Ma oltre alla loro utilità per la fauna selvatica i settembrini erano fiori cari alle nostre nonne, piante che non mancavano mai nei loro orti e giardini. Ancora oggi lungo dalle strade di campagna si possono notare grossi cespugli dai fiori color ciclamino o violetti, magari lungo la sgangherata rete di un orto, vicino a cavoli e finocchi. In primavera, alla ripresa vegetativa, si potranno dividere le zolle con le radici delle piante per moltiplicarle e accrescere il numero di questi fiori bellissimi, che scaldano il cuore nelle giornate autunnali.
Gli Aster o settembrini
Tra gli ultimi sprazzi di sole autunnale, a fiorire copiosamente restano in giardino i settembrini (Aster naovae-angliae), che offrono agli impollinatori uno degli ultimi banchetti prima della cattiva stagione. Api, vespe e bombi (come questo Bombus pascuorum) si affollano sulle corolle, dove piccoli licenidi si accoppiano ancora al sole di mezzogiorno e cavolaie e Colias festeggiano prima di gettarsi in cerca delle ultime piante nutrici perni loro bruchi. Opilioni dalle lunghissime zampe si aggirano come tigri sui trampoli, pronti a catturare ogni piccolo invertebrati troppo poco cauto nei movimenti.
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