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Fritz. Ciao Amico. |
Ieri, dopo tanti anni di amicizia, te ne sei andato.
Sei arrivato da noi nel lontano 1999. Sei stato un compagno affidabile, intelligente, fedele e amorevole. Pochi cani tra quelli che ho conosciuto hanno dimostrato un carattere come il tuo.
Hai fatto, credo, una bella vita. Una vita da cane. Hai scorrazzato nella campagna in lungo e in largo, hai cacciato, hai predato, hai avuto il tuo piccolo "branco". Hai anche avuto le tue liaisons con gatti e gatte - beh, i gusti son gusti. Ho un solo grande rimpianto: che tu non abbia mai avuto modo di avere figli. Tu e tua sorella Lilly sareste stati i perfetti cani da bambini: pazienti, avventurosi, buoni, allegri,ma anche capaci di difendere ciò a cui tenavate al momento giusto.
Ricordo quando ti hanno avvelenato col topicida, il veterinario disperava di salvarti. Quando la notte scesi di soppiatto in garage per vedere come stavi, e ti trovai con gli occhi brillanti e lo sguardo affettuoso, capii che ce l'avresti fatta. Il veterinario ancora oggi credo non si rassegni di averti rivisto vivo dopo quella cura.
Alla fine, nonostante l'età avanzata, è stato un brutto tumore inoperabile a portarti via. Sei rimasto lì, a dimagrire, sul prato che tanto hai amato, tranquillo e sereno nonostante la malattia. Cercavi ancora la coccola, ma nonostante la debolezza infinita non hai mai dato segno di soffrire troppo.
Te ne sei andato in un giorno di primavera, dopo esser andato a salutare con un cenno della testa papà, quello che hai sempre considerato il tuo capobranco.
Un grande abbraccio, Fritz, Amico mio, e Buon Viaggio. Ti ho voluto un mondo di bene.
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Io e Fritz, nel lontano 2000. |