Il giardino naturale: ancora 10 piante per il cottage garden, il giardino inglese senza tempo. Seconda parte.

Un cottage garden all'italiana a Cibiana, nel bellunese. Foto di Andrea Mangoni.

Rieccoci a parlare, a distanza di pochi giorni, del cottage garden. Una delle cose più belle di questo tipo di gairdinaggio dovrebbe essere lo spirito col quale affrontarlo: dovrebbe a mio avviso ricordare il modo in cui esso era praticato nel XIX secolo, con buona parte delle piante ottenute a costo zero grazie alla disponibilità di amici e parenti. E ancora, cercando tra le essenze coltivate un tempo dai contadini delle nostre regioni d'origine.

Cottage della Cornovaglia. Foto tratta da http://www.cornishdwellings.co.uk/page005.html.Lasciate che il vostro cottage garden cresca nella via che troverà più opportuna; date alle piante la possibilità di autoseminarsi, ed evitate di estirpare quella digitale nata tra le rudbeckie che vi sembra così strana. L'animo romantico del cottage garden sta anche in questa libertà delle piante di trovare il proprio posto. Una cancellata o un vecchio muretto a secco saranno meravigliosi punti d'appoggio per le vostre fioriture; i rampicanti più delicati potranno esser lasciati liberi di arrampicarsi su qualche albero robusto. E non dimenticatevi aromatiche, frutti di bosco e bacche di ogni genere: farete felici il vostro palato e moltitudini di animali. Guardatevi sempre attorno, quando passate per le vie meno conosciute della vostra città: quante case abbandonate di campagna, quante ville in disuso vedono nei propri giardini gli eredi di quelle piante e di quei fiori coltivati dai proprietari di un tempo?In una vecchia casa di contadini ho trovato quest'anno menta piperita, felci ed una rosa antica; un'altra rosa e dei bulbi di Sternbergia, invece, li ho trovati ai piedi di un vecchio cancello abbandonato sui colli Euganei. Garofanini dei poeti e Sedum vengono da una corte mantovana; i gigli sono invece quelli che coltivava mia nonna, mentre gli Aster sono quelli di un vecchio allevatore di polli. Non parliamo poi della balsamita: proviene per metà da piante regalatemi da Equipaje, e per metà da un cespo coltivato e riprodotto per via vegetativa per duecento anni da una famiglia del padovano! Insomma, un cottage garden può - ma non necessariamente deve - essere anche un giardino della memoria, oltre che un modo per preservare alcuni tipi di piante che le mode tendono a far esiliare dai nostri giardini.

Una vecchia porta avvolta da un glicine. Foto di Andrea MangoniNel mio giardino condominiale, purtroppo, come ho già detto non ho campo completamente libero. Però c'è una piccola aiuola, lungo un confine a nord, di 30 cm x 6 m, che è stata quasi completamente abbandonata. Perciò ho deciso di lavorare su di essa, tappezzando il più possibile con viole il terreno ed intervallandovi tutta una serie di altre piante, dalle fragoline di bosco ai muscari, dai gigli alle margherite. Ho optato per piante tipiche del sottobosco nelle zone quasi sempre in ombra, mentre nelle parti più laterali, ed esposte al sole della matina e del tardo pomeriggio, ho piantato qualche essenza più esigente. Per le viole, oltre a Viola odorata, che cresceva spontanea e che sto semplicemente ripicchettando e trapiantando, ho inserito delle Viola canina provenienti dale mie rive, ed infine ho aggiunto tre varietà di viole antiche, cultivar di V. odorata: la Coeur d'Alsace, la Viola d'Udine e la Conte di Brazzà, queste ultime due a fiore stradoppio. Sono presenti anche piante aromatiche, come ad esempio menta piperita e nepeta, che oltre ad essere utili in cucina hanno delicate fioriture estremamente rigogliose. La nepeta, in particolar modo, sta invadendo ogni spazio libero! Nelle zone in ombra, oltre alle fragoline e alle viole, sono state piantate alcune felci, trovate nel giardino di una casa abbandonata di contadini, ed i bulbi di alcuni gigli (L. martagon e L. bulbiferum), coltivati già da mia nonna. Un'angolo più soleggiato ospita i clerodendri, ed uno esposto a sud est è stato riempito con emerocallidi, Sedum e margherite. Per la prossima primavera prevederei volentieri l'arrivo di alcune rose, e spero di riuscire a riprodurre per talea, finalmente, la Fallopia trovata lungo il muro di una villa e la Lippia citrodora del compianto nonno di mia moglie... Intanto ecco altre dieci tipi di piante secondo me molto adatte per il cottage garden.

