Alla fine è arrivato l'autunno. Si è fatto preannunciare da giornate piovose, albe fredde, colori caldi e atmosfere rarefatte. Le zucche che quest'anno abbiamo piantato nell'orto si sono fatte enormi. Acquistate come zucche butternut, hanno assunto tutt'altre caratteristiche. Aspetteremo quindi il momento dell'assaggio per capire se siano buone o meno.
I melograni hanno fatto pochissimi frutti, che ora iniziano anche a spaccarsi, lasciando intravedere i semi come piccoli rubini rossi al loro interno.
Le mie galline di Polverara sono al momento al pascolo. Per me un ottimo modo di risparmiare sulla dieta e riuscire a non attrarre roditori, per loro una vita certamente più sana e con la possibilità di becchettare gli ultimi chicchi d'uva e i cachi caduti dagli alberi.
Già, i cachi. Mai come quest'anno essi sono stati vittime delle cimici asiatiche, che le hanno rovinate e che hanno aperto poi la strada agli attacchi di altri insetti, come cetonie e vespe. Sulle loro ferite banchettano poi mosche, vanesse Atalanta e vanesse Io, che nelle giornate di sole sembrano scuri fiori colorati tra le foglie scure.
Sul confine dell'orto i cespugli di Aster stanno mostrando tutta la bellezza delle loro fioriture viola e ciclamino. Talamo nuziale per farfalle e falene, terreno di caccia per formiche e opilioni, i settembrini presto verranno spostati, al termine dei lavori che vedranno l'orto completamente rinnovato.
Quest'anno ho piantato tardissimo il mais da pop-corn, perché avevo perso il sacchetto contenente i semi. Riusciranno a maturare le pannocchie? Le piante sono ancora per lo più ben verdi. Sarà il caso di costruire loro attorno una serra in tessuto non tessuto?
Da una pianta di melanzane spettatasi col vento è nata una splendida pianta di Solanum torvum, che ne era il portainesto e che ora mostra infiorescenze bianche e gialle di aspetto delicato, molto in contrasto con il vigore dell'arbusto ormai più alto di me. Lo proteggerò dal gelo e il prossimo anno lo reinnesterò in modo da avere più varietà di solanacee da una sola pianta.
Nell'orto le piante di pomodoro sono secche e avvizzite, ma alcune portano ancora le ultime bacche gialle e rosse, ormai avvizzite e rovinate. Non resta che toglierle, dando ai polli al pascolo gli ultimi frutti rossi da becchettare.
Tra l'erba alta sono spuntate delle piante di bieta, ricacci vigorosi di quelle che abbiamo tagliato e cucinato mesi fa. Poca cosa, certo, ma anche loro finiranno presto su una padella sfrigolante con aglio, olio e sale.
Infine, le due ultime piante a esser colte nell'orto saranno i porri. Saporiti, perfetti per soffritti e frittate, alla loro dipartita l'erba verrà tagliata, il terreno pulito e fresato, e l'orto infine resterà silente per tutto l'inverno. ne cambieremo infatti forma e dimensioni, per renderlo più adatto alle esigenze della nostra famiglia.
L'autunno è arrivato, e con esso tanti piccoli e grandi lavori da iniziare e da finire.
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