Coppia di Robusta Lionata. Foto di Susanna Paolillo. |
Il Veneto è da sempre una regione dalla spiccata vocazione per l'Avicoltura. Le razze ed i ceppi autoctoni selezionati dalle popolazioni contadine sono statti numerosi, e quanto mai vari per forma, dimensioni, indirizzi selettivi. Ma vi sono stati anche dei tentativi di formare, in maniera forse artificiale, delle nuove razze avicole partendo da razze straniere; questi lavori di selezione, che vennero attuati dalla Stazione di Pollicoltura di Rovigo attorno al 1965, sfociarono nella formazione di tre nuove razze sintetiche: la Robusta Lionata, la Robusta Maculata e l'Ermellinata di Rovigo. E proprio della prima di esse vorrei parlarvi oggi.
La Robusta Lionata nasce dall'incrocio tra la Orpington fulva e la White America, e dal successivo meticciamento degli F1; Si scelse di privilegiare animali a mantello fulvo e coda nera, che da pulcini presentavano il piumino della testa fortemente maculato. Proprio questa caratteristica fece propendere i selezionatori per affibbiarle il nome di Robusta Lionata: era un modo per omaggiare l'esperto avicolo A. Taibell, che negli anni '30 e '40 aveva coniato il termine "lionata" per definire una livrea fulva a coda nera più o meno uniforme, caratterizzata dal piumino picchiettato dei giovani pulcini che ricordava il mantello dei leoncini neonati.
Si tratta di polli dalla corporatura... robusta, come dice il nome; il colore è un fulvo più possibile uniforme, sono ammesse tracce di nero sulla mantellina. La coda ha penne che
partono fulve e terminano nere o bruno nerastro; nei maschi, le falciformi dovrebbero essere nere con riflessi verdi metallici. La cresta è semplice, medio piccola, con 5-6 dentelli, gli orecchioni rossi, gli occhi arancio-rossi. Il corpo è largo, pieno, sia nel ventre che a livello del petto; i maschi di Robusta si attestano sui 4 Kg, le femmine sui 3 Kg.
partono fulve e terminano nere o bruno nerastro; nei maschi, le falciformi dovrebbero essere nere con riflessi verdi metallici. La cresta è semplice, medio piccola, con 5-6 dentelli, gli orecchioni rossi, gli occhi arancio-rossi. Il corpo è largo, pieno, sia nel ventre che a livello del petto; i maschi di Robusta si attestano sui 4 Kg, le femmine sui 3 Kg.
La Robusta è considerata giustamente una razza a duplice attitudine: infatti alla buona produzione di carne associa una più che discreta produzione di uova, oltre 150 l'anno, di peso superiore ai 55 grammi e di colore roseo. Le femmine hanno inoltre mantenuto un certo istinto alla cova, e si rivelano ottime chiocce e madri. A volte, a causa del peso, possono schiacciare qualche uovo. Sono animali dal temperamento docile e piuttosto mite.
Coppia di Robusta Lionata. Foto di Susanna Paolillo. |
La situazione della razza è oggi mediamente rosea. E' abbastanza diffusa, sia nel nord est che in altre zone d'Italia, ma gli animali provengono quasi tutti dagli stessi ceppi che soffrono per una serie di difetti spesso abbastanza evidenti. tra questi, possiamo annoverare le vistose tracce di bianco all'orecchione, tracce di nero evidenti nelle copritrici o nelle remiganti, remiganti biancastre o molto chiare, coda priva di riflessi metallici nei maschi, uova a guscio troppo chiaro, piumino della testa dei pulcini non maculato. Alcuni ceppi particolarmente sofferenti la consanguineità presentano spesso la mancanza di unghie su uno o più dita.
L'indirizzo selettivo da tenere dev'essere rivolto a minimizzare se non ad eliminare tali difetti, lavorando con passione ed impegno come alcuni allevatori stanno già facendo. Chissà che presto non si possa presentare queste magnifiche signorotte di campagna alle mostre della FIAV o farle riconoscere all'Ente Europèenne d'Aviculture. Nel frattempo, continueremo a conservarle gelosamente nei pollai delle nostre campagne.