  1. Margherite di campo. Foto di Andrea Mangoni.Margherite: tra le spontanee da inserire nel cottage garden, le margherite (Leucanthemum vulgare) sono una scelta tra le più classiche e allo stesso tempo tra le meno utilizzate. Le margherite necessitano di un terreno ben drenato e di una posizione il più possibile soleggiata. In queste condizioni potranno produrre una gran quantità di fiori dalla primavera inoltrata fino ad ottobre, se avremo l'accortezza di rimuovere i fiori vecchi. Si riproducono facilmente da seme, appena finita la fioritura.
  2. Menta piperita. Foto di Andrea Mangoni.Menta: Con le varie specie di menta (Mentha sp.) arriviamo a quel gruppo di piante che unisce alla bellezza anche un utilizzo pratico, proprio come un tempo accadeva nei cottage garden. I vari tipi di menta infatti possono fornire macchie di colore notevolissime al giardino quando sono in fiore: le piccole ed eleganti pannocchie verticali di fiori bianchi, rosati o violacei sono infatti eccellenti per valorizzare un angolino dimenticato; ri autoseminano con facilità, ma si possono moltiplicare anche per talea senza particolari problemi, così come per ripicchettamento dei getti laterali. Inutile parlare adesso dell'uso in cucina; va segnalato però come, nell'ottica del giardino naturale, le infiorescenze della menta richiamino moltissime specie di insetti.
  3. Phlox. Foto di Andrea Mangoni.Phlox: questo genere di fiori, molto amati dalle nostre nonne, comprende tanto specie perenni (come Phlox paniculata, una delle migliori) quanto annuali. Possono essere coltivati in posizione soleggiata, e gradiscono un terreno ricco e ben drenato. La riproduzione avviene principalmente per seme per le specie annuali, mentre per le perenni si possono effettuare talee da far radicare non direttamente nel terreno ma in vaso. Molte varietà possono essere ibridate con successo fra loro; in questo caso varrà la pena procedere prima alla riproduzione da seme, e poi a quella per talea nel caso qualcuna ci piaccia particolarmente.
  4. Radicchio in fiore. Foto di Andrea Mangoni.Radicchio: L'idea di coltivare cicoria o radicchio in giardino potrebbe sembrare quantomeno strampalata... ma quanti hanno visto in tutta la sua delicatezza e bellezza il fiore di queste piante? Può superare il metro di altezza, e produce un delicato intreccio simile a un complesso candelabro sottile adorno di fiorellini azzurri. E oltre alla sua bellezza, vogliamo o no restare un po' nello spirito del cottage garden, quando ortaggi e verdure erano coltivate spalla a spalla coi fiori? Molte varietà hanno foglie estremamente decorative, senza contare la felicità di innumerevoli animaletti che saranno ben lieti di approfittarne... lasciate almeno una quindicina di cm tra una pianta e l'altra, e sistemateli simmetricamente, magari lungo una linea curva. Vale la pena osservarne la crescita al momento della fioritura.
  5. Rose antiche. Foto di Andrea Mangoni.Rose antiche: le rose rappresentano per molti le vere regine di ogni giardino. Ma mentre negli anni si sono affermate sempre più le tante varietà rifiorenti, per il cottage garden sarebbero da rivalutare le rose antiche o quelle botaniche. Il fascino di una rosa che fiorisce una volta l'anno può essere enorme: c'è l'attesa, l'attesa per pochi giorni di meraviglia. Nessuna tra le rifiorenti che ho trovato ha lo stesso profumo di alcune rose damascene che ho avuto la fortuna di ammirare. Selezionate per dare il meglio di sè in poco tempo, queste varietà avevano fragranze inimitabili. Moltiplicatele per talea a fine estate o verso febbraio; in alcuni casi potrete approfittare anche dei polloni. Cercate le varietà rampicanti e sarmentose, saranno perfette per abbellire un pozzo o il muro di una casa.
  6. Rudbeckie. Foto di Andrea Mangoni.Rudbeckia: queste asteracee americane sono divenute molto comuni anche nei nostri giardini. I fiori, presenti sulla pianta da estate ad autunno inoltrato, possono raggiungere un diametro di 10 cm. Eliminandoli mano a mano che appassiscono, così come per altre specie, si possono ottenere fioriture più prolungate. Raggiungono un'altezza di un metro, gradiscono terreni ricchi ed espozioni in pieno sole.
  7. Salvia pratensis. Foto di Andrea MangoniSalvia: il grande gruppo delle salvie comprende parecchie specie sia perenni che annuali, molte delle quali coltivate come ornamentali. Hanno lunghe spighe di fiori che a seconda della varietà possono essere blu, viola, rosa, rossi, bianchi, ecc... La Salvia officinalis, la comune salvia commestibile, è una perenne che offre al giardiniere diversi spunti: infatti, oltre ad essere apprezzata in cucina le sue foglie grigio-verdi sono molto decorative, e el sue infiorescenze rosate seppur non spettacolari come quelle di altre congeneri sono davvero belle. Amano un terreno arricchito di compost e ben drenato; se il giardino riceve il sole per almeno 6-7 ore al giorno mostrano il meglio di sè. Le specie annuali si autoseminano facilmente; per le altre si può provvedere a moltiplicarle per talea o margotta.
  8. Sedum: il Sedum spectabile è un'altra delle piante delle vecchie corti delle nonne. Questa pianta, che forma fitte ombrelle rotonde di fiorellini stellati rosa, fiorisce a seconda della varietà da estate inoltrata fino a tardo autunno. Attrae molto le farfalle, e questo la rende un'eccellente essenza per un giardino naturale. D'inverno tende a scomparire, per poi tornare a vegetare in primavera. Vi sono parecchie varietà che differiscono per il colore e la dimensione dei fiori. Si riproduce facilmente per talea.
  9. Timo in fiore. Foto tratta da http://www.wikipedia.org.Timo: Il timo, oltre ad essere una meravigliosa aromatica dalle proprietà antibatteriche, può essere anche una splendida tappezzante per i giardini rocciosi. Tra la primavera e l'estate si ricopre di piccoli fiorellini azzurri. Ne esistono molte varietà, tutte facilmente riproducibili per talea o divisione dei cespi, e gradiscono un terreno ben drenato ed una posizione soleggiata.
  10. Zinnie in fiore. Foto di Andrea Mangoni.Zinnie: Le zinnie sono annuali provenienti dal Messico, che formano cespugli compatti di fiori multicolori. Non è raro infatti che una stessa pianta produca fiori di più tonalità differenti. Esistono sia zinnie che raggiungono il metro che zinnie che rimangono basse, fino a 30 cm. Togliendo i fiori mano a mano che appassiscono, prolungherete la fioritura. Alla fine dell'autunno raccogliete i semi dalle ultime infiorescenze, per poterle riseminare l'anno successivo in tarda primavera.

