Vanessa atalanta su Philadelphus coronarius. Foto Andrea Mangoni. Clicca sull'immagine per ingrandire.

Credo sia il giusto compendio al recentissimo post sul filadelfo. Oggi ho fotografato una spettacolare Vanessa atalanta che si nutriva su di esso. Bellissima, lustra, perfetta, sembrava velluto nero in volo tra i fiori candidi e il cielo azzurro. Un gioiello di primavera che vorrei condividere con voi, e in special modo con tutte le mamme che leggono il blog. Un grandissimo abbraccio.

Vanessa atalanta su Philadelphus coronarius. Foto Andrea Mangoni. Clicca sull'immagine per ingrandire.

Philadelphus coronarius. Foto Andrea Mangoni.

Nei giardini delle nonne difficilmente mancava, una volta, questo magnifico arbusto. 
Per undici mesi l'anno restava lì, quasi invisibile tra le altre piante della siepe: verde d'estate, spoglio d'inverno. Ma dalla fine di aprile a oltre metà maggio, per un mese, il filadelfo (Philadelphus coronarius) si trasformava in un tripudio di fiori bianchi, profumatissimi, una gioia per gli occhi e per il... naso!

Un grande arbusto di filadelfo in fioritura. Foto di Andrea Mangoni.

Oggi trovarlo in vendita è meno facile. Nei moderni giardini alla moda sono altre essenze quelle che vanno per la maggiore... non il comune filadelfo. Eppure questa pianta, che cresce spontanea anche in alcune zone d'Italia e che è noto con diversi nomi, come siringa o fior d'angelo, sa essere di grandissima bellezza ed effetto. Se
Nena, gallinella nana ibrida. Foto Andrea Mangoni.


Nena non ha ancora un anno. O se ha attraversato questo traguardo, l'ha fatto da poco. Nena è una gallinella nana ibrida, una delle così dette chichine o americanine. Nel suo sangue potreste trovare ascendenze Chabo, Olandese Nana, Sebright, Combattente Inglese Moderno Nano, e chissà cos'altro.

Da quando assieme alle sue sorelle ha iniziato ad abitare nel pollaio, ha dimostrato  subito di essere molto più intraprendente delle sue consimili. Una porta la separava da un altro recinto? Costi quel che costi, Nena sarebbe
Giovane gallo di polverara nera picchiattata bianca. Foto Andrea Mangoni.

Dopo un po' di tempo, torno a parlare con voi di come vanno le cose nel mio allevamento. Come avrete visto dalla foto qui sopra, i Polverara della nuova colorazione nero picchiettato bianco hanno oramai più di tre mesi e stanno crescendo bene. Sono cinque, due ospitati da me e tre da un amico. L'animale della foto è uno splendido galletto molto promettente, dalla taglia più che discreta e dalla cresta a cornetti ben sviluppata. Nati a fine gennaio assieme a diversi ibridi, si sono accresciuti abbastanza da poter essere liberati in un recinto senza temere le rappresaglie dei ratti. Eccoli qui sotto assieme alla tacchina. 

I pollastri di tre mesi nel nuovo recinto, in pieno training in previsione del pascolo. Foto Andrea Mangoni.

Pollastra di Polverara nera di tre mesi. Foto Andrea Mangoni.

Già, e i Tacchini Azzurri di ceppo Rossetto? Come ho potuto apprendere, tecnicamente la loro colorazione va definita esattamente come Lilla; ma a parte questo dettaglio, gli animali si sono adattati bene e si sono
Fritz. Ciao Amico.

Ieri, dopo tanti anni di amicizia, te ne sei andato.
Sei arrivato da noi nel lontano 1999. Sei stato un compagno affidabile, intelligente, fedele e amorevole. Pochi cani tra quelli che ho conosciuto hanno dimostrato un carattere come il tuo. 
Hai fatto, credo, una bella vita. Una vita da cane. Hai scorrazzato nella campagna in lungo e in largo, hai cacciato, hai predato, hai avuto il tuo piccolo "branco". Hai anche avuto le tue liaisons con gatti e gatte - beh, i gusti son gusti. Ho un solo grande rimpianto: che tu non abbia mai avuto modo di avere figli. Tu e tua sorella Lilly sareste stati i perfetti cani da bambini: pazienti, avventurosi, buoni, allegri,ma anche capaci di difendere ciò a cui tenavate al momento giusto.
Ricordo quando ti hanno avvelenato col topicida, il veterinario disperava di salvarti. Quando la notte scesi di soppiatto in garage per vedere come stavi, e ti trovai con gli occhi brillanti e lo sguardo affettuoso, capii che ce l'avresti fatta. Il veterinario ancora oggi credo non si rassegni di averti rivisto vivo dopo quella cura. 
Alla fine, nonostante l'età avanzata, è stato un brutto tumore inoperabile a portarti via. Sei rimasto lì, a dimagrire, sul prato che tanto hai amato, tranquillo e sereno nonostante la malattia. Cercavi ancora la coccola, ma nonostante la debolezza infinita non hai mai dato segno di soffrire troppo. 
Te ne sei andato in un giorno di primavera, dopo esser andato a salutare con un cenno della testa papà, quello che hai sempre considerato il tuo capobranco. 
Un grande abbraccio, Fritz, Amico mio, e Buon Viaggio. Ti ho voluto un mondo di bene. 