Le foto e gli esemplari mostrati sono di Susanna Paolillo, brava allevatrice romana che ha iniziato ad interessarsi della selezione di questa razza italiana con grande passione a partire da esemplari acquistati presso Claudio Castaldelli. Nello scambio di e-mail intercorso tra noi in questi gironi, Susanna ha detto una frase secondo me davvero importante. Stavamo parlado del fatto che nella White America, una delle progenitrici della Robusta, fossero presenti ascendenze molto differenti tra loro, e alla fine lei ha detto:
Credo che questa frase dovrebbe diventare un mantra per parecchi appassionati di Avicoltura. Le razze non sono oggetti da posare sulla mensola del camino, sono gruppi soggetti ad una continua evoluzione, che cambiano continuamente e inesorabilmente. Pensare di poter tornare indietro senza che rimangano strascichi del passato più recente è una follia. Pensare di poter ricostituire una razza antica passando per le sue progenitrici potrebbe esserlo ugualmente, se non accettiamo il fatto che anche le razze progenitrici si sono nel tempo evolute. Con la Robusta, probabilmente, la cosa migliore da fare è prendere spunto dalla vecchia bozza di standard, pensando però che saranno gli allevatori di oggi, che mantengono questa razza vitale e viva, a scrivere lo standard di domani, e speriamo lo facciano sapendo unire il passato con il futuro, come se fossero un piccolo ponte tra i due.
Pagina de "Il Pollaio del Re" a cura di Alessio Zanon.
Le foto e gli esemplari mostrati sono di Susanna Paolillo, brava allevatrice romana che ha iniziato ad interessarsi della selezione di questa razza italiana con grande passione a partire da esemplari acquistati presso Claudio Castaldelli. Nello scambio di e-mail intercorso tra noi in questi gironi, Susanna ha detto una frase secondo me davvero importante. Stavamo parlado del fatto che nella White America, una delle progenitrici della Robusta, fossero presenti ascendenze molto differenti tra loro, e alla fine lei ha detto:
Secondo me, ritrovare la Robusta Lionata per come è stata all'origine è oltre che difficile anche del tutto impossibile. Ci si può avvicinare, si potranno avere quelle caratteristiche iniziali ma sempre qualcosa mancherà. Chi si avvicina seriamente ad allevare questa razza per ripristinarne i caratteri iniziali, deve esserene a conoscenza immediata in modo che possa dire: "Sì, ci provo" , oppure "non fa per me". Io l'ho scoperto solo cercando, leggendo e saltando di link in link e dopo aver preso il mio tris per il quale già stravedevo.
Credo che questa frase dovrebbe diventare un mantra per parecchi appassionati di Avicoltura. Le razze non sono oggetti da posare sulla mensola del camino, sono gruppi soggetti ad una continua evoluzione, che cambiano continuamente e inesorabilmente. Pensare di poter tornare indietro senza che rimangano strascichi del passato più recente è una follia. Pensare di poter ricostituire una razza antica passando per le sue progenitrici potrebbe esserlo ugualmente, se non accettiamo il fatto che anche le razze progenitrici si sono nel tempo evolute. Con la Robusta, probabilmente, la cosa migliore da fare è prendere spunto dalla vecchia bozza di standard, pensando però che saranno gli allevatori di oggi, che mantengono questa razza vitale e viva, a scrivere lo standard di domani, e speriamo lo facciano sapendo unire il passato con il futuro, come se fossero un piccolo ponte tra i due.
Pagina de "Il Pollaio del Re" a cura di Alessio Zanon.
Coppia di Robusta Lionata. Foto di Susanna Paolillo. |
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AVICOLTURA E BIODIVERSITA': LETTURE PER SAPERNE DI PIU'
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2 commenti:
Che meraviglia! Sarebbe il mio sogno avere una coppia cosi' che scorrazza fuori casa!
Ciao, ti capisco, sono bellissimi animali!! In Giappone (dove credo che ti trovi tu adesso, se non ho mal capito dal tuo blog) ci sono un sacco di razze interessanti, alcune delle quali molto spettacolari... potresti vedere se ce n'è qualcuna che fa per te! ciao!
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