Appunti di Avicoltura - La Gallina Modenese

Gruppo di Galline Modenesi. Foto di Giuliano Serafini.
Nelle terre attorno a Modena esisteva - ed esiste tutt'ora, un ceppo locale della razza Italiana comune o autoctona. Il ceppo, che4 alcuni dicevano derivante dalla Padovana comune e dalla Livorno, fu anche immortalata dal pittore Gaetano Chierici nel XIX secolo; rimase tuttavia sempre una popolazione avicola che non fece molto parlare di sè. Il colore fulvo sembrava esserne una caratteristica peculiare. Si può a mio avviso, in questo come in altri casi, parlare più di ceppo che non di razza: si trattava quindi dell'espressione della variabilità genetica di quel pollo dai caratteri mediterranei diffuso in tutta Italia.
Galli di ceppo Modenese. Foto di Giuliano Serafini.
Comunque sia, anche questo glorioso ceppo sembrava destinato a scomparire, come tanti, in quanto non in grado di reggere il confronto con gli incroci di tipo commerciale che andavano anno dopo anno ad affollare il mercato avicolo. La Gallina Modenese o Fulva di Modena aveva i caratteri tipici del pollo mediterraneo: tarsi e zampe gialli, orecchioni bianchi, così come le uova, e colorazione principale dorata frumento. I maschi si aggiravano sui tre chilogrammi di peso, le femmine sui due.
Ma, per fortuna della Fulva di Modena, la famiglia Serafini di Nonantola era riuscita a conservare in purezza un gruppo di questi animali. E' stato Giulio Serafini, aiutato dal dott. Alessio Zanon, ad iniziare finalmente a valorizzare questi polli e ad intrecciare il dialogo con le istituzioni, dialogo che alla fine ha portato alla nascita dell'A.T.G.M., l'Associazione per la Tutela della Gallina Modenese. Oggi come oggi, sebbene gli animali non siano stati oggetto di selezione riguardante la colorazione, le livree più comuni sono la dorata frumento, la dorata frumento blu e la bianca. Con la collaborazione dell'Università di Parma è stato avviato un percorso di studio di questa popolazione avicola, ed il conseguente affidamento di gruppi di pulcini ad allevatori custodi che hanno deciso di impegnarsi per preservare questo pezzetto di biodiversità modenese, che sa ancora affascinare noi come faceva con Chierici un secolo e mezzo fa.
Per maggiori informazioni sulla Fulva di Modena, potete contattare direttamente Giuliano Serafini tramite questa pagina web.
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AVICOLTURA E BIODIVERSITA': LETTURE PER SAPERNE DI PIU'

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La Fulva di Modena immortalata da Chierici. Foto di Alessio Zanon.

4 commenti:

Daria ha detto...

Ciao Andrea, chiedo perdono per l'intrusione ma ho una gallina strana: ha nelle zampe due unghione (una per piede) grandi e gonfie... mai visto prima?! Una volta (prima di covare) era normale! Grazie ;-)

Andrea Mangoni ha detto...

Ciao Daria, probabilmente ha fatto un qualche genere di infezione durante la cova. Ce la fai a farle qualche foto e a mandarmele via posta elettronica? Puoi contattarmi a info@oryctes.com .
Probabilmente potrebbe essere sufficiente una pomata cortisonica. ciao!

manuel ha detto...

Ciao sono di modena e vorrei prendere le galline modenesi, dove posso andare ad acquistarle con la certezza che non siano incrociate ? in piu ho gia delle "Francesine" posso tenerle assieme o rischio di ibridarle ? grazie mille

Andrea Mangoni ha detto...

ciao Manuel, puopi rivolgerti a Giuliano Serafini, lui dovrebbe essere in grado di fornirti ciò che cerchi. Lo puoi contattare tramite il link che ho messo sopra.
ovviamente se metti insieme galline francesine e modenesi si incroceranno, se non tieni ciascuna razza divisa o se almeno i galli non lo saranno.