Io e Fritz, nel lontano 2000.

Blossom zine, la nuova rivista di green style!

Cari amici, vi segnalo che da oggi è disponibile per il download il primo numero di Blossom zine, una nuova rivista on line dedicata al mondo verde. Anche io sarò parte dello staff della rivista, e troverete alcuni miei interventi a partire dai prossimi numeri.

Blossom zine e' la prima rivista in Italia pensata per il digitale dedicata al concetto di "greenstyle" e completamente gratuita. Giardinaggio, design, botanica, fotografia, moda, cucina e il mondo floreale: una rivista di bloggers professionisti italiani e stranieri. Blossom zine, un magazine per ritagliarsi un angolo di respiro visivo nella vita di tutti i giorni sul proprio smartphone, tablet o computer e da condividere digitalmente. Il sito da cui poterla scaricare è il seguente:


Sono stati anche aperti i corrispettivi profili di facebook, twitter e pinterest; diamo il via alla rete!


a presto quindi su Blossom zine!
Neotinea tridentata, infiorescenza. Foto Andrea Mangoni.

In questa Giornata della Terra 2013, il nostro blog torna a parlare di creature davvero speciali, le orchidee spontanee, e in particolare di una di loro: l'orchidea tridentata, Neotinea tridentata.

Di questa specie mi sono innamorato anni fa, quando un amico, Marco Uliana, me ne ha indicato uno splendido sito a Codevigo (PD), dove vivevano centinaia di esemplari di queste orchidee. Ogni anno torno a cercare queste piante meravigliose per poterle fotografare e godere così della loro effimera bellezza. Si tratta di una specie di medie dimensioni, alta fino a 40 - 50 cm, con una rosetta basale di foglie che in aprile genera un lungo stelo che porta l'infiorescenza. 

Neotinea tridentata. Foto Andrea Mangoni.

Le infiorescenze di queste piante sono costituite da una pannocchia di fiori che può assumere nel suo complesso forme affusolate, globose o piramidali. I fiori di N. tridentata sono di norma bianchi o rosa con strie e
Un fiore di pulmonaria (Pulmonaria officinalis) appena sbocciato. Foto Andrea Mangoni.

Un tempo a molte piante veniva associato una determinata predisposizione a curare le malattie basandosi non tanto sule loro effettive proprietà medicinali, ma sulla loro somiglianza con questa o quella parte anatomica. 
così una bella pianta di sottobosco un giorno venne denominata pulmonaria, o polmonaria, per via delle sue foglie verdi chiazzate di chiaro che ricordavano i polmoni.


In effetti, per secoli la pulmonaria (Pulmonaria officinalis) e molte sue congeneri sono state usate nella farmacopea tradizionale come espettoranti, anche a causa della
Leslie Shiels, "Rooster".

Facebook è sempre più un terreno comune per allevatori, agricoltori, appassionati di natura. A volte vi trovo cose che mi piacciono molto e che vorrei condividere con voi, e per questo ho pensato che sarebbe stata una buona idea stilare una sorta di classifica dei 10 spunti più interessanti trovati nell'ormai quasi irrinunciabile social network. Condividerò con voi quindi immagini, ispirazioni, foto che penso possano essere adatte allo spirito del blog. Rulli di tamburo, quindi, si va ad iniziare!
  1. Iniziamo con il quadro che apre questo post. Io lo trovo magnifico! Si tratta di un quadro di Leslie Shiels, "Rooster", condiviso sulla gruppo facebook di Poultry for anyone. Lo sguardo dell'animale sembra quello di un demone di John Blanche, ma mi ricorda assolutamente quello del mio Polverara, Pippo! Troppo bello per non condividerlo.
  2. Seconda doverosissima condivisione, un breve video dove si parla di Luigi Chierico, un signore appassionato di agricoltura che si è trasformato in un vero e proprio "Noè" di bovini e ovi-caprini, impegnandosi per salvaguardare un certo numero di razze di questi splendidi animali. Oggi, con oltre 300 capi di razze italiane e straniere in via d'estinzione, il suo allevamento è un vero e proprio scrigno di biodiversità!
  3. Al terzo posto questa splendida idea per un abbeveratoio funzionale per avicoli. Ricorda nel concetto base gli abbeveratoi della Tecno Mediana di cui abbiamo parlato in passato, ma mi


