La mia campagna - Di bruchi e di rose

Bruco di Saturnia pavoniella. Foto di Andrea Mangoni.

Crescono. I bruchi di Saturnia pavoniella crescono, con incrollabile determinazione, spogliando dalle foglie il pero giorno dopo giorno. Ora sono verdi, bellissimi, irti di peluzzi neri e di tubercoli gialli. All'aria e al sole, placidi dietro la tendina di fine tulle nero che li protegge dai predatori. Ho già trovato più di una vespa che, rabbiosa, cercava di trovare una via d'entrata per quello che le doveva sembrare un lauto banchetto a base di morbidi bruchi. Ma per ora dovranno rinunciare: le giovani saturnie devono ancora crescere parecchio, per costruire poi i loro robusti bozzoli di seta.

Bruco di Saturnia pavoniella. Foto di Andrea Mangoni.

E fioriscono. Le mie rose hanno iniziato la fioritura come da programma, con la Veilchenblau che ha mostrato di gradire moltissimo il trapianto in piena terra, producendo tanti piccoli fiori di un magnifico viola intenso screziato di bianco. L'ho piazzata accanto al pozzo, confidando che nel giro di qualche anno riesca a crescere abbastanza da arrivare a fare compagnia alla rambler rossa che già avvolge coi suoi rami l'arco in ferro battuto sopra di esso. Male sono andate invece le talee: l'arrivo di Pietro ha fatto sì che le mie attenzioni per molte piante venissero meno, e tra queste le talee,autunnali, all'ombra del terrazzo dei miei, hanno finito per seccarsi. Ho potuto salvare un'Alberic Barbier, un paio di Gloire des Rosomanes e diverse Bourbon Queen; purtroppo proprio una delle rose cui tenevo di più, la Variegata di Bologna, ha avuto la peggio. Ne è rimasta solo una talea piccola piccola, lunga una decina di centimetri, che sta timidamente emettendo un minuscolo germoglio... riusacirà a cavarsela? L'anno prossimo potrò godere della bellezza dei suoi fiori bianchi screziati di rosso e profumatissimi? L'ho cambiata di vaso, con un terriccio migliore e l'ho infilata in un capiente sacchetto di plastica trasparente, prima di metterla in posizione di ombra luminosa; spero così di stimolarne un po' la crescita e la ripresa. Nel frattempo continuerò a godere della bellezza delle rose che già ora fioriscono.

Una rosa tra le spontanee nell'aiuola. Foto di Andrea Mangoni. Veilchenblau. Foto di Andrea Mangoni.Veilchenblau. Foto di Andrea Mangoni.

Rambler attorno al pozzo. Foto di Andrea Mangoni.

9 commenti:

emilio andena ha detto...

Le rose sono state l'ultima passione di mio fratello. Le ha piantate quando ormai sapeva quale sarebbe stata la sua sorte dicendomi che poi avrei dovuto occuparmene io. Adesso sono in piena fioritura e meritano un post dedicato.
Complimenti anche per questa tua passione.

LunaMea ha detto...

Hola Andrea bellissimi i tuoi bagarozzi,colori spettacolari!!Io in questi giorni mi dedico alla salvaguardia dell'oasi di pesche nel meleto di mio papa',afflitta dalla deformante Bolla del pesco...ciao

Andrea Mangoni ha detto...

@ Emilio: anche per me ereditare qualcosa significa conservare e promuovere il lavoro delle persone che ce ne hanno fatto dono, perchè esse vivano ancora in ciò che noi ora portiamo avanti. E' un impegno bellissimo il tuo, ti ammiro. aspetto di vedere le foto sul tuo blog!
@Manù: sapessi che idrovore che sono, si sono spogliate metà dell'alberello di pere in 4 e 4otto! in bocca al lupo per le tue pesche - i miei alberelli quest'anno sono carichi di frutti, piccole pesche a polpa bianca che mi ha regalato lo zio di mia moglie. BUONISSIME!

Alba Cornelia ha detto...

waah che belli i brucotti cicciotti!!! :)
due anni fa ne ho trovato uno in giardino dai miei, che si pappava allegramente il loro ciliegio!
quell'ignorante di mio padre voleva lanciarlo oltre la rete, u.u cosi l'ho preso con un bastoncino (che a stento reggeva il suo peso!) e l'ho portato in un campo di erba medica oltre il recinto della casa dei miei, incrociando le dita perche' sopravvivesse ai predatori...
domanda: ma tu li attiri nel tuo giardino proprio tramite il pero?

ps. Emilio mi dispiace molto per tuo fratello :(

Andrea Mangoni ha detto...

ciao Alba,
no, ho fatto un percorso differente: avevo le crisalidi, ho fatto schiudere ed accoppiare le farfalle, e quando sono nate le svariate centinaia di larve ne ho tenute una ventina lasciando le altre libere in natura; quindi ho allevato le mie non in una gabbia con rami staccati e messi in un vasetto, ma direttamente su un alberello comperato per l'occasione.

se ti ricapita di trovarne, lascialo vicino ad un cespuglio di rovo: i bruchi di questa specie ne vanno ghiotti. ciao!

Francesco ha detto...

il tuo blog è davvero straordinario, come è straordinaria la tua dedizione nel curarlo. Saluti da Francesco.

Francesco ha detto...

complimenti per il blog e per la tua dedizione straordinaria nel curarlo!

equipaje ha detto...

Sono completamente affascinata dal coso verde con i bitorzoli gialli e i peluzzi neri disordinati... ho persino tentato di ingrandire la foto per vederlo meglio! Voglio voglio voglio un poster :)

Andrea Mangoni ha detto...

@ Francesco: grazie infinite per l'apprezzamento ed il supporto!!
@ Equi: come vedi... fatto!!