Ottimi punti per iniziare possono essere il forum della Compagnia del Giardinaggio (la loro iniziativa di scambio semi sta per ripartire anche quast'anno!!), e soprattutto il sito della Cottage Garden Society, inglese: è incredibile il tipo di associazionismo che ruota attorno a questo modo di far giardino nel suo Paese d'origine!

E con questo, per ora l'argomento cottage garden è chiuso... ma varrà di sicuro la pena tornarci sopra più avanti. Alla prossima!!

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La foto del cottage della Cornovaglia è stata presa da http://www.cornishdwellings.co.uk/page005.html.

La foto del timo in fiore è tratta da http://www.wikipedia.org/.

4 commenti:

Artemisia ha detto...

Allora non sono la sola in Italia a capire davvero cos'è un cottage garden! Grande articolo, preziosissimo! l'avevo salvato tanto tempo fa sul pc senza il link, e ora l'ho ritrovato proprio qui, ancora complimenti, grande davvero!!
il mio piccolo cottage garden è più che altro basato sulle officinali e le aromatiche. In effetti a parte le stupende digitalis (i semi vengono da un viaggetto in Scozia), fiori ce ne sono pochi, devo provvedere! senza i colori dei fiori in effetti manca parecchio. Grazie!!!!!

Andrea Mangoni ha detto...

Noooo.... le digitalis dalla scozia!!! Che figata...
Non è che mi raccogleresti un po' di semi? Posso contraccambiare con erba amara mantovana, balsamita, peperoncino rosso calabrese, talee di rose antiche, o di viole... vedi tu!!!

Per l'articolo, grazie! Sono contento che ti sia piaciuto. Dovresti vedere il giardino del signore che mi ha ceduto le galline di Polverara, è tutto fitto fitto di aromatiche mescolate a piante da fiore e ornamentali di tutti i tipi...
Avevi visto anche la prima parte?
http://oryctesblog.blogspot.com/2009/10/il-giardino-naturale-15-piante-per-il.html

Artemisia ha detto...

Si si avevo visto anche la prima parte. I semi della digitalis li ho già raccolti, quindi posso mandarteli! In realtà credo che si tratti di digitalis purpurea, perchè i semi trovati erano allo stato selvatico. Si sono sicuramente ibridati con le mie digitalis molto piu comuni, ma ti mando due selezioni di semi così potrai vedere le differenze. Ho messo tempo fa una fotina sul blog, qui: http://laziaartemisia.blogspot.com/2009/07/digitalis-in-cottage-garden.html

Andrea Mangoni ha detto...

grazie mille!!! Scrivimi a info@oryctes.com così ti posso rimandare il mio indirizzo! Grazie mille e a presto!