Cari amici, vi segnalo che sulla rivista Vita in Campagna del mese di Aprile 2013 troverete un mio articolo di tre pagine intitolato La cova naturale della gallina chioccia: come favorirla e renderla proficua

Nell'articolo prenderemo in considerazione i nidi migliori, i suggerimenti per stimolare l'istinto alla cova di una gallina, come spostare una chioccia, cosa fare quando schiudono i pulcini e come risolvere alcuni problemi legati alla cova. 

La rivista Vita in Campagna, Edizioni L'Informatore Agrario, è distribuita su abbonamento; potete vistare il sito della rivista e scaricare articoli in formato pdf a questo indirizzo: http://www.vitaincampagna.it.

Sempre sull'argomento "Chioccia e cova naturale", vi ricordo questi due articoli del nostro blog:


Cosa fare quando una gallina diventa chioccia



A presto!

Palline di sterco sulla pianta del piede e sulla punta delle dita di un pulcino. Foto di Andrea Mangoni.
Gli allevatori alle prime armi, che dopo aver fatto schiudere le uova stanno crescendo i propri pulcini, spesso si trovano ad affrontare quelle che sembrano piccole emergenze ma che in realtà non lo sono davvero. È il caso di un ragazzo che mi ha contattato perché i suoi pulcini mostravano una strana deformazione scura a ciascuna delle estremità delle dita dei piedi. Lui temeva si potesse trattare di qualche tipo di infezione altamente trasmissibile, visto che tutti i suoi animali la presentavano. Ma di che si trattava veramente?

Ancora le palline di sterco e detriti sulla punta dei piedi di un pulcino. Foto Andrea Mangoni.

In realtà, una volta vista la situazione, è stato immediatamente chiaro che si trattava di... cacca!
In condizioni di scarsa igiene, se i pulcini di trovano a camminare su un substrato solido e continuo su cui si
Tacchino Azzurro di ceppo Rossetto. Foto Andrea Mangoni.
Come avevo anticipato, nel nostro allevamento c'è stato qualche importante arrivo. Per la precisione, assecondando le mie speranze, è arrivata una splendida coppia di Tacchini Azzurri di ceppo Rossetto. Si tratta di una delle ultime due sicuramente rimaste e disperse tra allevatori diversi. Forse esistono ancora una o due femmine spaiate. 

Primo piano del maschio. Foto Andrea Mangoni. 

Il maschio è uno splendido animale, molto docile e vitale, la femmina è piccola, molto delicata. Entrambi di taglia piuttosto piccola, come potrete vedere nelle foto in cui sono vicini a una ovaiola commerciale ISA. Di seguito quindi troverete una piccola galleria di questi splendidi esemplari che, probabilmente, per motivi tecnici non
Giovani della provincia di Venezia negli anni '40.
 
Anche quest'anno, morbida come le nuvole di primavera in un cielo azzurro, è arrivata la Pasqua! Da sempre questa festa ha, nel mondo cristiano, un'accezione infinitamente importante: simbolo del Cristo che risorge dalla morte dopo averci liberato dai peccati del mondo, è divenuta per estensione non solo festa della Resurrezione ma festa della Vita in generale.

La tradizione popolare ha sempre associato a questa festa un simbolo di vita altrettanto potente: l'uovo, minuscolo scrigno dalla forma perfetta. In passato nel mondo contadino veneto le uova non venivano solo mangiate in quest'occaione, ma anche utilizzate da ragazzi e adulti per attuare un divertimento particolare: el rugo£tto (rugoletto), che si giocava di solito di domenica nel periodo pasquale.
Le uova, simbolo di Vita

Per giocare, occorreva possedere alcune uova da far sode. Queste venivano decorate esternamente, in modo da essere personalizzate e inconfondibili, mettendo