Storie dal pollaio - 1 - Boyz II Men

Gallo di Polverara (Boyz II Men). Foto di Andrea Mangoni.
Ok, prima che lo chiediate: sì, è il nome del gallo nero di Polverara protagonista del post. E sì, ho una fantasia malata nel trovare nomi per gli animali, ma   chissà perché mi sembrava adatto a questo galletto che è rimasto nel pollaio per una serie di coincidenze fortuite. 
Iniziamo col dire che Boyz II Men NON avrebbe dovuto restare con me. Era uno dei figli di Pippo che avevo messo tra gli animali cedibili, perché presentava tutta una serie di "difetti" che me lo rendevano difficile da scegliere come riproduttore del mio ceppo di Polverara: innanzitutto aveva un difetto ad un dito, con un'unghia deforme; poi era rimasto purtroppo più piccolo dei suoi compagni di covata, probabilmente non perché geneticamente minuto ma perché essendo l'ultimo schiuso faticava a nutrirsi a causa dell'arroganza dei fratelli.

Gallo nero di Polverara (Boyz II Men). Foto di Andrea Mangoni.
Comunque sia, avevo deciso di tenere come gallo di scorta, in caso di decesso di Pippo, il vecchio riproduttore, un fratello maggiore di Boyz II Men: un bel gallo bianco, che aveva anche lui dei difetti ma che vantava una taglia più che ragguardevole ed un bellissimo ciuffo. Ma non era destino che ciò avvenisse: un brutto giorno il gallo bianco mi si presentò davanti zoppo, con un piede gonfio che successivamente finì per l'andare parzialmente in cancrena senza che le cure effettuate producessero alcun esito. Che fare? Rischiare e tenere solo Pippo come riproduttore 2011, o scegliere un sostituto tra gli animali di scarto? Il rischio di perdere il ceppo era sempre altissimo, per cui decisi di tenere uno degli animali destinati alla cessione. Dopo aver ben ponderato pregi e difetti di tutto, mi resi conto che Boyz II Men rappresentava la scelta migliore: se da un lato aveva i difetti che già avevo descritto, dall'altro presentava una splendida cresta a cornetti ben sviluppata, oltre che orecchioni quasi candidi. Certo ciuffo e barba erano un po' scarsetti, ma ha dimostrato nel tempo di possedere ottime doti di vitalità e la non sottovalutabile capacità di convivere senza particolari problemi con suo padre, Pippo, un'autentica macchina da guerra assassina (come potrebbero dimostrare le cicatrici sulle mie gambe). Se poi non avesse la passione per accoppiarsi con le anatre, sarebbe meglio, ma de gustibus...
E se vi state chiedendo il perché di un post dedicato a questo galletto, è presto detto: ieri Boyz II Men è diventato papà. E tra papà ci si capisce un po' meglio. 

Primo piano di gallo di Polverara (Boyz II Men). Si noti la cresta a cornetti. Foto di Andrea Mangoni. 

7 commenti:

iriselibellule@gmail.com ha detto...

Mi divertono queste storie di galletti! Anche se questo non ha la cresta: come mai ?Una caratteristica della razza? Noi abbiamo avuto i mugellesi , molti anni fa , ricordo i galletti che riunivano le galline puntando l'ala a terra e gonfiando il petto , come toreri.Pizzicavano come indemoniati !

Andrea Mangoni ha detto...

ciao! Nella razza polverara la cresta è modificata a causa dell'intervento di un particolare gene, che la trasforma in una coppia di cornetti più o meno disposti a V, come si vede bene nell'ultima foto. Sì, le parate dei galli sono bellissime!

Artemisia ha detto...

Ehehehe che belle le storie del pollaio^^
caro Andrea, le tue talee sono venute, sono bellissime.. la Bourbon queen è appena fiorita ed è uno splendore!(a breve farò sul mio blogghino un post dedicato alle tue rose^^), le Veilchenblau sono alte un metro e venti, e sono piene di bocci... bellissime!!!! grazie ancora.. spero bene le tue digitalis! la Zia Artemisia

Andrea Mangoni ha detto...

Ciao Zia! Dicesi telepatia... ti avrei scritto in questi giorni per chiederti delle rose!
la mie veilchen sono state distrutte dalla cagnetta quest'inverno, sradicate, morse e fatte a pezzi... ti lascio pensare come l'ho presa dopo tanti anni di cure!
e per quanto riguarda le digitalis... ti avrei scritto per chiederti, se ne avevi, altri semi. purtroppo un condomino troppon zelante non ha trovato di meglio che dare il diserbo troppo vicino ai miei fiori... col risultato che gigli, digitali e margherite di campo sono per metà brutalmente bruciate!
un abbraccio, il prossimo anno avrò altri due gioiellini da mandari, la rosa Ville de Bruxelles e la Omar Khayam!

Artemisia ha detto...

Andrea ci credi che il mio giardino pieno zeppo di digitalis non ha UN SEME di purpurea scozzese... le avevo spedite tutte a te.. a me sono rimaste quelle normali da bustina sementi.. che sfiga! dovevo fare metà per uno, così avrei salvato la famigliola. Che facciamo? mi tocca tornare sulle Ebridi a settembre a raccoglierne altri???
Attendo le tue rose con gioia, da quello che ho visto sono stupendissime! Ma al momento non saprei come ricambiare.

Andrea Mangoni ha detto...

...AAARRGGHH!!!
No, non me lo dire... se mi dici così, se trovo chi mi ha distrutto le piantine lo sistemo per le feste....
certo, diciamo che tornare alle Ebridi sarebbe un sacrifico enorme... che tu sosterresti senza alcuna gioia personale ma solo per spirito botanico...;)!
Vabbè, speriamo bene... speriamo che tu possa tornare nelle Ebridi, e speriamo che magari non rinasca qualcosa dal seccume.... per le rose, vedi l'altro commento. ciao!

Artemisia ha detto...

Credo che per quest'anno un viaggio sia fuori dalla nostra portata.. ma terrò presente il sacrificio per l'anno prossimo!!!!
Se per puro colpo di c... dovesse rinascere qualcosa dove quei balordi hanno diserbato (operazione nefasta in qualsiasi caso), salva due semini e mandameli che tenendo due ceppi distinti non possiamo più perderli^^. buona serata!!! la Zia Artemisia