Magnifico gallo di Millefiori di Lonigo. Allevatore Luca Rizzini, foto Andrea Mangoni. Clicca sulla foto per ingrandire. |
Oggi voglio tornare a parlare più diffusamente in questo blog della bellissima Millefiori di Lonigo o Millefiori Veneta, dopo l'accenno fatto anni or sono. L'occasione per farlo mi viene da una recente visita a Luca Rizzini, selezionatore della razza, presso la cui abitazione ho potuto scattare le foto che accompagnano quest'articolo; ma vengo spinto a parlare di questa razza soprattutto perché negli ultimi anni alcuni privati (e non solo...) hanno continuato a propagandare un'idea deleteria, ovverosia che la Millefiori di Lonigo sia semplicemente l'Italiener Millefiori, venduta in Italia anche col nome di Italiana Comune Locale Millefiori, col risultato che oggi molti vendono la seconda per la prima. Questo "scambio di identità", qualunque sia il motivo del suo essere, è totalmente inappropriato, e ce lo dicono la storia e le caratteristiche genetiche stesse delle due razze.
Gallina di Millefiori di Lonigo. Allevatore Luca Rizzini, foto Andrea Mangoni. Clicca sulla foto per ingrandire. |
La Millefiori di Lonigo è una stupenda razza a duplice attitudine, i cui galli possono arrivare a pesare dai 2,8 ai 3,5 kg (negli esemplari più grossi e vecchi) mentre le femmine possono superare i 2,5 Kg. Può deporre fino a
150-180 uova nel primo anno di fetazione; il guscio varia dal rosa chiaro al bianco crema, ma difficilmente è candido. La forma ricorda quella delle altre razze medio-pesanti autoctone del settentrione d'Italia: il portamento accorciato, portamento abbastanza verticale, la coda portata generalmente rilevata e non troppo aperta nelle femmine. Gli orecchioni sono bianchi a volte lievemente striati di rosso, la cresta regolare tende a ripiegarsi di lato nelle galline in deposizione. La colorazione è tipica: la livrea millefiori agisce infatti su base selvatica o collo oro, ed è generalmente nota come millefiori irregolare (o dreifarbig bunt, in tedesco). Le remiganti, falciformi e timoniere possono presentarsi quasi completamente bianche. Tale livrea si può riscontrare in razze nane come ad esempio la Naine du Tournaisis, ma non in razze di taglia e caratteristiche simili a quella della Millefiori di Lonigo. Nelle femmine si nota chiaramente una pepatura sul dorso.
150-180 uova nel primo anno di fetazione; il guscio varia dal rosa chiaro al bianco crema, ma difficilmente è candido. La forma ricorda quella delle altre razze medio-pesanti autoctone del settentrione d'Italia: il portamento accorciato, portamento abbastanza verticale, la coda portata generalmente rilevata e non troppo aperta nelle femmine. Gli orecchioni sono bianchi a volte lievemente striati di rosso, la cresta regolare tende a ripiegarsi di lato nelle galline in deposizione. La colorazione è tipica: la livrea millefiori agisce infatti su base selvatica o collo oro, ed è generalmente nota come millefiori irregolare (o dreifarbig bunt, in tedesco). Le remiganti, falciformi e timoniere possono presentarsi quasi completamente bianche. Tale livrea si può riscontrare in razze nane come ad esempio la Naine du Tournaisis, ma non in razze di taglia e caratteristiche simili a quella della Millefiori di Lonigo. Nelle femmine si nota chiaramente una pepatura sul dorso.
L'Italiener Millefiori invece ha una colorazione diversa, in cui la livrea millefiori agisce su una base perniciato con l'aggiunta del gene columbia. Il gallo presenta petto rosso, non nero come nella Millefiori di Lonigo, e la femmina tende ad avere livrea più uniforme (senza stacchi di tonalità tra petto e dorso) e assenza di pepatura. La colorazione in questione è detta millefiori (in tedesco gold-porzellanfarbig). Forma e il portamento sono differenti: l'Italiener è più bassa sui tarsi, il corpo più allungato, il dorso molto più orizzontale. La coda è differente di forma, portata più aperta e quasi orizzontalmente. Insomma, due animali differenti in tutto e per tutto. La foto sotto è tratta dal libro "Italiener und Zwerg-Italiener", e mostra chiaramente le differenze tra i tipi.
