Dopo lungo tempo vengo a riproporvi un documento storico di interesse avicolo. Si tratta del Catalogo della ditta Pochini del 1922. Luigi Pochini era un avicoltore ed allevatore molto noto ai suoi tempi, oltre che autore di libri sull'avicoltura; di lui ho già riproposto il volume Avicoltura Pratica del 1905, recentemente reso di libero download senza richieste ulteriori.
Il catalogo si rivela d'interesse in quanto vero spaccato della realtà amatoriale avicola del nostro Paese, con rappresentazione di incubatrici, trinciaerba, sperauova ed altri strumenti usati in quegli anni. In più è presente un catalogo di razze avicole e canine con foto storiche estremamente interessanti, e denominazioni che fanno pensare o discutere...
Ad esempio, perché la Padovana Gran Ciuffo è chiamata solo Padoue ed inserita tra le razze estere? Perché vengono inserite tra le razze italiane solo Polverara e Valdarno, e dalle foto proposte cosa si può dire proprio della Valdarno bianca? E poi, quanto differivano San Bernardo, Bulldog inglese e Levrieri da come li conosciamo oggi? Che cos'era il Maremma-San Bernardo? E il Tchin?
Ad esempio, perché la Padovana Gran Ciuffo è chiamata solo Padoue ed inserita tra le razze estere? Perché vengono inserite tra le razze italiane solo Polverara e Valdarno, e dalle foto proposte cosa si può dire proprio della Valdarno bianca? E poi, quanto differivano San Bernardo, Bulldog inglese e Levrieri da come li conosciamo oggi? Che cos'era il Maremma-San Bernardo? E il Tchin?
Insomma, un volume estremamente interessante per gli appassionati di Avicoltura cone di Cinofilia.
Visto il peso (poco più di 30 Mb), il volume è stato hostato sulla piattaforma di Lulu. Il Catalogo Pochini è di liberi download e distribuzione, a patto di non modificarlo in nessuna forma.
2 commenti:
Ciao Andrea!
Ma come, il Tchin non esiste più??
Ps certo che l'accostamento degli argomenti nel titolo è tutto un programma! ^^
Sembrerebbe quindi che la Padovana, sia in realtà stata 'italianizzata'?
un saluto da qui
la Zia Artemisia
Ciao Zia!
eh eh, ammetto la marachella: ho giocato un po' sul fatto che il nome "Tchin" è un po' meno conosciuto di quello "Spaniel Giapponese" ;P!
per la Padovana, lo dico ora e senza tema di troppe smentite: è arrivata dalla Francia a metà ottocento, a causa della traduzione del nome padoue ha scippato il nome di padovana alla razza che per 4 secoli l'aveva fino ad allora portato (ovvero la polverara) e sì, con l'Italia ha poco a che fare. Mi convinceranno del contrario quando mi porteranno una descrizione anteriore al 1800 di polli simili alla padovana gran ciuffo presenti in Italia. Simili nell'aspetto e nel nome, sennò troppo facile! Io in quasi 4 anni di ricerche non ne ho trovati. Però ho trovato un sacco di prove del fatto che il suo nome lo portava la Polverara...
Posta un commento