Gallo di polverara, con parecchi difetti ma vitalissimo e splendente. Foto Andrea Mangoni. |
Lo ammetto, negli ultimi tempi, continuando a seguire le mie mille attività ho perso di vista qualcosa.
L'avicoltura è diventata un impegno da sbrigare il più rapidamente possibile, nel miglior modo possibile, ma aveva perso un connotato speciale: quello della ricerca e dell'entusiasmo. Oggi ho ritrovato questa dimensione, grazie ad una serie di incontri differenti ma interessanti.
Per prima cosa ieri sono andato a vedere come procedevano le cose a casa di un amico cui avevo affidato un piccolo nucleo di Polverara di ceppo Rossetto. Le galline, tanto quella di razza pura quanto l'ibrida, stavano benissimo. Molto belle e vitali, lustre, uno spettacolo. Ma quello che colpiva l'attenzione era il gallo. Lo si notava fin da lontano per la sua magnifica livrea nera ricca e cangiante di riflessi verde scarabeo. Certo, mostrava molti difetti: taglia scarsetta, ciuffo abbondante e caduto di lato, cresta persino abnorme per le sue dimensioni e protuberanze, ed assenza di barba e favoriti. Ma vederlo lì, così splendente, mentre razzolava tra i campi e i prati, o ai margini del sentiero di lavanda, mi faceva riflettere sul fatto che nessuna delle Polverara che ho visto vivere allo stato brado ha mai avuto un aspetto smunto o patito. tutte hanno sempre mostratoil loropiumaggio al meglio e avevano un aspetto sano e vigoroso. Che sia questo, per questa razza, il vero
segreto? Crescere in mezzo al pascolo da mattina a sera, ed essere realmente uccelli selvatici? Ho l'impresssione che per più di una razza questo costituirebbe un ottimo modo di vivere, ma per le Polverara è probabilmente fondamentale. Riuscirò un giorno a potermi permettere anch'io lo stesso?
segreto? Crescere in mezzo al pascolo da mattina a sera, ed essere realmente uccelli selvatici? Ho l'impresssione che per più di una razza questo costituirebbe un ottimo modo di vivere, ma per le Polverara è probabilmente fondamentale. Riuscirò un giorno a potermi permettere anch'io lo stesso?
Lo scorso anno questi animali non si sono potuti riprodurre; spero tanto che ci riescano la prossima primavera, anche in virtù del fatto che entrambe le femmine nel 2011 si sono rivelate buone chiocce.
A poca distanza, nell'aia di un'abitazione vicina, si sentivano cantare dei galli. così, mosso dalla curiosità, sono andato a vedere di che polli si trattasse. Erano dei polli davvero particolari. Il gentilissimo signore quasi ottantenne padrone degli animali mi raccontava di come una volta, prima della seconda guerra mondiale, lui allevasse dei polli piccoli con la cresta formata da due creste singole appaiate. Poi, diceva, dopo la guerra non se ne sono visti più... Nel frattempo io continuavo a fotografare i suoi animali, fino a che non mi sono accorto che alcuni di loro avevano ancora la cresta semidoppia! In effetti il gruppo di polli in questione fa vita allo stato brado, e si riproduce in autonomia; considerando che da almeno 30 anni non viene introdotto sangue nuovo è possibile che il gruppo in questione abbia conservato qualcosa dei vecchi polli. Il ceppo più interessante è costituito da galline nere o nero ramato con galli dalla colorazione simil-collo oro. I tarsi sono verde ardesia, gli orecchioni bianchi, la taglia abbastanza piccola. Effettivamente soprattutto le femminucce erano di un'uniformità impressionante. Avendone spazio e possibilità, mi piacerebbe davvero poter prendere un paio di questi animali e provare a farne selezione.
Nel frattempo, in pollaio continuano progetti interessanti di vario tipo e natura. Nel vicentino, presso l'allevatore che teneva le Collo Nudo Italiane di cui ho già parlato in un fortunato post, ho trovato infatti anche due galline davvero speciali. Sono due animali di taglia notevole, sui 3 Kg l'una, a tarsi gialli, coda ben rilevata, orecchioni bianco giallastri con qualche traccia di rosso, cresta che si ripiega in deposizione, uova dal bianco crema al rosato e colorazione sparviero. Ricordano in maniera impressionante la vecchia gallina capparola (anche detta cucca, cenere o cuccola) di cui mi parlava mia nonna e che lei aveva allevato a lungo. Nonostante sia consapevole che non esistono probabilmente legami con la vecchia capparola (nonostante un anziano contadino abbia detto, osservandole: "Guarda le vecchie capparole! Sono come quelle di una volta, non come quelle di adesso (ibridi commerciali barrati, ndA)), ho deciso comunque di provare a ottenerne qualcosa di interessante. Lo scorso anno ho fatto accoppiare una di loro con le Polverara, ottenendo un galletto ibrido F1 a colorazione sparviero che quest'anno metterò assieme alle due galline e ad una Polverara nera. Lo scopo? Quello di ottenere prole composta tra l'altro da esemplari simili alle due femmine capparole, con dei bei galli imponenti a crsta singola, senza barba nè ciuffo, e da galline Polverara a colorazione sparviero.