Italiana o Italiener Millefiori. La differenza con la Millefiori di Lonigo è palese. Foto tratta dal libro "Italiener und Zwerg-Italiener". Clicca per ingrandire. |
A questo va aggiunto che tale colorazione, nella razza Italiener, è frutto di incroci recenti e che non si può certo considerare antica; non possiamo cioè pensare che gli animali commercializzati oggi come Italiana Millefiori derivino da polli italiani di tale colorazione esportati in Germania all'inizio del secolo scorso. Se ci fossero dei dubbi, rileggiamo quanto scrisse il Taibell nel 1934 riguardo agli animali portati dalla Cattedra Ambulante di Agricoltura di Lonigo alla XI Mostra di Animali da Cortile durante la 16° Fiera Campionaria Triveneta di Padova:
“È un gruppo di un gallo e dieci galline. Il mantello di alcune femmine è veramente millefiori e anche ben marcato, ma alcune sono semplicemente a mantello dorato con qualche pecca o dorato chiaro con qualche penna bianca. [...] I piedi sono uniformemente gialli e gli orecchioni bianchicci, ma spesso venati di rosso.”Le parole del Taibell (che potrete trovare per esteso in QUESTO documento già pubblicato sul blog in passato) sottolineano alcuni aspetti caratteristici, in particolar modo il fatto che la colorazione millefiori non agisse su una livrea columbia, ma su base genetica selvatico tipo bankiwa o su collo oro. Gli animali raccolti da Luca Rizzini nelle campagne tra Padova e Vicenza avevano e hanno ancora proprio tale caratteristica, che li rende unici nel panorama avicolo italiano.
Bene, nel panorama avicolo odierno, commercializzare l'Italiana Millefiori col nome di Millefiori di Lonigo non è solo scorretto dal punto di vista zootecnico e storico, ma è anche estremamente pericoloso per la sopravvivenza della razza. Infatti è già accaduto che allevatori sprovveduti abbiano acquistato sia esemplari di Milelfiori di Lonigo che di Italiena Millefiori, ottenendo così degli ibridi con caratteristiche morfologiche intermedie tra le due razze, privi di alcun valore. Tali operazioni vanno evitate nel modo più assoluto, cercando invece di sostenere il più possibile la crescita della popolazione della Millefiori di Lonigo in purezza, in modo da scongiurare la sua estinzione.
A corollario dell'articolo, infine, eccovi una serie di foto di questa splendida razza, a dimostrazione della sua bellezza. Tutti gli esemplari sono di Luca Rizzini; cliccate sulle immagini per ingrandire.
Gallina di Millefiori di Lonigo. Allevatore Luca Rizzini, foto Andrea Mangoni. Clicca sulla foto per ingrandire. |
Gallina di Millefiori di Lonigo. Allevatore Luca Rizzini, foto Andrea Mangoni. Clicca sulla foto per ingrandire. |
Pollastra di Millefiori di Lonigo. Allevatore Luca Rizzini, foto Andrea Mangoni. Clicca sulla foto per ingrandire. |
Gallo e galline di Millefiori di Lonigo. Allevatore Luca Rizzini, foto Andrea Mangoni. Clicca sulla foto per ingrandire. |
Gallo e galline di Millefiori di Lonigo. Allevatore Luca Rizzini, foto Andrea Mangoni. Clicca sulla foto per ingrandire. |
Gallo di 3 anni e mezzo di Millefiori di Lonigo. Allevatore Luca Rizzini, foto Andrea Mangoni. Clicca sulla foto per ingrandire. |
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4 commenti:
Bravo, ottimo tempismo. Almeno adesso ho dei termini di paragone.
..ne deduco che tu stia valutando di prenderne qualcuna. Buon acquisto allora ;-)!
Buongiorno, ti è ringraziamo molto per le delucidazioni. Stiamo valutando di prenderne alcune ma non conosciamo nessuno che le abbia, volevamo chiederti se sapevi indicarci dove poterle trovare. Grazie mille
scrivetemi in privato a oryctes.com@gmail.com e provvederò a darvi qualche nominativo di persone che negli scorsi anni cedevano uova o capi di questa bella razza.
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