Avicoltura - Un chicken tractor davvero funzionale!

Il chicken tractor di cui si parla nell'articolo. Idea e realizzazione Marco Toffoli.  

Per gli allevatori che devono gestire gruppi di polli di diversa età in uno stesso pascolo possono presentarsi parecchi problemi. A volte se il pascolo non è sufficientemente grande può rendersi necessaria una separazione fisica degli animali, garantendo però ad essi un regolare accesso a nuove aree di pascolo. Una soluzione molto usata in Permacultura è l'utilizzo di chicken tractor, ovverosia piccoli pollai o recinti trasportabili e spostabili di volta in volta in diverse aree del pascolo; la loro realizzazione pratica può essere la più varia, naturalmente, ma recentemente andando a trovare un caro amico, Marco Toffoli, ho potuto vedere un esempio di chicken tractor veramente funzionale e adatto anche a differenti soluzioni, diverso dall'arca mobile di cui già parlammo tempo fa.

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Marco utilizza questi chicken tractor soprattutto per gestire le chiocce con i pulcini e per l'accrescimento di piccoli gruppi di giovani polli. La soluzione del chicken tractor è l'ideale per proteggere gli animali da una
serie di predatori, tra cui cornacchie e rapaci diurni, permettendo ai polli di potersi accrescere in un ambiente protetto ma con accesso continuo a nuove aree di pascolo. Una volta cresciuti abbastanza da potersi integrare nei vari gruppi di adulti, i giovani polli possono finalmente essere liberati nel pascolo comune; a questo punto però sono già in grado di difendersi dai predatori e dagli esemplari adulti.

Particolare del chicken tractor aperto. 
I chicken tractor di Marco sono strutture quadrangolari realizzate in legname di recupero (listoni, moraletti, pallet), come delle grandi gabbie di dimensioni variabili, ma di solito non inferiori a metri 1,5 x 2 x 1 (h). Al centro della struttura vicino al bordo superiore viene fatto passare un tirante o un sottile tubo metallico cui viene appesa una mangiatoia a sifone; a uno dei lati in basso viene invece fissato un contenitore con l'acqua, che viene cambiata giornalmente. Il tetto è realizzato con lamiera metallica, posata sulla struttura e tenuta ferma da grossi rami o porzioni di tronchi d'albero. Il lato a nord della struttura è protetto da teli plastici. Ogni struttura è dotata di quattro paia di ruote, e ogni giorno viene spostata di alcuni metri, in maniera da offrire ai polli pascolo sempre fresco e diverso. In questo modo il pascolo viene sfruttato uniformemente, il terreno è altrettanto uniformemente concimato dalle deiezioni dei polli, e gli animali possono accrescersi a contatto col terreno integrando la propria dieta con cibo vegetale fresco e variato. Aggiungendo sul lato protetto dai teloni dei posatoi notturni, fissati a circa 50 cm dal suolo alle pareti, gli animali possono essere mantenuti in maniera egregia fino a quando non saranno sufficientemente grandi per poter essere liberati nel pascolo comune.

Particolare delle ruote. Sono realizzate con una serie di tubi metallici tagliati ad arte e cemento. 

Vale di sicuro la pena invece dire due parole sulle ruote usate da Marco per spostare il chicken tractor. Visto l'uso, e l'usura, cui sarebbero state sottoposte, Marco ha pensato bene di costruirle da sé in maniera semplice e geniale: per ciascuna ruota ha segato due rondelle di un tubo metallico di diametro elevato, e quindi altrettante da un tubo di diametro inferiore. Inserite le rondelle di tubo stretto in quelle di tubo più largo, ha semplicemente riempito con cemento il gap tra i due tubi, ottenendo così ruote robustissime e solide. Come asse è stato usato uno spezzone di tubo dal diametro esterno appena più piccolo del diametro interno della rondella più stretta; infine l'asse delle ruote è stato avvitato se un profilato metallico a "U" che va ad inserirsi sulla parte inferiore delle assi della struttura. Più semplice a vedersi, dalle foto, che a spiegarsi. 

Le tipologie di chicken tractor e di arche mobili ovviamente sono quasi infinite: eccovi quindi un paio di pagine per prendere ulteriori spunti e ispirazioni:


Da Marco ho avuto anche alcune uova per terminare di riempire l'incubatrice per la prima incubata dell'anno: cinque uova di una tipologia di polli che non avevo ancora mai allevato. Si tratta infatti di...

Shamo. Allevatore Marco Toffoli. 
Shamo. Allevatore Marco Toffoli.
Gia! Si tratta di Shamo, i combattenti asiatici che tanto riscuotono le attenzioni di una vasto numero di avicolturi. Per me è la prima esperienza nell'allevamento di questo tipo di animali, e magari potreste chiedermi perché tenere anche qualche esemplare di questa razza così diversa da quelle che allevo, considerando anche i già tantissimi progetti avicoli di quest'anno? Avete ragione, e non ho scusanti, se non forse un'idea strana e un po' folle nata qualche anno fa ma mai concretizzatasi... chissà che non ve ne parli più avanti! 

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2 commenti:

Agricoltore Anacronistico ha detto...

Caro Andrea,
ancora una volta leggo con passione ed interesse degli argomenti che tratti.
Quella del CHICKEN TRACTOR l'ho sempre trovata un'idea tanto geniale quanto utile, e da quest'anno anche io tenterò di costruirmene uno.
Purtroppo nel mio caso dovrò escogitare un metodo per sopperire alla forte irregolarità del terreno, e al cane che non saprà darsi pace di fronte a "quel coso con le ruote che ha nella pancia le galline": credo che avrò il mio bel daffare.
Grazie per tutto quello che fai in questo bellissimo Blog.
A.A.

Andrea Mangoni ha detto...

Grazie infinite! In un terreno accidentato in effetti un chicken tractor potrebbe essere di difficile ideazione, ma forse utilizzando rete plastica non rigida (es quella da fagiani) e una struttura articolata a cui fissarla, potrebbe lo stesso essere in qualche modo realizzabile. intanto buon lavoro e buon raccolto!