Insomma, chi cerca trova. Io cercando ho trovato ceppi avicoli interessanti, ma soprattutto ieri ho ritrovato un entusiasmo che da un po' mi mancava. C'è ancora molto da trovare e scoprire, attorno a noi. Magari non razze antiche cadute nel dimenticatoio, magari semplici ibridi stabilizzati, ma che possono dare molta soddisfazione nell'allevamento rurale. E proprio di uno di loro vi parlerò meglio in un prossimo post. ciao!
Polverara nera e ibrido F2 di Polverara bianca. Foto Andrea Mangoni. |
A poca distanza, nell'aia di un'abitazione vicina, si sentivano cantare dei galli. così, mosso dalla curiosità, sono andato a vedere di che polli si trattasse. Erano dei polli davvero particolari. Il gentilissimo signore quasi ottantenne padrone degli animali mi raccontava di come una volta, prima della seconda guerra mondiale, lui allevasse dei polli piccoli con la cresta formata da due creste singole appaiate. Poi, diceva, dopo la guerra non se ne sono visti più... Nel frattempo io continuavo a fotografare i suoi animali, fino a che non mi sono accorto che alcuni di loro avevano ancora la cresta semidoppia! In effetti il gruppo di polli in questione fa vita allo stato brado, e si riproduce in autonomia; considerando che da almeno 30 anni non viene introdotto sangue nuovo è possibile che il gruppo in questione abbia conservato qualcosa dei vecchi polli. Il ceppo più interessante è costituito da galline nere o nero ramato con galli dalla colorazione simil-collo oro. I tarsi sono verde ardesia, gli orecchioni bianchi, la taglia abbastanza piccola. Effettivamente soprattutto le femminucce erano di un'uniformità impressionante. Avendone spazio e possibilità, mi piacerebbe davvero poter prendere un paio di questi animali e provare a farne selezione.
Ceppo locale di polli di taglia piccola trovato a Camponogara. Foto Andrea Mangoni. |
Nel frattempo, in pollaio continuano progetti interessanti di vario tipo e natura. Nel vicentino, presso l'allevatore che teneva le Collo Nudo Italiane di cui ho già parlato in un fortunato post, ho trovato infatti anche due galline davvero speciali. Sono due animali di taglia notevole, sui 3 Kg l'una, a tarsi gialli, coda ben rilevata, orecchioni bianco giallastri con qualche traccia di rosso, cresta che si ripiega in deposizione, uova dal bianco crema al rosato e colorazione sparviero. Ricordano in maniera impressionante la vecchia gallina capparola (anche detta cucca, cenere o cuccola) di cui mi parlava mia nonna e che lei aveva allevato a lungo. Nonostante sia consapevole che non esistono probabilmente legami con la vecchia capparola (nonostante un anziano contadino abbia detto, osservandole: "Guarda le vecchie capparole! Sono come quelle di una volta, non come quelle di adesso (ibridi commerciali barrati, ndA)), ho deciso comunque di provare a ottenerne qualcosa di interessante. Lo scorso anno ho fatto accoppiare una di loro con le Polverara, ottenendo un galletto ibrido F1 a colorazione sparviero che quest'anno metterò assieme alle due galline e ad una Polverara nera. Lo scopo? Quello di ottenere prole composta tra l'altro da esemplari simili alle due femmine capparole, con dei bei galli imponenti a crsta singola, senza barba nè ciuffo, e da galline Polverara a colorazione sparviero.
Galline locali vicentine a colorazione sparviero e galletto ibrido ottenuto con l'incrocio con al Polverara. Foto Andrea Mangoni. |
Insomma, chi cerca trova. Io cercando ho trovato ceppi avicoli interessanti, ma soprattutto ieri ho ritrovato un entusiasmo che da un po' mi mancava. C'è ancora molto da trovare e scoprire, attorno a noi. Magari non razze antiche cadute nel dimenticatoio, magari semplici ibridi stabilizzati, ma che possono dare molta soddisfazione nell'allevamento rurale. E proprio di uno di loro vi parlerò meglio in un prossimo post. ciao!
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2 commenti:
we ciao Andrea scusa se sono fuori tema ma non sapevo dove scriverti...
volevo chiederti ogni quando in media una gallina nana può diventare chioccia...
BUONA SERATA :)
ciao, in verità non ci sono tempistiche fisse: in generale le galline con istinto alla cova - che siano nane o meno - depongono dalle 7 alle 15 uova e poi rimangono a covarle. per permetter loro di esprimere al massimo questo loro istinto devono avere lo stimolo tattile e visivo delle uova che aumentano (o perlomeno rimangono) nel nido!
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