Un guizzo nero e lucido tra l'erba, attira la mia attenzione, e faccio appena a tempo a d allungare la mano prima che sia troppo tardi: riesco a catturare il giovane biacco (Hierophis viridiflavus) a pochi centimetri dal recinto delle galline. Se fosse entrato, i polli gli avrebbero riservato una morte veloce e dolorosa, e da predatore il serpentello si sarebbe trasformato in preda. Sono felice di essermi accorto in tempo di lui e di averlo salvato, perché il biacco è uno degli animali più utili per l'orto e il pollaio: buona parte della sua dieta è costituita infatti da roditori e la sua efficacia nel predare topolini e giovani ratti, così nocivi per le verdure e pericolosi per gli avicoli, è proverbiale. 



In Italia è chiamato comunemente milord o carbonasso, nome quest'ultimo legato soprattutto alla sottospecie carbonarius, caratterizzata (come il mio esemplare) da una livrea quasi totalmente nera con pochi disegni bianchi. I giovani del biacco sono invece caratterizzati da una livrea grigia con la testa nera e gialla, con una livrea che ricorda molto le giovani bisce d'acqua del genere Natrix. Quando in settembre nascono dalle uova deposte a luglio dalle femmine, i giovani biacchi si rifugiano frequentemente nei dintorni delle case e finiscono per essere preda dei gatti e dei cani. È un peccato, anche perché come tutti i rettili italiani il biacco è una specie protetta.
Intanto il mio piccolo amico è scampato alla morte - almeno per ora! - e potrà continuare a cacciare nella mia campagna indisturbato, speriamo a lungo.




LIBRI CONSIGLIATI
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Giovani anatre mute grigio perla


Le giovani anatre mute stanno finalmente diventando subadulte e degli 8 nati di quest'estate 3 sembrano essere maschi e 5 invece femmine. Determinare il sesso delle anatre mute non è troppo difficile, e per aiutare chi non ha ancora maturato esperienza in tal senso ho pensato di realizzare un video sull'argomento, che pubblicherò nei prossimi giorni.

Giovani anatre mute grigio perla


Ho deciso di tenere per il momento i vecchi riproduttori e una coppia di giovani (quelli con le caruncole e i tarsi più scuri) e di cedere gli altri esemplari.
Sono bellissimi da vedere, mentre oziano sul prato, con la loro splendida livrea grigia e bianca. Forse il prossimo anno cercherò dei soggetti neri, per rinsanguare, ma per il momento mi godrò queste meraviglie.


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Come evitare sprechi alimentari?

I polli sono incredibilmente abili a sprecare mangime, spargendolo fuori dalle mangiatoie e rovinandolo o disperdendolo. Se usate correttamente, le mangiatoie a tramoggia sono uno dei modi migliori di diminuire gli sprechi. Ecco i tre punti fondamentali da seguire per avere il massimo risultato.



1) Appendete la mangiatoia a tramoggia, in modo che il piatto di beccata sia all'altezza più meno della testa degli animali. In questo modo i movimenti che potrà fare il pollo saranno limitati, e il cibo sparso a terra sarà molto molto minore.
2) Offrite un mangime omogeneo. I polli vedono benissimo forme e colori, per cui se offrirete un miscuglio di granaglie agli animali questi finiranno per mangiare solo quelle che gradiscono di più spargendo fuori il resto. Macinate col molino tutte le granaglie e mescolatele bene in modo che risultino molto omogenee, oppure acquistate direttamente un mangime già pronto.


3) Pesate il cibo. Offrite ogni giorno agli animali la quantità di cibo che essi possono mangiare in un giorno, così che il mangime eventualmente caduto venga minuziosamente raccolto dagli animali affamati.
Questi tre accorgimenti vi faranno ottenere il massimo dalle vostre mangiatoie e vedrete diminuire vistosamente la quantità di cibo sprecato, con benefici secondari indubbi (come la diminuzione di roditori attratti dal cibo sparso a terra). Provate e vedrete che avrete buoni risultati!



gallo di polverara


E come ogni anno, in questa stagione, guardo ai giovani nati in primavera alla ricerca del futuro, valido riproduttore. Tra i galli ha diverse scelte, ma al momento il migliore sembra essere lui. Il ciuffo, per una volta, è totalmente in avanti; gli occhi sono perfettamente arancioni. Gli orecchioni sono bianchi, i tarsi verdi, la livrea ricca di riflessi scarabeo. La taglia è media, ma è comunque il secondo più grande travi maschi nati quest'anno. Il becco è al limite, la mandibola inferiore sembra troppo lunga, ma accoppiandolo con femmine non consanguinee dovrei eliminare il problema. Due cose non mi piacciono: la cresta a cornetti, che è davvero minuscola, e la struttura fisica, con spalle e groppone troppo stretti. Ma l'unico soggetto più largo e robusto sembra avere troppi difetti rispetto allo standard per poterlo usare.

Non resta quindi che aspettare che finisca lo sviluppo per valutarne anche peso, forma e portamento. Nel frattempo alcuni giovani nati quest'estate, tardi, stanno crescendo e fra loro forse troverò un gallo ancora migliore, ma per ora lasciamo che lui, con la sua intraprendenza, si prenda il titolo di futuro riproduttore.

gallo di polverara



Aster o settembrini
Tra gli ultimi sprazzi di sole autunnale, a fiorire copiosamente restano in giardino i settembrini (Aster naovae-angliae), che offrono agli impollinatori uno degli ultimi banchetti prima della cattiva stagione. Api, vespe e bombi (come questo Bombus pascuorum) si affollano sulle corolle, dove piccoli licenidi si accoppiano ancora al sole di mezzogiorno e cavolaie e Colias festeggiano prima di gettarsi in cerca delle ultime piante nutrici perni loro bruchi. Opilioni dalle lunghissime zampe si aggirano come tigri sui trampoli, pronti a catturare ogni piccolo invertebrati troppo poco cauto nei movimenti.

Ma oltre alla loro utilità per la fauna selvatica i settembrini erano fiori cari alle nostre nonne, piante che non mancavano mai nei loro orti e giardini. Ancora oggi lungo dalle strade di campagna si possono notare grossi cespugli dai fiori color ciclamino o violetti, magari lungo la sgangherata rete di un orto, vicino a cavoli e finocchi. In primavera, alla ripresa vegetativa, si potranno dividere le zolle con le radici delle piante per moltiplicarle e accrescere il numero di questi fiori bellissimi, che scaldano il cuore nelle giornate autunnali.

aster o settembrini