorare i dintorni e spiluccare steli e insetti pronti a rintanarsi sotto le ali della mamma al primo chiocciare di richiamo. Le famiglie che allevavano i cavalieri, ovvero i bachi da seta, potevano integrare la dieta dei pulcini anche con le crisalidi che venivano sacrificate per ottenere i bozzoli sericei. Verso il mese di vita gli animali venivano lasciati seguire la gallina, ma il loro pastoncino veniva comunque servito dentro la caponàra, per evitare che gli altri polli mangiassero il cibo destinato ai pulcini. E quei pulcini diventavano poi, assieme alle uova, il motore di quella economia familiare gestita dalle paròne de casa, le contadine, che dovevano fare quadrare i conti aiutandosi proprio, anche, coi pulcini.
Oggi quei tempi sono finiti, ma anche noi, come le contadine di un tempo, ci fermiamo a studiare gli occhi scintillanti di un pulcino neonato come se da essi dipendesse il futuro del mondo.

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